Mangia fumo - Beaucarnea recurvata
Piccola pianta di facile coltivazione, la beaucarnea ha origini lontane, nelle zone semidesertiche dell'America centrale e meridionale, dove si sviluppa come un vero e proprio albero, raggiungendo i 7-9 metri di altezza. Coltivata in appartamento invece ha uno sviluppo decisamente più contenuto, anche se nel corso degli anni può tranquillamente raggiungere i due metri; questa pianta, chiamata anche nolina, è caratterizzata da un fusto a bottiglia, tecnicamente chiamato caudex, alla cui sommità si sviluppa un folto ciuffo di lunghe foglie sottili, spesso arricciate. In natura in estate dall centro del ciuffo di foglie si sviluppa una sottile pannocchia eretta che porta moltissimi piccoli fiori di colore bianco, che difficilmente si presentano negli esemplari coltivati in vaso.
Questa piante sono facili da coltivare, sono semisucculente e possono adattarsi anche in condizioni di sviluppo non ideali. Prediligono un buon terreno non eccessivamente ricco, ma molto ben drenato, quindi aggiungiamo al terriccio universale un poco di sabbia e poniamo sul fondo del vaso uno strato di pietra pomice o lapillo, al di sotto del substrato, per migliorare la defluizione dell'acqua delle annaffiature; in particolare è bene evitare vasi eccessivamente capienti, perchè il sottile apparato radicale della nolina sembra godere di salute migliore quando si trova "alle strette". Come detto sopra le radici sono sottili e l'apparato radicale ha scarso sviluppo, ed è molto delicato, quindi evitiamo i vasi enormi, e cerchiamo di non rinvasare troppo spesso la nostra pianta, per evitare di toccare troppo spesso le radici.
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La beaucarnea recurvata ama le posizioni ben luminose, anche esposte ai raggi solari nelle ore più fresche della giornata; evitiamo però di porla vicino a fonti di calore o in zone della casa soggette a correnti d'aria e a sbalzi improvvisi di temperatura. Durante l'inverno è bene evitare di porla in luoghi con temperature inferiori ai 10°C, ma è consigliabile permettere alla pianta di trascorrere un breve periodo di riposo vegetativo, posizionandola in inverno in una stanza non troppo riscaldata, o in un vano scale, in modo che la temperatura massima non sia superiore ai 12-15°C. In ogni caso anche se coltivata sempre in appartamento, con 15-20°C anche durante l'inverno la pianta tende ad adattarsi senza eccessivi problemi.
Si tratta di una pianta semisucculente, che immagazzina nel suo spesso caudex l'acqua in eccesso, per questo motivo sopporta la siccità anche prolungata; per uno sviluppo ottimale annaffiamo la pianta da marzo a ottobre con regolarità, intervenendo solo quando il terreno è asciutto; durante i mesi invernali invece annaffiamo solo sporadicamente. Se la pianta trascorre l'inverno in luogo fresco le annaffiature possono venire anche sospese completamente.
Nonostante la specie mangia fumo sia abituata alla siccità, se oltre al terriccio nel vaso è secco anche il clima, questa pianta viene attaccata con grande facilità dalla cocciniglia, che si annida al centro del ciuffo di foglie, rendendone difficile la rimozione. Ricordiamo quindi di vaporizzare ogni tanto la chioma, in modo da aumentare l'umidità ambientale; vigiliamo frequentemente le foglie, per rimuovere prontamente i primi esemplari di cocciniglia, in modo da non trovarsi con ampie colonie da debellare.
Con il passare del tempo capita spesso che alcune delle lunghe foglie tendano a rovinarsi, a causa del caldo secco delle abitazioni, di una eccessiva insolazione, del passaggio delle persone: periodicamente rimuoviamo le foglie con margine scuro, con le punte secche o altri segni, in modo da favorire lo sviluppo da parte della pianta di nuovo fogliame.
Dal fusto della nostra mangia fumo possono svilupparsi anche ulteriori ciuffi di foglie; possiamo tenere la nostra pianta leggermente ramificata, oppure possiamo rimuovere i ciuffi in eccesso e farli radicare in una mistura di torba spezzettata e sabbia in parti uguali; in questo modo avremo presto una nuova pianta, anche se impiegherà qualche anno a costituire un caudex. Le beaucarnee vengono dette anche piante mangia fumo; questo soprannome ha erroneamente portato alcuni a regalare queste piante agli amici fumatori, pensando che la presenza in un'abitazione di una beaucarnea diminuisca l'esposizione al fumo passivo. In realtà il soprannome della pianta proviene dai suoi luoghi d'origine, dove a quanto pare le beaucarnee sono tra le poche piante che sopravvivono agli incendi, abbastanza frequenti nelle zone semidesertiche.