Areca - Areca catechu - Chrysalidocarpus lutescens
L'Areca è una palma originaria delle Filippine e della Malesia, coltivata in gran parte delle zone caldo-umide dell'Asia e dell'Africa, che in vaso raggiunge raramente i due metri. Ha tronco rigato e lunghe foglie appuntite verde scuro brillante, divise in foglie lanceolate, talvolta con picciolo giallastro. In natura produce grandi fiori bianchi, e frutti tondeggianti riuniti in pannocchie, chiamati noci di betel, che nei paesi di origine vengono solitamente masticati. Difficilmente l'areca fiorisce in vaso, ma può capitare se le condizioni di coltivazione sono molto favorevoli. In appartamento spesso si coltiva anche la specie Chrysalidocarpus lutescens, con foglie molto decorative, più frondose di quelle dell'Areca catecu.
L’areca catechu è una palma che, negli ultimi anni, si è molto diffusa come pianta d’appartamento. Cresce infatti molto bene negli ambienti dove vi siano temperature piuttosto alte e costanti; inoltre la sua forma slanciata ed elegante, il bel tronco e le foglie luminose si sposano bene con ogni tipo di arredamento e stile. La coltura permanente all’esterno è impraticabile in tutta la nostra penisola, ma è possibile spostarla in giardino o sul terrazzo da metà primavera. È anche un ottimo soggetto per verande ben esposte e riscaldate, oltre che per le serre temperate.
Il genere Areca appartiene alla famiglia delle Arecaceae e comprende una sessantina di specie, anche se solamente alcune si possono trovare in coltivazione. La più conosciuta e diffusa è senz’altro l’Areca catechu, nota anche col nome di Palma di Betel, originaria dello Sri Lanka e della Malesia, ma diffusa ovunque vi siano le condizioni per la sua coltivazione (in particolare in tutto il Suud-est asiatico). In piena terra riesce a raggiungere i 25 metri di altezza per circa 3 di larghezza: da noi raramente supera i 2 metri. È formata da un unico “tronco”, fine e con diversi anelli (da questo il soprannome di “palma bambù”). Le parti giovani sono di un bel verde vivo e diventano grigiastre col tempo. Le foglie sono molto ampie, lucide, verde medio, con margine intero.
Si tratta di una specie monoica: ciò significa che i fiori maschili e femminili sono sulla stessa infiorescenza, ma separati, in cima al ciuffo di foglie. Formano delle pannocchie molto fitte e sono apprezzabili per colore giallo chiaro e il profumo che spandono abbondantemente nell’aria. Bisogna però precisare che noi raramente si riesce ad ottenerne la fioritura: in ogni caso bisogna attendere molti anni e crescere l’esemplare in condizioni ideali. Dai fiori si sviluppano poi i frutti: bacche ovali arancioni a maturità, di circa 6 cm di diametro. Nei paesi d’origine vengono fatti a fette, avvolte in foglie con calce e varie spezie e poi masticate a lungo: sono apprezzate dall’antichità per il loro contenuto di alcaloidi stimolanti e per gli effetti digestivi.
LA ARECA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Arecaceae, Areca catechu, palma di Betel |
Tipo di pianta | Palma ad alto fusto |
Origine | Sri Lanka, Malesia |
Fogliame | sempreverde |
Portamento | eretto |
Uso | Da vaso; in appartamento, in veranda o serra riscaldate |
Altezza a maturità | 2 metri |
Velocità di crescita | normale |
Manutenzione | media |
Necessità idrica | media |
Temperatura minima | 10°C |
Temperatura ideale | 20-25°C |
Esposizione | Molto luminosa, no sole diretto |
Terreno | 50% di terriccio per acidofile, 25% di terra da giardino e 25% di perlite |
Concime | Liquido, per piante verdi; una volta al mese |
pH suolo | Neutro o subacido |
Umidità suolo | Sempre fresco |
Umidità ambientale | alta |
Propagazione | semina |
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L’esposizione deve essere sempre estremamente luminosa, ma evitando il sole diretto, specialmente durante i mesi caldi.
Il consiglio è di posizionare il vaso nei pressi di una finestra esposta a Sud o ad Ovest, dove la luce sia intensa per molte ore al giorno. Da maggio in avanti, specialmente al pomeriggio, possiamo schermarla con delle tende di colore chiaro.
E' bene scegliere quindi un posto non distante da una finestra. Questa pianta come la varietà Chrysalidocarpus lutescens teme il freddo, poiché la temperatura ideale di crescita si aggira intorno ai 20-25 gradi, quindi va tenuta all'interno in inverno e si consiglia di ombreggiarla nei periodi più caldi dell'anno.
