Maggiorana - Origanum majorana
La maggiorana è una specie di origano, il nome latino che la designa è infatti origanum majorana; come l'origano ha piccole foglie verdi, ovali o tondeggianti, ricoperte da una leggera peluria molto aromatiche se stropicciate; i piccoli fiori sono di colore rosato, e, come accade per l'origano, anche la maggiorana tende a produrre piccoli arbusti tondeggianti, che perdono il fogliame durante l'inverno, per ricominciare a germogliare in primavera, in modo da donarci ogni anno nuove tenere foglie. Le sue origini sono in Africa e in Asia, dove viene molto utilizzata, assieme al cugino origano, pur avendo un aroma più delicato. Ormai è presente, naturalizzata anche in Europa, e in particolare sulle coste del mediterraneo.
La maggiorana viene spesso utilizzata fresca, prelevandone i rami più giovani con l'aiuto di una forbice; le foglie possono però venire anche congelate, mantenendo tutto il loro delicato aroma. La maggiorana viene anche disseccata: in questo modo il profumo del fogliame cambia leggermente, pur restando molto aromatico.
La coltivazione della maggiorana è semplice, già in febbraio possiamo seminarla in serra o in cassone caldo, diradando le giovani piantine e ripicchettando le piante all'aperto quando il clima comincia a scaldarsi, in aprile o maggio. All'inizio della primavera se ne trovano facilmente piantine già grandi in vivaio; volendo possiamo anche seminare direttamente a dimora in primavera. Le piante si posizionano in luogo ben soleggiato, e si annaffiano per i primi mesi di vita. Ben presto svilupperanno piccoli arbusti, che con il passare degli anni tenderanno anche a lignificare alla base; questi arbusti in genere non necessitano di grandi cure o di annaffiature, e, come accade per altre aromatiche, quali salvia o rosmarino, tendono ad accontentarsi dell'acqua delle piogge. A fine inverno è consigliabile potare gli arbusti a 10-15 cm da terra, in modo da ottenere un tappeto compatto di giovani germogli profumati. Se si vogliono ottenere più foglie è bene potare l'arbusto anche subito dopo la fioritura, per mantenerlo compatto.
Nelle zone dove l'inverno è decisamente molto rigido coltiviamo la maggiorana come annuale, oppure potiamola in autunno, fino al terreno, e pacciamiamo la zona sopra le radici, in modo da ripararle dal freddo intenso, e permettere alla pianta di rigermogliare in primavera. Può essere anche coltivata in vaso.
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La maggiorana viene utilizzata prevalentemente fresca, per insaporire sughi e insalate; essiccata invece viene usata al posto dell'origano, o assieme ad esso, per cucinare carni alla griglia, verdure, sughi contenenti pomodoro. Come accade per altre erbe, anche la maggiorana entra in quel fondamentale composto di erbe essiccate denominato "erbe provenzali".
Quando si prelevano le foglie per l'essiccazione, possiamo prelevarne anche i fiori, che risultano molto decorativi sul piatto di portata.
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