infuso menta
Usata spessissimo in cucina, pochi sanno che l'infuso di menta è salutare per molteplici motivi e non è difficile da preparare.
Facciamo bollire 80 cl. di acqua e intanto prepariamo la vecchia teiera della nonna, inserendo al suo interno una ventina di foglie di menta fresca, con quattro foglie di salvia e se si può, anche un mezzo cucchiaino di dragoncello ( reperibile in qualsiasi supermercato, nello scaffale delle spezie). Quando l’acqua bolle, versiamola nella teiera con le foglie, mescolando e lasciando in infusione almeno tre minuti. Filtriamo e versiamo l’infuso in una tazza, se vogliamo, aggiungiamo un po’ di miele o limone.
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L’infuso di menta ha molteplici qualità: è distensivo e calmante, adatto di sera, per ottenere un po’ di relax, dopo una giornata stressante e faticosa.
L’infuso di menta non è soltanto rilassante, ma anche rinfrescante, se si è un po’ indisposti farà senz’altro bene al nostro organismo.
Una variante “estiva” prevede di lasciar raffreddare l’infuso di menta a temperatura ambiente e poi conservarlo per 2-3 giorni in frigorifero, per berlo quando le giornate sono afose.
Dato che la perfezione non esiste, un cattivo uso dell'infuso di menta, come ad esempio la sua assunzione quotidiana, può avere degli effetti collaterali, come ad esempio favorire scariche di dissenteria, come a volta avviene masticando incessantemente gomme da masticare alla menta. Inoltre alcuni asseriscono che l'uso prolungato e costante di infuso di menta possa addirittura a lungo andare, diventare velenoso.
I Cinesi sono stati i primi ad accorgersi che la menta presentava proprietà benefiche e ad "inventare" l'infuso di menta. Ne scoprirono le proprietà antispasmodiche e addirittura afrodisiache, mentre Plinio ne lodava l'azione analgesica. Anche gli arabi la conoscevano e la usavano sia nei cibi , che come medicamento, sempre per i suoi poteri afrodisiaci.
ce ne sono di molte varietà: c'è quella "carminativa" ( stimolante) che è la più utilizzata, addirittura anche come "espettorante" per faringiti, bronchiti o asma. Le donne antiche la usavano per "sgrassare" la pelle, strofinando le foglie sul volto. La menta piperita non è molto adatta per aromatizzare le insalate o in cucina, ma più consona a profumare bevande e dolci.
La "Mentha Piperita" cresce spontaneamente nei luoghi asciutti, il suo profumo è forte e pungente, grazie all'olio etereo cosiddetto: "Mentolo", che è nascosto nelle sue foglie e nei petali dei fiori. Il tempo più adatto per raccogliere la menta è quello subito precedente alla fioritura. Si può seccare per poterla utilizzare in qualsiasi stagione ( come ad esempio la camomilla). Una volta seccata però, a differenza della camomilla, che può essere lasciata all'aria, la menta va riposta in un vaso asciutto ed ermeticamente chiuso.
L'infuso di menta riesce a calmare anche i più nervosi. L'infuso con foglie di menta non fresca, ma secca, si fa mettendo a macerare in due tazze di acqua bollente un pizzico abbondante di foglie. Ha proprietà toniche e digestive e può essere bevuta sia prima dei pasti ( per togliere un po' di appetito, se si è a dieta! ) oppure dopo, per digerire un pasto particolarmente abbondante. Se si aggiunge la quantità di foglie, l'infuso ha anche un'altra proprietà: sgonfia, cioè elimina i gas intestinali, inoltre depura il fegato, favorisce le vie biliari, ha un'azione perfino vermifuga, antisettica, cioè disinfettante dei visceri, ricordiamo che un tempo l'infuso di menta veniva usato anche per gargarismi e per curare le tonsilliti o perfino le angine. Secondo alcuni ricercatori turchi, l'infuso di menta piperita può aiutare ad eliminare la peluria nelle donne, infatti l'infuso di menta ha un blando potere di ridurre gli ormoni maschili presenti anche nel corpo femminile. La ricerca è stata effettuata all'Università Suleyman Demiel in Isparta ed è stata pubblicata sulla rivista "Phytotherapy Research". Soprattutto l'infuso di menta dunque è indicato se una donna ha squilibri ormonali, che evidenziano un eccesso di peluria o accumuli di grasso nella parte alta del corpo, anzichè in quella bassa. Come si sa, gli squilibri ormonali femminili si hanno se c'è un cattivo funzionamento delle ovaie, che producono per tutta la vita fertile della donna ormoni femminili, che sovrastano quelli maschili. La ricerca è curiosamente avvenuta su ventuno volontarie, somministrando due bicchieri di te' alla menta ( 250 ml acqua bollente e 5 grammi di foglie essiccate di menta ) al giorno per cinque giorni. I ricercatori hanno verificato l'abbassamento di testosterone nel sangue delle volontarie prima, durante e dopo la somministrazione e un aumento di ormoni femminili. Certamente l'infuso di menta non può curare gli squilibri ormonali, per cui necessitano i farmaci, ma può costituire una blanda alternativa per chi presenta sintomi leggeri e comunque voglia leggermente aumentare i propri ormoni femminili, senza l'assunzione di medicinali e accontentandosi di un risultato delicato e minimo, quasi impercettibile. Un'ultima curiosità: gli antichi navigatori in erba, usavano
infuso di menta per attenuare il mal di mare, somministrandolo anche ai propri passeggeri in difficoltà.