Sofronite - Sophronitis
Questo genere riunisce circa una decine di specie di orchidee sempreverdi epifite o litofite, originarie dell'America meridionale. Hanno dimensioni molto contenute, gli pseudobulbi piatti e ovali producono foglie ovali, carnose, rigide, di colore verde; ni genere tendono ad accestire, producendo densi cespi. Durante l'inverno producono piccoli fiori singoli o in corti racemi, di colore vivace o bianco, molto decorativi, che rimangono fioriti per alcune settimane. Sviluppano un apparato radicale abbastanza ridotto, e sono ideali montate su pezzetti di corteccia.
Le sophronitis amano posizioni luminose, ma non a diretto contatto con i raggi del sole; i raggi troppo intensi infatti possono causare bruciature sulle foglie o sui petali delle nostre orchidee, compromettendone lo sviluppo e la crescita. Si tratta di piante che temono il freddo e in inverno vanno ricoverate in casa o in serra temperata, con temperature minime vicine ai 10-12°C; non sembrano gradire temperature troppo elevate, è quindi bene porle in estate in luogo ben ventilato e fresco.
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Annaffiare regolarmente da marzo fino a fine fioritura la sophronitis, avendo cura di lasciar asciugare la corteccia tra un'annaffiatura e l'altra ed evitando ristagni idrici o di inzuppare eccessivamente il substrato. Dopo che i fiori sono appassiti diradare le annaffiature fino a fine inverno, per permettere alle piante di avere un breve periodo di riposo vegetativo.
Le piante di sofronite in natura sono epifite, crescono quindi sul tronco degli altri alberi, per riprodurre le condizioni naturali in casa si utilizza quindi un substrato costituito da cortecce tritate abbastanza finemente, da pezzetti di spugna o polistirolo e da sfagno. In questo modo sarà possibile fornire alle nostre orchidee l'habitat ideale di crescita. Le piante vanno rinvasate abbastanza spesso, almeno ogni 2-3 anni, poiché tendono a produrre nuovi fusti e nuove radici, fino a riempire tutto lo spazio a disposizione.
La moltiplicazione dell'orchidea è possibile durante la stagione primaverile, quando è possibile dividere i cespi della sofronite rinvasando i nuovi germogli che crescono a lato della pianta originaria. Queste porzioni di pianta vanno subito rinvasate singolarmente e coltivate come piante adulte. Scegliere contenitori capienti per permettere alla nuova piantina di sviluppare il suo apparato radicale con facilità.
Per quanto riguarda parassiti e malattie che potrebbero attaccare la sofronite compromettendone lo sviluppo, prestare particolare attenzione al marciume radicale e alla cocciniglia. Il marciume radicale è possibile prevenirlo tenendo sotto controllo le irrigazioni, evitando cioè che il terreno sia troppo bagnato e umido, aspettando che sia ben asciutto tra un'annaffiature e l'altra. In questo modo sarà possibile evitare ristagni idrici pericolosi per la pianta.
Per combattere la cocciniglia, rimuovere manualmente i parassiti con un guanto e batuffoli di cotone; nei casi più gravi, quando la cocciniglia è presente in maniera abbondante, preferire prodotti antiparassitari specifici. E' possibile acquistarli presso i principali centro giardino o vivai.