significato iris
All'Iris, per la forma e il colore dei suoi fiori, è riconosciuta la capacità di evocare stati d'animo del tutto positivi, come l'aumento dell'autostima, il ritrovamento dell'equilibrio dell'umore, il ristoro interiore che deriva dal rispetto della verità e la ricerca di saggezza.
Tutte qualità ben sintetizzate dalla forma di questo fiore, che si presenta ben ritto e sembra proteso verso il cielo e quindi, a livello filosofico, verso il divino.
Una delle caratteristiche dell'Iris è che in questa pianta ricorre il numero tre, cioè quello della Trinità cristiana.
Sono tre i boccioli di ogni stelo, sono tre i petali al vertice e pure i petali ricadenti. Ed è per questo motivo che l'iconografia cristiana lo ha adottato come immagine simbolica della fede e quindi anche della saggezza.
In botanica l'Iris, pianta rizomatosa, è un genere comprensivo di almeno duecento piante appartenenti alla famiglia delle Iridacee. I suoi fiori sono noti col nome di gaggioli.
Sei risultano essere i sottogeri e precisamente Iris tout court, Limniris, Scorpiris, Hermodactyloides, Xiphium, Nepalensis.
Secondo le regole del linguaggio floreale, cioè del significato da attribuire all'atto di donare certi particolari fiori ad una persona, un mazzetto di iris rappresenta una dimostrazione di apertura di credito e simpatia.
Può quindi essere particolarmente indicata per alcune ricorrenze, come un compleanno o un particolare anniversario, nell'ambito di un rapporto amicale o anche di coppia.
Questi fiori sono indicati anche per dare conforto a una persona malata o convalescente. Molto adatto anche in occasione delle feste di diploma o laurea in quanto come abbiamo già detto, l'Iris è anche un simbolo di saggezza, quindi di sapienza e dunque di successo in ambito lavorativo.
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Nella lunga storia di questa pianta c'è però anche il notevole apprezzamento riscosso presso i popoli dell'Asia. Nella zona est del continente asiatico, in particolare, l'Iris viene considerato una sorta di talismano che protegge dai malefici. E infatti nel passato veniva disegnato sopra le armature dei militi che andavano in battaglia, a loro protezione.
In Giappone il Giglio bianco era un marchio del quale potevano fregiarsi solo le famiglie nobili protagoniste di atti di eroismo e valore.
Come già abbiamo scritto, questa pianta genera fiori di molti colori.
L'Iris viola è chiamato anche giaggiolo di S. Antonio e viene considerato immagine che evoca la sapienza.
Quello blu (Giaggiolo odoroso) rappresenta la fede e la speranza.
Quello bianco sta per purezza (detto anche Giglio di Firenze).
Nella mitologia greca questo fiore era incarnato dalla Dea Iris, una messaggera instancabile, figlia della ninfa Elettra, abituata a risalire gli arcobaleni del monte Olimpo.
La Dea Iris aveva poi la funzione di accompagnare le anime delle morte ai Campi Elisi e per questo motivo i greci erano soliti deporre mazzi di Iris viola sopra le tombe dei loro familiari o amici. Veniva raffigurata come una fanciulla giovane e bella, dalle vesti svolazzanti e spesso anche con le ali ai piedi, per sottolineare il suo dinamismo e la sua vitalità.
La figura dell'Iris è assai presente nell'Iconografia cristiana, in alternativa al giglio che si può osservare nelle opere che raffigurano la Madonna.
Gli Iris bianchi stanno a significare la purezza e l'incorruttibilità della Vergine, mentre quelli con petali blu le rendono onore riconoscendo in essa la Regina Caeli.
Nella storia dell'Arte sono famose le tele raffiguranti Iris viola dipinte dal pittore olandese Vincent Van Gogh, straordinario e sregolato talento che li dipinse una volta giunto nel sud della Francia alla fine del 1800. Nei suoi quadri gli Iris sono tutti viola, tranne un caso nel quale l'artista ne immortalò uno bianco.
Anche Claude Monet, grande pittore francese, dipinse Iris, traendo ispirazione dalla natura della Normandia, dove visse dal 1883 al 1926, e precisamente dal giardino di Giverny.
Anche la pittrice americana Georgia O'Keeffe riscosse notevole attenzione da parte della critica grazie alle sue opere raffiguranti una serie di Iris, tra le quali vanno ricordati "Black Iris" (1906) e "White Iris 7".
Nell'arte minoica si trovano molti esempi di raffigurazioni di Iris, relativamente a un periodo compreso tra il 17° e il 16° secolo A. C.
Immagini di Iris sono state rinvenute anche all'interno del tempio di Amon a Karnak e nel giardino botanico del faraone Tuthmosis, in territorio egiziano.
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