Il prezzemolo è una pianta di origine mediterranea; in Italia è facilmente riscontrabile come pianta spontanea nei luoghi con clima mite, nelle zone non coltivate, ben soleggiate. Se ne consuma il fogliame, raccolto fresco, o anche essiccato, il sapore delle foglie secche però tende a perdere gran parte dell'aroma dovuto agli oli essenziali contenuti nella pianta, che, essendo molto volatili, tendono a disperdersi con l'essiccamento.
Si coltiva in genere come pianta annuale, anche se di solito i piccoli arbusti possono sopportare brevi gelate di lieve entità; il fogliame delle piante di alcuni anni tende a divenire coriaceo, quindi si preferisce riseminare la pianta ogni anno, per ottenere foglie più tenere e delicate.
Questa pianta si consuma utilizzando direttamente le foglie crude, spezzettate grossolanamente. Si possono anche produrre salse, triturando al mortaio una grande quantità di foglie, mescolate ad aglio e olio, per un profumo molto intenso e gradevole, da utilizzare con carni grigliate o bollite.
Anticamente il prezzemolo veniva utilizzato come abortivo, poiché contiene un alcaloide che causa le contrazioni muscolari; in effetti per causare questo tipo di sintomi è necessario consumare una grandissima quantità di foglie di prezzemolo.