Come annafiare le piante
Quando poniamo a dimora una nuova pianta nel nostro giardino ricordiamoci di preparare una buca di dimensioni almeno doppie rispetto al vaso in cui è contenuta, lavoriamo bene il terreno, mescolandovi del terriccio universale e dello stallatico; interriamo la pianta e quindi annaffiamo abbondantemente, ricordandoci di fornire almeno un secchio di acqua, oppure controlliamo che il terreno sia ben bagnato, fino ad una profondità di almeno 20-30 cm. Se il nostro terreno è molto pesante e tende a far stagnare l'acqua, aggiungiamo anche della sabbia, in modo da renderlo più permeabile, infatti pochissime piante possono tollerare condizioni di acqua ferma e stagnante.
Per le prime settimane dopo la piantumazione ricordiamoci di annaffiare sporadicamente il terreno attorno al nuovo esemplare, attendendo sempre che asciughi prima di intervenire.
Se vogliamo che il clima ci aiuti attendiamo i mesi migliori per porre a dimora i nuovi arbusti, ovvero quelli più miti e piovosi: marzo, aprile, settembre e ottobre; la primavera e l'autunno ci aiuteranno con piogge frequenti e temperature non troppo elevate.
Può capitare di piantumare un albero o un arbusto anche durante gli altri mesi dell'anno; durante l'inverno generalmente le piante necessiteranno di minori quantità d'acqua; se invece ci troviamo in estate cerchiamo di fare in modo che le radici rimangano leggermente umide a lungo, annaffiando regolarmente il nuovo esemplare, soprattutto in caso di prolungati periodi di siccità.
Gli esemplari già presenti nel giardino hanno di solito minori esigenze rispetto ai "nuovi venuti", soprattutto quelli già a dimora da molti anni: alberi ad alto fusto ed arbusti tendono a svilupparsi molto nei primi anni di vita, meno nei successivi; le necessità di acqua cambiano a seconda dell'"età" delle piante. Spesso alberi di grandi dimensioni o arbusti a dimora da alcuni anni si accontentano delle piogge, potendosi avvalere di un apparato radicale ben esteso, in grado di cercare l'acqua anche molto in profondità.
Come regola generale ricordiamoci di fornire acqua agli arbusti, alle piante da frutto, alle perenni, alle annuali ed al tappeto erboso, in maniera abbastanza regolare nei mesi che vanno da marzo fino ad ottobre; diradiamo le annaffiature durante i mesi più miti e ricchi di piogge e intensifichiamole durante l'estate, soprattutto in caso di clima molto siccitoso.
Prima di annaffiare controlliamo l'umidità presente nel terreno, toccando con le dita, fino ad una profondità di 10-15 cm, quando è ben asciutto possiamo fornire acqua.
Durante i mesi invernali la gran parte delle nostre piante sono in riposo vegetativo, quindi le loro necessità sono alquanto ridotte; il clima rigido, le scarse ore di insolazione, le sporadiche piogge, ci permettono di evitare completamente le annaffiature.
Alcuni arbusti sempreverdi, soprattutto quelli da fiore, come le azalee o le camelie, possono necessitare di sporadiche annaffiature durante le settimane invernali con climi miti.
- Durante la bella stagione sicuramente i giardini ci mostrano i loro lati migliori: fioriture abbondanti, fogliame rigoglioso, crescite vigorose; per ottenere tutto questo le nostre cure devono essere ...
- Salve quest’estate ho comprato una pianta di limoni ora,che arriva l’inverno, l’ho portata in un luogo al riparo dal freddo ora volevo sapere quante volte a settimana devo annaffiarlaVi ringrazio ...
- buon giorno vorrei un consiglio per le mie orchidee.... come mai alcune foglie seccano in punta? grazie.......
- salve vorrei sapere se è giusto irrigare il prato tutte le sere nei periodi di forte caldo: altrimenti come fare? vorrei un consiglio, grazie per il vostro gentile aiuto. ...
