Infuso malva

vedi anche: decotto malva

infuso malva

Malva sylvestris, questo il nome scientifico per Malva, appartiene alla famiglia delle Malvacee ed è una pianta cespugliosa e perenne. Oltre ad essere una pianta adatta agli ornamenti in quanto molto gradevole alla vista, viene coltivata perché ha moltissime capacità fitoterapiche.

Etimologicamente Malva deriva dal latino "Mollire alvum" che significa appunto "rendere molle" o meglio "calmante".Proviene dall'Asia e dall'Europa, cresce spontaneamente in mezzo ai campi nelle regioni mediterranee e montane e la troviamo fino ad una altezza di oltre 1000 metri. E' facilmente individuabile in mezzo alle altre piante o erbe per i suoi caratteristici fiori color lilla scuro. Già moltissimi anni fa, le foglie di malva venivano usate come rimedi per molti malesseri, si narra addirittura, che venisse raccolta dai contadini e posta sui davanzali delle case, durante la vigilia di San Giovanni, affinché assorbisse la "guazza" e scacciasse tutti i mali. Ippocrate, nell'antica Grecia, la usava per le capacità emollienti e lassative, riscontrate ancora oggi.

La malva ha un fusto eretto, foglie seghettate e ricoperte di peluria. I fiori hanno 5 petali di color rosa che tende al viola; questi fiori si spostano per seguire il sole proprio come i girasoli. L'altezza del suo cespuglio può variare dai 30 cm ad 1 metro.

Quello che viene usato della malva sono i fiori, che vanno raccolti all'inizio della fioritura con le foglie più giovani, e principalmente con essi vengono preparati infusi e decotti. I fiori devono essere precedentemente seccati al buio e all'aria aperta anche se è difficile mantenerli correttamente in quanto con l'essiccazione i fiori diventano blu e si decolorano.

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proprietà benefiche di un infuso alla malva

malvaSpesso si assume un infuso di malva per combattere malesseri dovuti da febbre, infiammazioni, raffreddori, ma anche alla stitichezza. La malva è anche diuretica e sedativa, in quanto sembra che possa agire sulle terminazioni nervose attenuando il dolore. Molto utile per alleviare i dolori dentali, gli ascessi o le stomatiti ma è anche molto efficacie contro le infiammazioni delle parti intime del nostro corpo, delle vie digerenti e respiratorie ed infine ha la capacità di depurare il nostro organismo all'interno facendo espellere tossine.

Bere un infuso di malva è molto utile in caso di tosse perché è davvero efficace contro i catarri, oppure immergendo un batuffolo di cotone nell'infuso di malva potete detergere e sfiammare gli occhi e curare anche la congiuntivite.

Se viene applicato localmente con impacchi è molto utile anche in caso di foruncoli, acne,eczemi e tutte le irritazioni della pelle.

Un infuso di malva esercita anche una importante azione lenitiva e emolliente, tanto che mischiato all'acqua del nostro bagno, sarà un eccellente prodotto di bellezza per la nostra pelle. Questa pianta, infatti, è ricca di mucillaggini, vitamina A, B1, C ed E, tannini e molto altro ancora che gli conferiscono proprio un’azione lenitiva. Inoltre, i fiori di malva contengono olii essenziali con azione antiossidante.

E' una pianta anche molto impiegata nella preparazione di saponi, colliri e dentifrici. La radice addirittura è utilissima per contrastare i formicolii e per conservare i denti bianchi e igienizzati.


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come si prepara un infuso alla malva

infuso di malvaL'infuso più tradizionale si ottiene prendendo 1/2 litro di acqua e facendola bollire. Non appena sarà spiccato il bollore è necessario aggiungere 20 grammi di malva essiccata e lasciare che riposi in infusione almeno 5 minuti, a questo punto basterà filtrare l'infuso con un colino a maglia fitta per eliminare le foglie di malva e berlo, anche una volta raffreddato, durante tutta la giornata. L'importante è non eccedere con la dose assunta, al massimo si possono bere tre bicchieri di infuso al giorno.

Noterete che appena immergerete le foglie essiccate di malva nell'acqua bollente, otterrete un infuso di colore violetto, proprio per il colore viola dei fiori, che però scomparirà man mano che la malva resterà in infusione.

Il gusto dell'infuso alla malva è molto delicato e gradevole quindi non è necessaria l'aggiunta di zucchero o miele.

Se vogliamo un infuso specifico per curare raffreddore, tosse e febbre è sufficiente immergere tre cucchiai di foglie e fiori di malva essiccati in una tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti, una volta filtrato l'infuso è subito pronto da bere e se ne possono assumere tre o quattro tazze al giorno.

Invece se l'infuso deve avere la caratteristica di contrastare la stitichezza, basterà immergere un cucchiaino di malva in 100 ml di acqua bollente e lasciare in infusione come minimo 15 minuti. Dopo averlo filtrato l'infuso potrà essere bevuto ma non più di due o tre tazze al giorno.

Gli stessi tipi di infusi possono essere usati anche per uso esterno, per effettuare lavaggi o impacchi o fare gargarismi.

Per avere un infuso leggermente più elaborato ma ancora più efficace contro la tosse, sarà opportuno aggiungere all'interno, mentre è ancora bollente, 3 gocce di olio essenziale di timo e un cucchiaio da caffè di bicarbonato. Con tale preparato sarà possibile effettuare dei suffumigi, coprendo la testa con un asciugamano e facendo delle profonde inspirazioni sopra l'infuso. Tale operazione aiuterà le nostre vie respiratorie a liberarsi dei catarri.

Stessa cosa, se vogliamo un infuso ancora più efficace contro la stitichezza dovremo aggiungere ai fiori di malva anche un cucchiaio di semi di lino, preparare l'infuso con le stesse modalità e berne una tazza ogni mattina a stomaco vuoto.


Infuso malva: curiosità, consigli finali e controindicazioni

malva Le foglie più tenere e i germogli della malva si possono usare anche in cucina cotti ma anche crudi con un filo d'olio e un po' di limone. Ma non è tutto, con la malva si preparano ottimi risotti e sughi per la pasta, in più è possibile preparare squisite frittate a base di germogli di malva o friggerne i fiori per avere un contorno alternativo.

Anche la minestra con la malva è un piatto molto particolare e prelibato.

Fino ad oggi non sono stati riscontrati effetti collaterali relativi all'assunzione di infusi alla malva, tuttavia è opportuno non eccedere mai rispetto alle dosi consigliate e in caso di dubbi è sempre indicato consultare il proprio medico di fiducia. Anzi, per le sue estreme doti benefiche, l'infuso di malva è consigliato anche alle le donne gravide per contrastare la stipsi, sempre magari, dietro il controllo del medico. Non sono conosciute nemmeno reazioni allergiche alla malva, pertanto basterà assumerla prestando cautela alle dosi indicate.

E' preferibile, tuttavia, acquistare il fiore essiccato direttamente in erboristeria in quanto viene lavorato in base al giusto periodo di maturazione. I fiori e le foglie infatti, devono essere raccolti da giugno a settembre. Anche coloro che la coltivano per scopi estetici e di ornamento, devono cogliere le parti attive della pianta nello stesso periodo.

Avrà maggiore effetto curativo se le piante saranno state coltivate in ambienti sani e senza inquinamento.


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