E' spesso coltivata come pianta da appartamento proprio perchè l'areca catechu ha bisogno di temperature miti e gli sbalzi di temperatura possono provocare problemi anche gravi a questo genere di piante. E' consigliabile, comunque, provvedere a fornire un corretto ricambio d'aria, visto che queste piante amano l'aria, sempre con l'attenzione di non creare delle correnti che possano nuocere agli esemplari.
La Chrysalidocarpus lutescens e, in generale tutte le varietà di questa pianta, necessitano di una buona dose di acqua, il terreno va tenuto costantemente umido; è preferibile vaporizzare con acqua distillata le fronde, sia nei periodi più caldi dell'anno, sia in inverno se la pianta è posta vicino ad un termosifone. Va controllato che non si formino ristagni d'acqua e il terreno non sia troppo inzuppato.
Da aprile a settembre è opportuno aggiungere del concime per piante verdi all'acqua delle annaffiature, almeno ogni 15-20 giorni.
L’areca vuole un terreno sempre fresco: le irrigazioni devono quindi essere frequenti, specialmente nei periodi di forte calore. Bisogna però evitare assolutamente i ristagni idrici, causa frequente di marciumi radicali o della parte bassa del tronco. Quando somministriamo acqua controlliamo che scorra abbondantemente nei fori di scolo e evitiamo assolutamente l’uso di sottovasi come riserva di liquidi. Per evitare l’insorgenza di fisiopatie utilizziamo il più possibile acqua demineralizzata o piovana.
IL CALENDARIO DELLA ARECA |
Rinvaso | Aprile-giugno |
Fioritura | Luglio-agosto (rara) |
Riposo vegetativo | Non necessario; eventualmente a ottobre a fine marzo |
Crescita vegetativa | Sempre; da marzo a ottobre |
Pulizia/potatura | Sempre, quando necessario |
Concimazione | Ogni mese; da marzo a ottobre se vi è riposo vegetativo |
Semina | Marzo-aprile |
Per coltivare la Chrysalidocarpus lutescens e anche la varietà areca catechu è consigliabile un buon terriccio universale bilanciato, adatto per la coltivazione di questa palma, sempre che sia molto ben drenato, per questo si consiglia di porre del materiale grossolano sul fondo del vaso per evitare ristagni idrici.
Per stimolarne la crescita è consigliabile la somministrazione mensile di un concime liquido. Scegliamone uno specifico per palme o per piante verdi: l’importante è che il macroelemento prevalente sia l’azoto. In inverno, se teniamo la pianta in un ambiente un po’ meno riscaldato possiamo anche sospendere.
La moltiplicazione avviene per seme, utilizzando in autunno i semi freschi, che vanno interrati in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali già nei vasi definitivi; i contenitori vanno mantenuti ad una temperatura intorno ai 20° C fino alla primavera successiva, in luogo molto luminoso. Se le piante crescono troppo è possibile anche dividere i cespi più folti, rinvasando direttamente le porzioni prelevate nel contenitore definitivo.
L’areca si può propagare abbastanza facilmente tramite semina: possiamo procuraci i semi da rivenditori specializzati in internet.
La germinazione avviene in 60-90 giorni: i semi vanno prima messi in frigorifero per circa 5 giorni. Ciò aiuta l’ammorbidimento del tegumento e la fuoriuscita della prima radichetta. Inseriamoli poi in una miscela al 50% di terriccio per semina e 50% perlite, uno per vasetto. Manteniamo umido ad una temperatura costante di 20°C. Dopo circa 5 mesi potremo rinvasare le piantine nella loro composta definitiva.
Le piante appartenenti a questo genere possono presentare differenti problematiche legate a parassiti e patologie, come, ad esempio, i problemi causati dal ragnetto rosso o dalla cocciniglia che possono rovinare vistosamente le foglie. Per contrastarne la presenza è possibile aumentare le vaporizzazioni delle foglie o ricorrere a prodotti specifici antiacari. E' anche possibile intervenire con acqua e sapone neutro di Marsiglia da vaporizzare sulle foglie colpite. I ristagni idrici, invece, possono provocare l'insorgenza di marciumi radicali.
Le areca sono soggette a diversi parassiti: i principali sono il ragnetto rosso, la mosca bianca e la cocciniglia. Il primo è frequente quando l’umidità ambientale è troppo bassa: aumentiamo le vaporizzazioni.
Negli altri casi un blando insetticida (e la rimozione manuale) è generalmente sufficiente. Altrimenti ricorriamo a qualcosa di sistemico (unito a olio bianco per la cocciniglia).
