Lavori di primavera

Al Lavoro!

Il Clima è ancora abbastanza freddo, e la primavera sembra lontana; se ci soffermiamo però a guardare le piante del giardino, potremo vedere come le giovani gemme si stiano gonfiando, le piante da bulbo stanno fiorendo e su alcuni arbusti possiamo vedere i primi boccioli. Tra la metà di marzo e la prima settimana di aprile il giardino si sveglia, è bene non farsi trovare impreparati, prima cominciamo e prima le aiole, il prato, l'orto ed i vasi saranno pronti ad accogliere le nuove piante o i giovani germogli.
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Una prima pulizia

alyssum saxatile Il primo lavoro da fare consiste in una generale pulizia del giardino; armiamoci di rastrello, forbici e guanti e cominciamo a ripulire il terreno dalle foglie secche, dal materiale pacciamante ormai rovinato; rimuoviamo anche le infestanti, in modo da prevenirne la fioritura: in questo modo eviteremo anche che spargano le loro sementi, che altrimenti produrrebbero rapidamente nuovi esemplari di infestanti nell'arco di poche settimane, rendendo vano il nostro lavoro.

Ai piedi degli arbusti zappettiamo il terreno, rimuovendo le infestanti e possibilmente mescolando al terreno un poco di stallatico maturo; se preferiamo possiamo utilizzare dell'humus di lombrico, o del concime granulare; non appena le piante si sveglieranno dall'inverno necessiteranno di un terreno ricco e soffice.

Con le forbici rimuoviamo i rami rovinati dal gelo, quelli molto contorti o bruciacchiati; se ne sono rimaste rimuoviamo anche le foglie affette da malattie fungine: spesso le spore di vari funghi rimangono nel fogliame invernale, sia quello sulla pianta, sia quello secco a terra; se notiamo foglie affette da ticchiolatura o altri tipi di malattie fungine rimuoviamole subito, perchè l'arrivo del caldo umido della primavera ne promuoverà un rapido sviluppo, diffondendo la malattia per il nostro giardino.

Rupiliamo anche l'aiola delle perenni, asportando i resti dell'anno precedente, e arricchendo il terreno con dell'humus fresco. Anche le ortensie, e le altre piante che durante l'inverno si sono spogliate, andranno ripulite, rimuoviamo i rami che non portano germogli, che saranno ormai completamente secchi.

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Le potature

rosa aristide briand Sicuramente la fine dell'inverno è un buon momento per potare buona parte delle piante del giardino; non è però vero che sia il momento migliore per tutte le piante; ricordiamo che a fine inverno si potano le piante che fioriscono sui rami nuovi, un tipico esempio sono le rose: i rosai producono i loro fiori soltanto sui rami prodotti nell'anno; quindi le rose vengono potate a fine inverno in modo da favorire lo sviluppo di quanti più nuovi germogli possibile, promuovendo in questo modo un'abbondante fioritura; non avviene così però per tutte le piante. Un tipico esempio sono gli alberi di giuda: i piccoli fiori fucsia fioriscono soltanto sui rami vecchi: se potiamo il nostro cercis ora asporteremo con la potatura anche la maggior parte dei fiori. Anche le rose botaniche fioriscono sui rami dell'anno precedente, anche queste andranno quindi potate dopo la fioritura, giusto per rimuovere i fiori appassiti.

Quindi prima di dar mano a rami e rametti di tutto il giardino, potando indistintamente tutti gli arbusti, informiamoci sull'epoca di fioritura delle piante che abbiamo a dimora; facilmente potremo fermarci quando le piante sono già in fiore: molte specie di camelie ed azalee, gelsomini, chymonanthus, stanno fiorendo ora; prima di potarli attendiamo che la fioritura sia terminata, quindi accorciamo i rami che ci sembrano eccessivamente lunghi o che hanno uno sviluppo completamente estraneo alla forma ideale.

In generale le piante che fioriscono sui rami nuovi andranno potate in modo abbastanza vigoroso, in modo da favorire lo sviluppo di molte più ramificazioni; le piante invece che fioriscono sui rami vecchi andranno soltanto leggermente accorciate.

Molti arbusti, come le succitate camelie, le azalee ed i rododendri, in genere non necessitano di potature; semplicemente, dopo la fioritura, possiamo accorciare leggermente i rami che tendono ad allungarsi troppo.

In generale, quando non sappiamo che pianta abbiamo in giardino, o non abbiamo idea di come informarci, effettuiamo la potatura dopo che la pianta ha fiorito, evitando le potature drastiche o eccessive.

Alcune piante, come i caryopteris o le buddleje, durante l'inverno si saranno completamente spogliati, e i rami potrebbero essersi rovinati a causa del freddo; a queste piante giova molto una netta potatura a circa 25-35 cm dal terreno: in questo modo favoriremo lo sviluppo di nuove ramificazioni sane e forti.


Orto

Anche nell'orto ci attende del lavoro; prima di tutto è ora di rimuovere le piante invernali che hanno già prodotto, come finocchi, cavolfiori, broccoli, verza. Teniamole nell'orto solo se abbiamo messo a dimora varietà a maturazione tardiva.

Gli appezzamenti che durante l'inverno sono rimasti vuoti potrebbero essere stati infestati da svariate piante non utili, dovremo quindi asportarle, e lavorare bene il terreno. Se non abbiamo arricchito la terra dell'orto in autunno, facciamolo ora: prima di lavorare il terreno spargiamo sulla superficie dell'humus ricco e fertile, in modo da mescolarlo al substrato.

Se disponiamo di una serra, anche non riscaldata, possiamo cominciare a seminare le piante che troveranno posto nell'orto, come pomodori, peperoni, melanzane: prepariamo un letto di semina costituito da torba e sabbia in parti uguali e spargiamo i piccoli semi sulla superficie; manteniamo il semenzaio in luogo non eccessivamente luminoso, ma caldo e umido, fino a completa germinazione dei semi. Le giovani piantine andranno spostate dapprima in contenitore singolo; le porremo a dimora nell'orto quando il clima sarà più mite, con temperature minime superiori ai 10-12°C.

Nelle zone in cui il freddo è già un ricordo lontano è ora di seminare anche in piena tera: insalate, piselli, fave, prezzemolo, rucola, ravanelli. Possiamo seminare queste verdure anche dove il clima notturno è più rigido, ricordando però di ricoprire il letto ri semina con dell'agritessuto, o con un tunnel in materiale plastico trasparente.


Lavori di primavera: Trattamenti

arare i campi La fine dell'inverno segna anche l'inizio dei trattamenti antiparassitari: funghi e insetti, al primo tepore, ricominciano il loro ciclo vitale, e cominciano a diffondersi nell'orto e nel giardino.

Trattamenti antiparassitari effettuati ora ci permettono di debellare la gran parte dei parassiti già presenti in giardino, evitando che si sviluppino eccessivamente all'arrivo del caldo.

In genere i trattamenti di questo periodo sono a base di reme e zolfo, o di prodotti a base di rame e zolfo mescolati; sulle piante che vengono in genere colpite dalla cocciniglia si effettua anche un trattamento a base di olio minerale; i trattamenti di fine inverno vengono effettuati su piante che non abbiano già delle gemme rigonfie, che potrebbero venire completamente rovinate dagli antiparassitari.

I composti a base di rame e zolfo sono ammessi anche nelle colture biologiche, anche l'utilizzo di olio bianco è permesso; contro gli insetti in agricoltura biologica in questo periodi si utilizza l'olio di neem o estratti di piretro.



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