Le piante da giardino coltivate in vaso possono sviluppare il loro apparato radicale soltanto nel volume del contenitore, quindi risentono più rapidamente, rispetto alle gemelle coltivate in piena terra, delle condizioni climatiche; un caldo pomeriggio di sole in maggio può già prosciugare completamente il terreno contenuto in un grosso vaso. Per questo motivo le piante da giardino in contenitore vanno annaffiate più frequentemente rispetto alle piante in piena terra; quando forniamo acqua a queste piante bagnamo bene il terreno in profondità, fino a che l'acqua non fouriesce dai fori di drenaggio, evitando che rimanga a lungo nell'eventuale sottovaso. Potendosi sviluppare in un ambiente ristretto le piante in vaso tendono ad essere danneggiate più rapidamente anche dagli eccessi di annaffiature, quindi attendiamo sempre che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.
Se il terreno, mantenuto asciutto per troppo tempo, dissecca completamente, costituendo una massa secca, che si distacca da vaso, annaffiamolo in abbondanza: possibilmente poniamolo il vaso in un contenitore più grande che riempiremo d'acqua e lasciamolo immerso per 20-30 minuti, fino a che tutto il pane di terra si sia inumidito.
Gran parte delle piante da appartamento necessita di annaffiature regolari, evitando ristagni idrici; ogni singola pianta ha esigenze proprie, ma in generale è preferibile attendere sempre che il terreno si asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra, per permettere alle radici di ossigenarsi; in generale è consigliabile evitare di lasciare acqua stagnante nel sottovaso, a contatto con le radici delle piante. Queste piccole regole sono valide per tutto l'arco dell'anno per le piante da appartamento, anche se è consigliabile diradare leggermente le annaffiature durante i mesi invernali, poichè le poche ore di insolazione causano minore attività nelle piante. Nell'indecisione è preferibile attendere, piuttosto di annaffiare eccessivamente.
Ricordiamoci che ogni tipo di contenitore lascia evaporare l'acqua in maniera diversa: i vasi in plastica tendono a trattenerla, ed anche quelli in ceramica, mentre i vasi in coccio la lasciano evaporare; è quindi sconsigliabile annaffiare tutte le piante contemporaneamente, è invece bene controllare vaso per vaso.
Di solito il problema che più facilmente si presenta con molte piante da appartamento riguarda l'umidità ambientale, moltissime di queste piante possono sopravvivere anche in caso di prolungate siccità, ma necessitano di un'alta percentuale di umidità dell'aria.
Durante i mesi freddi gli impianti di riscaldamento domestico tendono ad essiccare eccessivamente l'aria; durante i mesi estivi, le piante da appartamento poste all'aperto, vengono invece asciugate dalla maggiore insolazione e dal vento.
Per ovviare a questo inconveniente molte piante da appartamento amano essere vaporizzate ogni settimana, possibilmente con acqua demineralizzata.
Se abbiamo in casa delle piante succulente annaffiamole con moderazione durante i mesi invernali, più abbondantemente in primavera ed in estate, lasciando il terreno asciutto per qualche giorno tra un'annaffiatura e l'altra.
Annaffiature regolari e adeguate ad ogni singola pianta, diversificate a seconda delle stagioni, assieme alle altre cure che prodighiamo al nostro giardino, ci donano piante sane e robuste, che ben sopportano gli attacchi dei parassiti.
Gli eccessi di annaffiature causano scarsa ossigenazione alle radici delle piante, con conseguente sviluppo di marciumi: le foglie si afflosciano, ingialliscono e la pianta deperisce rapidamente; grandi quantità di umidità nel terreno favoriscono anche lo sviluppo della botrite.
Lunghi periodi di siccità causano nelle piante minore resistenza ai parassiti, soprattutto agli acari; le piante deperiscono, producono pochi fiori e foglie piccole; con il passare del tempo, ed il persistere delle condizioni di siccità, la pianta perde le foglie e dissecca completamente.
COMMENTI SULL' ARTICOLO