Sono frequenti anche le fisiopatie: si vedono disseccamenti fogliari o malessere diffuso: sono spesso causate da poca umidità o da eccessi nelle irrigazioni. Nel secondo caso controlliamo le radici ed eliminiamo eventualmente quelle che appaiono molli e poco turgide.
La palma di Betel necessita, per vivere bene, di un clima molto simile a quello che troverebbe nelle sue aree di origine: temperature mediamente alte e costanti tutto l’anno, forte umidità ambientale, poche correnti.
In linea generale teniamo presente che la temperatura minima a cui può essere esposta è di 10°C: al di sotto la pianta comincerà sicuramente a patire e a subire danni. È evidente quindi che in Italia è praticamente impossibile coltivarla in piena terra: va tenuta in vaso in casa o in serre riscaldate. La temperatura ideale deve oscillare tra i 20 e i 25°C, con poca differenza tra l’estate e l’inverno.
Con l’arrivo della bella stagione (indicativamente da giugno a settembre) è possibile spostare la nostra palma all’esterno, in una zona riparata dalle correnti e leggermente ombreggiata: l’ideale è sotto ad un pergolato o all’ombra di una caducifoglia.
Per crescere vigorosamente e non incorrere in fisiopatie (per esempio le punte secche delle foglie) è estremamente importante mantenere alta l’umidità ambientale. Le sue esigenze, sotto questo aspetto, aumentano col crescere delle temperature.
In ogni periodo, ma specialmente in estate, è molto importante vaporizzare spesso il fogliame con acqua demineralizzata. È anche utile l’impiego di umidificatori elettrici, sottovasi con argilla espansa e acqua (che non deve toccare le radici!) o bagnare spesso il pavimento circostante.
È bene acquistare e rinvasare la pianta nei mesi da aprile a giugno. Scegliamo un vaso profondo e con un volume dai 25 ai 50 litri. Sul fondo poniamo uno spesso strato drenante a base di ghiaia o argilla espansa. La composta ideale si ottiene mescolando 50% di terriccio per acidofile, 25% di terra da giardino e 25% di sabbia. L’aggiunta di un po’ di perlite o argilla espansa ci può aiutare ad ottenere un ottimo drenaggio dell’acqua.
Poniamo attenzione al colletto: non deve essere né troppo interrato (marcisce facilmente) né troppo alto. Irrighiamo poco per volta e lasciamo per un po’a mezz’ombra, in una posizione ben protetta dalle correnti.
Queste palme non necessitano interventi in questo senso. Può però essere necessario tagliare, con cesoie affilate e disinfettate, delle foglie malate o secche, il più possibile vicino alla base. Questa operazione può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno.
PuliziaIn ambiente domestico le foglie tendono a sporcarsi molto, accumulando soprattutto polvere. A questo scopo può essere utile pulirle con un panno morbido inumidito. Ottima alternativa è una bella doccia o l’esposizione ad un temporale non troppo violento. Evitiamo invece l’uso di lucidanti che, col tempo, chiudono gli stomi sulle foglie impedendo la traspirazione.
Il genere Areca è composto da circa 60 specie, ma solo alcune vengono impiegate diffusamente a scopo ornamentale.
Ecco le più comuni in commercio:
Areca catechuLa più diffusa e conosciuta. Ha fusto unico, lungo fino a 2 metri, verde da giovane, poi grigio. Le foglie sono verde intenso, lunghe fino a 1,5 m e ricurve. Ha un portamento molto elegante e dà un tocco tropicale ad ogni ambiente.
Areca vestiariaLo stelo è verde-grigio, molto fine; alle volte è solitario, altre in gruppi. In coltura raggiunge i 180 cm. Le foglie sono molto larghe e fungono da frangivento. Da giovane ha una colorazione arancio-rosata molto particolare.
Areca triandraÈ poco cespitosa, con steli verdi alti fino a 2 metri in coltura. Nell’insieme appare verde-giallastra. La sua fioritura spande un ottimo profumo di limone.
Areca guritaCespitosa e di taglia contenuta (al massimo un metro, da noi). Gli steli sono marrone chiaro, in cima verde chiaro. Le foglie sono corte, composte da 4 foglioline. Adatto a piccoli ambienti.
Areca parensHa stelo unico con molti anelli. In coltivazione raramente supera il metro di altezza. Le foglie hanno il retro molto chiaro e sono molto attraenti.
Areca macrocalyxHa tronco unico, grigio alla base, verde in cima. In coltura raggiunge quasi i 2 metri di altezza. Ha belle foglie lucide, lunghe fino a 2 metri.
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In natura esistono due diverse specie di pianta dell’Areca, abbiamo l’Areca catechu e l’Areca chrysalidocarpus lutescens
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