piante fiori
Le piante con i fiori sono le più richieste sul mercato della floricoltura grazie a colori e forme svariate che consentono di personalizzare un giardino, arricchire delle aiuole facendole diventare multicolori o come addobbo per balconi e terrazze. La coltivazione delle piante da fiore ha origini molto antiche e con il passar dei secoli si sono evolute naturalmente vivendo in simbiosi con i colori della natura. Oggi attualmente ne esistono tantissime specie grazie anche alla tecnica di riproduzione e trasformazione in ibridi di piante di diversa struttura morfologica. La differenza fondamentale tra le piante da fiore e le piante a foglia consiste che le prime si riproducono con l’impollinazione da insetti mentre le seconde si sviluppano a mezzo della germogliazione del seme. Tra le altre caratteristiche le piante da fiore sono anche dette “angiosperme” in quanto hanno un predominio su tutte le altre piante coltivate. I fiori sono disponibili in tutte le tonalità di colore e la coltivazione ormai diffusissima grazie alla continua richiesta di fiori recisi, ha indotto molti produttori a realizzare ed a modificare le piante rendendole adatte a qualsiasi tipi di clima e di terreno. I fiori possono essere singoli quando crescono singolarmente sul proprio stelo, oppure composti cioè raggruppati in infiorescenze dalle forme diverse. I petali del fiore possono essere quindi disponibili di diverse forme, da quella arrotondata, ovale, filiforme, tubulare o ritorta su stessa. Quindi come esempio citiamo due tipiche piante di fiori particolari per i loro svariati colori: la veronica e l’echinacea purpurea.
La veronica è una pianta di origine europea ed asiatica, di tipo erbacea ed appartiene al gruppo delle perenni. Essa fiorisce con il blu come colore base e sfumature più chiare che vanno dal lilla al rosa fino al bianco candido. Le veroniche più comuni hanno una forma accattivante, picchi ravvicinati di fiori minuscoli ed adornano la pianta in piena estate e sono eccezionali se recisi in un bouquet. In primavera si pianta direttamente a dimora (quindi parliamo di piantine giovani) con uno spazio l’una dall’altra di circa uno o due metri di distanza, a seconda della varietà. E’ importante per la sua coltivazione una buona preparazione del terreno utilizzando un rastrello ed una zappetta per scavare ad una profondità di quindici/venti centimetri. A questo punto i vasetti di plastica contenente le piantine vanno ovviamente rimossi e le singole piantine inserite nelle rispettive buche che vanno opportunamente riempite di terreno mescolato a composto. Al termine una buona innaffiatura e terreno secco come terminale rendono il suolo compatto simile ad un manto d’argilla. Per la concimazione ogni primavera, va somministrato del buon composto seguito da uno strato di circa tre centimetri di pacciame per prevenire la formazione di erbacce e garantire una leggera umidità del suolo. L’acqua va somministrata d’estate soltanto due volte a settimana mentre nel periodo invernale con l’avvento delle piogge settimanalmente. Infine è opportuno ogni tre o quattro anni moltiplicare le piante adulte scomponendole e dividendole a ciuffi di due massimo tre e procedere (in primavera) ad un nuovo impianto.
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L’echinacea purpurea è nativa del Nord America è di tipo perenne con fiori simili alla margherita ed al centro un fiore arancione a rilievo. Il fiore, le foglie e le radici di alcuni tipi di questa pianta sono utilizzati in erboristeria. Ampiamente nota come pianta medicinale, l’echinacea sviluppa una lunga fioritura indicata per decorazioni di prati, aiuole e giardini. E’ una pianta che fiorisce a metà estate, non soffre la siccità e raramente viene attaccata da parassiti. I fiori sono un’attrazione per le farfalle, i semi e le teste dei fiori secchi attirano gli uccelli canori. I colori predominanti dei fiori sono il rosa, il viola ed il bianco oltre ad una nuova varietà di colore arancio. Le piante raggiungono i due/quattro metri di altezza a seconda delle varietà. E’ una pianta stupenda ed è l’ideale per creare una bordura ai margini di un prato, proponendo un contrasto incredibile e nel contempo è di una eleganza unica. Quando le piantine giovani che si possono anche acquistare in vivai e centri di giardinaggio (oppure online) vengono piantate, bisogna controllare bene il terreno che deve essere leggero ma ben drenato. Tuttavia l’echinacea può essere anche coltivata iniziando dalla semina. Basta piantare i semi quando il terreno raggiunge i venti o ventidue gradi nel periodo primaverile. Quest’ultimi non vanno interrati ma cosparsi sulla superficie del terreno e poco prima che iniziano a germogliare, bisogna coprire il vecchio terreno con uno strato di circa due centimetri di quello fresco preventivamente concimato. Generalmente la germogliazione avviene entro quindici o venti giorni dalla semina. Le piante appena nascono si sviluppano velocemente e nel giro di venti giorni la fioritura è già soddisfacente.
Un paio di cose fondamentali bisogna tenere in mente quando si coltiva l’echinacea. Innanzitutto si deve considerare che questa pianta come la maggior parte della sua specie ama crescere e riprodursi confortevolmente in zone con clima mite temperato e che preferisce la penombra. Il terreno inoltre deve essere neutro con un valore del PH compreso tra 6 e 8 e ben drenato; tuttavia, di solito queste piante crescono bene anche in presenza di terreni argillosi e sostanziosi. Inoltre è importante controllare le erbacce infestanti, meno ce ne saranno in prossimità della dimora e più l’echinacea sarà produttiva ed esente da malattie. Queste ultime pur non essendo pericolose e letali (e abbastanza rare ),a volte quando si manifestano tendono ad accanirsi non con l’apparato radicale ma con le foglie; infatti su di esse si notano delle macchie gialle che sembrano sia quelle che normalmente si manifestano sui cetrioli, per cui gli studiosi hanno capito che questi sintomi sono dovuti agli afidi delle foglie e consigliano comunque di prevenire la loro proliferazione con trattamenti specifici già nella fase giovane. La somministrazione del medicinale deve avvenire frequentemente insieme alle operazioni di sarchiatura del terreno e va fatta con pesticidi a basso contenuto chimico quindi, con derivati da fogliame per evitare che a lungo termine possano indebolirla, limitandone lo sviluppo e arrecando un grave danno ad una pianta come l’echinacea nata per produrre tantissimi fiori colorati.
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