Phragmipedium
Genere che comprende numerosissime specie di orchidee di coltivazione abbastanza facile, originarie dell'America centro-meridionale. Hanno foglie a nastro, di colore verde chiaro; dal centro delle foglie alla fine dell'inverno e in estate inoltrata cresce un lungo fusto, che porta numerosi fiori di grandi dimensioni, con labello a scarpetta, come nei generi paphiopedilum e cypripedium, di colore rosso, rosato o verde; i fiori sbocciano contemporaneamente o uno alla volta, a seconda della specie. La maggior parte dei phragmipedium sono terricoli, anche se ne esistono di epifiti e di litofiti; queste orchidee si possono dividere in due grandi gruppi, quelli con petali allungati e quelli con petali più corti, il primo gruppo necessita di annaffiature leggermente più abbondanti rispetto al secondo gruppo e può sopportare alcune ore di luce diretta. Spesso i fiori di phragmipedium si staccano dal fusto senza appassire. Una nota particolare da fare su queste orchidee è che, nonostante in passato non siano state molto considerate e non abbiamo riscosso grande successo, a partire dagli ultimi anni la situazione è cambiata totalmente. Questo grazie alla scoperta avvenuta nel 1981 in Perù della Phragmipedium besseae che ha letteralmente colpito l'attenzione degli appassionati di orchidee.
Generalmente i phragmipedium amano luoghi molto luminosi, ma nei mesi caldi non sopportano la luce diretta del sole; nei restanti mesi dell'anno possono sopportare alcune ore di luce diretta, nelle ore meno calde della giornata. Temono il freddo, quindi in inverno vanno ricoverati in serra temperata o in casa, in luoghi dove le temperature non siano inferiori agli 8-10°C.
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Queste orchidee necessitano di annaffiature abbondanti e regolari, si possono lasciare anche in un sottovaso contenente acqua, che va riempito ogni 10-15 giorni, ricordandosi di vaporizzare le foglie ogni settimana; per entrambe le operazioni è bene utilizzare dell'acqua demineralizzata. Ogni 10-15 giorni fornire del concime specifico per orchidee mescolato all'acqua delle annaffiature.
Come per tutte le piante, anche per questa varietà di orchidea, la scelta del terreno è fondamentale. Questo perchè è proprio dal terreno che la pianta potrà acquisire le principali fonti di sostentamento per svilupparsi e crescere al meglio. E' importante quindi scegliere un terriccio formato da corteccia di pino, carbone di legna di pezzatura, felce o torba e infine, della perlite o spugna. In questo modo si garantirà all'orchidea un substrato ideale per le sue esigenze e necessità. Somministrare del concime liquido specifico per orchidee da somministrare all'acqua delle irrigazioni. Per quanto riguarda invece il rinvaso, è meglio eseguirlo in seguito al periodo di fioritura. Un consiglio è quello di bagnare le radici dell'orchidea prima del rinvaso in modo tale da renderle più elastiche e per limitare la possibilità che si spezzino durante l'operazione.
La moltiplicazione di questa bellissima orchidea avviene per divisione dei cespi.
Queste particolari orchidee possono avere problemi riguardanti lo sviluppo di malattie o parassiti quando vengono coltivate in ambienti poco ventilati. In questi casi è probabile l'attacco da parte della cocciniglia, un minuscolo insetto che si nutre della linfa contenuta nelle foglie delle piante. E' possibile risolvere il problema utilizzando specifici prodotti antiparassitari.
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