infuso alloro
Se siete tra coloro i quali pensano che l'alloro serva solo per insaporire una bella bistecca alla griglia o per coronare le teste di poeti e scrittori potreste rimanere stupiti da quello che state per leggere …
Sin dall'antichità infatti la pianta dell'alloro viene citata come fonte di salute e benessere per l'intero organismo: sono famosi i riferimenti di Ippocrate, che la cita come rimedio contro le affezioni e le problematiche che potevano insorgere durante il parto, e quelli di Plinio, che ne esalta le capacità curative di reumatismi e sciatica.
Ancora oggi le foglie e le bacche di alloro vengono utilizzate, sotto forma di infuso, per la cura di diversi disturbi, costituendo in molti casi una valida alternativa ai farmaci tradizionali.
In particolare, l'alloro si rivela particolarmente benefico per l'apparato respiratorio e per quello digerente: nel primo caso in quanto ottimo espettorante che aiuta a contrastare gli stati febbrili e la tosse grassa (l'alloro aiuta a contrastare il catarro a livello sia dei bronchi, sia dei polmoni) mentre, per quanto riguarda l'apparato digerente, l'infuso di alloro agevola la digestione, rinforza lo stomaco, stimola l'appetito e aiuta a contrastare la dissenteria, soprattutto nei bambini.
Infine, sono note le proprietà antireumatiche e terapeutiche della gotta dell'infuso e del decotto di alloro, che sono ottimamente impiegati anche nella cura di distorsioni e slogature.
Nei paragrafi successivi saranno presentate le ricette di alcuni infusi efficaci nella cura di alcuni di questi fastidi.
A seconda delle affezioni che si vogliono curare si dovranno utilizzare, per la preparazione dell'infuso, le diverse parti della pianta di alloro: foglie, bacche o fiori si possono trovare in erboristeria oppure possono essere colte direttamente dalla pianta, che deve però trovarsi in una zona non troppo inquinata. In ogni caso si dovrà porre attenzione a cogliere le parti più alte della pianta, meno soggette all'inquinamento dei gas di scarico delle automobili. A seconda delle ricette, l'alloro dovrà utilizzato fresco o essiccato; in ogni caso andrà lavato accuratamente sotto acqua corrente e poi asciugato con un canovaccio di cotone, lino o con della carta assorbente. Per l'essicazione sarà sufficiente disporlo su un canovaccio e lasciarlo all'aria in un luogo buio e asciutto, avendo cura di girare le foglie, le bacche ed i fiori di tanto in tanto.
L'alloro è una pianta sempre verde: le foglie sono quindi sempre rinvenibili, mentre il periodo della fioritura e della raccolta delle bacche è quello primaverile.
Ed ecco dunque di seguito riportate alcune ricette per la preparazione di infusi a base di alloro!
Infuso per favorire la digestione: portate a temperatura di ebollizione, ma senza farla bollire, 120 ml di acqua; ponete tre
foglie di alloro spezzettate in una tazza e ricopritele con l'acqua bollente; aggiungete una scorzetta di limone non trattato e lasciate macerare il tutto per 10-15 minuti; dolcificate con poco zucchero di canna o miele e bevete l'infuso quando è ancora molto caldo. Questa ricetta funziona anche con le peggiori abbuffate natalizie...
Infuso per la cura di disturbi dell'apparato respiratorio (soprattutto in presenza di catarro) e del tubo digerente:
per questo tipo di problemi è necessario mettere in infusione i fiori essiccati dell'alloro, che dovranno rimanere in infusione per almeno 30 minuti e poi essere filtrati con cura utilizzando un colino a trama fitta. La quantità di fiori necessaria è pari a 40 gr per litro di acqua. L'infuso va bevuto quando è ancora molto caldo nella misura massima di 4 tazze da tea al giorno.
Per fare calare la febbre, potrà essere assunto un
infuso di alloro fatto con 5 o 6 foglie spezzettate lasciate macerare in una tazza di acqua bollente almeno15 minuti. Andrà bevuto molto caldo prima di andare a letto la sera, in quanto favorisce la sudorazione ed il rilassamento.
Lo stesso infuso bevuto tiepido a piccoli sorsi dopo i pasti favorisce il rilassamento, aiuta la digestione e combatte la formazione di gas intestinali.
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Non sono noti fenomeni particolari di reazioni allergiche agli infusi di alloro, che andranno tuttavia consumati con moderazione nell'arco della giornata, senza eccedere le 4 tazze al giorno. In caso di assunzione prolungata e se i sintomi non diminuiscono è comunque sempre consigliabile consultare il proprio medico curante.
L'infuso di alloro svolge funzioni digestive, espettoranti, antireumatiche, rilassanti e contrasta efficacemente i disturbi dell'apparato respiratorio dell'intestino (catarro, febbre, meteorismo).
Le parti utilizzate per la realizzazione di infusi sono generalmente le foglie ed i fiori essiccati, mentre le bacche sono utilizzate soprattutto per la realizzazione di olii ed oleoliti.
Si pensa spesso che le foglie di alloro siano l'unico materiali utilizzabile per realizzare degli infusi ma non è cosi. Come detto anche prima, le bacche di alloro sono molto utilizzate per la preparazione di infusi e tisane a base di alloro ed hanno praticamente le stesse caratteristiche delle foglie per quel che riguarda le proprietà benefiche e fitoterapiche. Molte persone sostengono addirittura che le bacche siano più forti delle foglie ed abbiano un'azione più efficace.
Le bacche di alloro vengono consumate solo dopo essere state fatte seccare e sono particolarmente efficaci perchè più ricche di oli rispetto alle foglie.
Seccate e sminuzzate, le bacche di alloro vengono utilizzate in polvere e solitamente si consiglia di assumerne massimo 2 cucchiai da caffè al giorno anche se le dosi vanno sempre verificate con l'erborista di fiducia.
Le bacche di alloro vengono utilizzate come rimedio contro disturbi come influenza, raffreddore e problemi di stomaco poichè facilitano la digestione e rafforzano lo stomaco.
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L’alloro è un alberello sempreverde spontaneo ormai in tutti i paesi del Mediterraneo, ma originario forse della Grecia
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Nel caso in cui volessimo realizzare un decotto a base di alloro, dobbiamo seguire alcune semplici operazioni.
Innanzit
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Lauro deriva dal latino "laurus", che a sua volta era la traduzione greca della parola "dafne", usata dagli antichi Grec
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