La potatura è una delle operazioni più importanti per la cura e la coltivazione delle piante. È un processo molto delicato, si tratta in fin dei conti di una ferita che influisce sulle condizioni energetiche e può addirittura modificare il processo di crescita, per cui va eseguita con cura e per validi motivi: le modalità di crescita della pianta, la prevenzione di pericoli strutturali, o ancora la facilitazione dell'illuminazione della chioma. La potatura viene solitamente eseguita in due periodi, a seconda del risultato che si desidera ottenere: in inverno per esempio, prima della ripresa vegetativa, favorirete al massimo la crescita successiva nella stagione di rami e fogliame. In primavera, al contrario, la potatura dopo l'attività di crescita condiziona il successivo sviluppo della pianta, ma d'altro canto è particolarmente indicata per gli esemplari che tollerano male la potatura, perché in questo periodo reagiscono meglio alle ferite. Interventi di minore entità possono essere eseguiti durante tutto l'anno, avendo l'unica accortezza di evitare le fasi di emissione e di caduta delle foglie. Nella potatura vanno osservati alcuni accorgimenti: i tagli devono essere il più possibile netti e di piccole dimensioni, mai effettuati sui nodi. Un ramo va sempre potato poco sopra l'inserzione di un altro che possa sostituirlo e, se un ramo va eliminato completamente, bisogna rispettarne il collare così da non danneggiare anche il tronco. I rami più pesanti vanno tagliati in tre riprese, per evitare “strappi” dovuti al peso lungo la corteccia. Poiché si tratta di una vera e propri ferita, disinfettate sempre gli arnesi da taglio con sali quaternari d'ammonio. Altre operazioni necessarie alla coltivazione della pianta sono rappresentate dall'apporto di acqua e concime. Il fabbisogni idrico della pianta dipende dalle sue caratteristiche e da quelle del terreno, oltre che dalle condizioni ambientali e climatiche. Per irrigare, quindi, dovrete tenere conto di questi fattori. Per quanto riguarda la concimazione, invece, se utilizzate i concimi chimici tenete presenti i loro tempi di azione: vi sono infatti concimi a pronto effetto, il cui principio nutritivo viene assimilato direttamente dalle piante. Quelli a lento effetto, invece, devono essere trasformati dai microrganismi presenti nel terreno li trasformino in modo da divenire assimilabili dalla pianta. Infine, quelli a lenta cessione rilasciano il principio nutritivo sul lungo periodo. Meglio concimare di frequente ma in piccole quantità. Un eccesso di concime è difficile da recuperare; è più facile aggiungerne un po' di più se si nota che la pianta non cresce. Innaffiate sempre prima di concimare.
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