Terreno sabbioso
Nel terreno di tipo sabbioso, prevalgono in numero maggiore le particelle di sabbia, che possono essere grossolane, fini o medie.
L’aspetto negativo di questa tipologia di terreno è rappresentato dalla scarsa capacità di mantenere l’acqua, lasciandola scivolare via molto facilmente alla stregua di quanto fanno i terreni di tipo sassoso.
Di contro, il vantaggio dei
terreni sabbiosi è che si lavorano con estrema facilità e, vista la loro capacità di far circolare meglio l’aria all’interno, contengono una quantità elevata e benefica di ossigeno, a tutto vantaggio delle piante che si intenderà coltivare su un suolo di questo tipo.
Grazie all’apporto di frequenti concimazioni con letame, compost, stallatico e fertilizzanti, questo tipo di terreno trarrà enormi profitti dall’humus che si formerà al suo interno, giovando sicuramente anche al corretto nutrimento e alla salute delle piante e degli ortaggi che da esso saranno ospitati durante il ciclo vegetativo.
Tenete ben presente che un
terreno sabbioso o troppo sciolto si scalda precocemente in primavera e ha la tendenza a rimanere secco e asciutto durante la stagione estiva, o comunque nei mesi caldi e siccitosi. Per questo motivo, è bene scegliere un tipo di ortaggio adatto alla coltivazione su un terreno sabbioso. Quali potrebbero essere questi ortaggi? Sicuramente l’aglio, la cipolla, il peperone, lo scalogno, il pomodoro, la melanzana, la carota, l’anguria, la patata, il finocchio e persino la fava!
Se il terreno è caratterizzato dalla presenza massiccia di particelle di sabbia grossolana, fine o media, ghiaia, ciottoli e simili, allora sarà soggetto a fenomeni di scarsa coesione e minima propensione alla ritenzione dell’umidità. In questo caso, per particolari tipi di colture, non sarà affatto adatto alla coltivazione proprio perché poco umidificato.
Il modo migliore per intervenire in questi casi è quello di correggere la situazione limitando i danni al minimo. Come? Apportando sostanza organica può notevolmente migliorare la qualità di un terreno di tipo sabbioso, anche per riqualificare e rendere più stabile la composizione del terreno con la conseguenza di migliorarne le capacità di trattenere l’acqua e tutte le sostanze fertilizzanti che eventualmente possono essere in essa disciolte. Operando in tal senso, uno degli effetti maggiormente riscontrabili nel breve termine è l’aumento della capacità di coesione delle particelle di sabbia, col conseguente miglioramento della struttura e della qualità del suolo, nonché della sua capacità di ospitare colture di piante e ortaggi.
Se disponete di un
terreno sabbioso di dimensioni limitate, allora può esservi d’aiuto l’ausilio di argilla. Potete infatti, solo per terreni non troppo estesi, altrimenti sarebbe eccessivamente esoso in termini economici, apportare una sufficiente quantità di argilla anche solo in quelle zone dell’orto in cui intendete coltivare ortaggi particolarmente esigenti in quanto a stabilità e struttura del terreno. Con l’argilla infatti, si renderà più strutturato il terreno sabbioso, aiutandolo a trattenere le sostanze liquide e quelle nutrienti, aumentandone vertiginosamente la qualità principale per un terreno: la fertilità! In questo caso, il dispendio di energie e di denaro sarà ridotto al minimo, a tutto vantaggio delle vostre coltivazioni e della salute dei vostri ortaggi.
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Esistono diversi metodi per rinascere il tipo di terreno che ci accingiamo a coltivare. Riconoscere le caratteristiche del terreno riveste una cruciale importanza per la scelta degli ortaggi che intendiamo ospitare nel nostro orto; la scelta corretta eviterà inutili dispendi di energia, tempo e denaro, evitando altresì la delusione di veder marcire, appassire e morire gli ortaggi che ci hanno richiesto tanto impegno e lavoro. Per questo motivo, imparare a riconoscere il terreno è fondamentale, malgrado le tecniche risultino estremamente semplici.
Anzitutto, è possibile valutare la tipologia del proprio terreno con un esame tattile. Sì, senza bisogno di apparecchiature sofisticate e costose, possiamo servirci delle nostre mani per riconoscere il grado di coesione delle particelle che compongono il terreno del nostro orto. E lo si fa con estrema semplicità.
Abbassatevi e prendete una bella manciata di terreno dalla porzione di orto che intendete analizzare. Stringete nel pugno la quantità che avete prelevato e sfarinatela con le dita, aprendo la mano subito dopo. Se la porzione di terra che avete in pugno di sfarina e si sbriciola con estrema facilità all’interno del vostro palmo, allora siete di fronte a un terreno sciolto e leggero, quindi di tipo sabbioso, e occorrerà operare come descritto poco sopra, ovvero con l’apporto di humus, stallatico, fertilizzanti o argilla.
Un altro modo, che potrà essere effettuato successivamente alla prova tattile, consiste nel mettere in un barattolo colmo d’acqua un pezzo di terra prelevato dall’orto. Riempite il barattolo per un quarto, quindi aggiungete acqua. Agitate con vigore il barattolo dopo averlo accuratamente sigillato e state a guardare come si comporta la terra che vi avete inserito.
Sul fondo cadranno immediatamente le particelle più pesanti, quelle di sabbia e ghiaia. Poi, a seguire, la terra e tutto il resto. In questo modo avrete la possibilità di verificare il grado di sabbiosità del terreno sul quale intendete operare.
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