Prataiolo
Il prataiolo è un fungo che appartiene alla famiglia delle Agaricaceae, che comprendono funghi carnosi, con gambo e cappello distinti, che si decompongono facilmente. Il prataiolo è un fungo che cresce nei prati e lo si può trovare nel periodo fra l'estate e l'autunno. Vive in colonie e può arrivare a crescere anche a 2000 metri di altitudine, ma sempre lontano dagli alberi. Oltre che nelle zone a clima temperato europee, è possibile trovare colonie di prataioli anche in Africa, America, Australia e Asia. È opportuno consumare il fungo giovane, perché maturando può risultare alterato e poco commestibile. Esistono molte varietà di prataiolo, con differenze sia nel colore sia nella dimensione, quindi per riuscire a riconoscere adeguatamente il fungo è opportuno capire come distinguerlo e quali siano le caratteristiche principali.
Per distinguere correttamente il prataiolo dalle specie velenose o non commestibili si devono analizzare le caratteristiche.Il cappello è globuloso e ha margini uniti al gambo, ha una cuticola giallo-bianca da giovane che diventa bruna quando è maturo il fungo.Le lamelle sono incurvate verso il margine e sono libere dal gambo. Le colorazioni variano fra il rosa, il rosso e il viola, non devono assolutamente essere bianche perché potrebbe trattarsi di un Leucoagaricus leucothites o di una amanita, entrambi non commestibili.Il gambo è cilindrico di colore bianco e presenta un anello bianco. Non deve assolutamente essere presente la volva, perché, in questo caso, si tratterebbe di una amanita.La carne del cappello deve essere soda e di colore bianco o tendente ad un colore rosso-vinaccia.
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È possibile oltre che a reperire i prataioli nel loro ambiente naturale, anche coltivarli per averli facilmente a disposizione. È da considerare però che esiste anche una varietà velenosa di prataiolo, l'Agaricus xanthoderma, facilmente riconoscibile perché una volta sezionato ha una colorazione gialla del piede, possibile trovare anche alcune striature gialle sul gambo.Per la coltivazione del prataiolo si deve provvedere ad un substrato ottimale per consentirne la crescita. Il terreno dovrebbe essere preparato mescolando paglia di grano, della pollina, del gesso agricolo e dell'acqua. Il substrato va poi posato sua una platea di cemento in modo da farlo fermentare adeguatamente. Il substrato, una volta maturo, deve essere pastorizzato, per eliminare la microflora patogena, sottoponendolo a forti sbalzi termici.
Una volta che il substrato è stato preparato ed è maturo e pastorizzato si può procedere con l'inoculazione del micelio del prataiolo nel composto. Terminata questa fase si deve confezionare il composto in blocchi che vengono trasportati nella fungaia. In questo luogo il composto viene mantenuto ad una temperatura di 25 gradi per un tempo massimo di 14 giorni. In questo periodo inizieranno a spuntare le nuove ife che ricopriranno interamente la massa del substrato. Finita questa fase si deve pressare il composto e lo si deve ricoprire con un apposito terriccio, mantenendolo successivamente a 25 gradi per altri 10 giorni. Successivamente la temperatura viene abbassata a 16 gradi, aumentando la ventilazione per eliminare gli eccessi di anidride carbonica fino alla completa fuoriuscita del fungo.
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E’ uno dei funghi più ricercati e apprezzati. Lo si trova facilmente anche sulle bancarelle dei mercati rionali. Ci stia
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