Frutti di Bosco
Vengono tutti riuniti nel gruppo detto dei frutti di bosco, anche se in realtà non tutti sono diffusi nel bosco, o meglio, non tutti si potrebbero sviluppare nello stesso bosco, uno a fianco all'altro; si tratta di mirtilli, fragole, ribes, more, lamponi; piccoli frutti ricchi di sapore e profumo. Alcuni possono venire effettivamente trovati anche i natura, le piante che spesso troviamo nel piccolo frutteto familiare derivano da quelle naturali, anche se spesso si tratta di ibridi o di cultivar, con frutti più grandi, o dal sapore più accentuato, o semplicemente più resistenti alla siccità o alle malattie.
Queste piccole bacche sono ottime sia crude, sia in marmellate, creme, gelati; sono ricchi di vitamine, non eccessivamente zuccherini, e contengono i preziosi antociani, che ne colorano la polpa di rosso, viola blu; queste sostanze sono molto utili nel combattere i radicali liberi, e come antiossidanti, le bacche dei frutti di bosco sono tra le principali fonti di queste sostanze.
La coltivazione non è difficilissima, alcune delle piante dei frutti di bosco sono anche di dimensioni contenute, e possono quindi venire coltivate anche in un orto pensile, o in semplici vasi sul terrazzo.
Il nome botanico è rubus idaeus, appartengono allo stesso genere delle more; oltre ai lamponi tipici, abbiamo alcune varietà particolari, derivate dall'incrocio tra i lamponi e le more, o tra le specie di lampone; in Italia si coltiva comunque principalmente il R. idaeus, originario dell'Europa e dell'Asia. Ha radici rizomatose, da cui si dipartono sottili fusti, scarsamente ramificati, alti e leggermente arcuati, che possono raggiungere i 100-120 cm di altezza; il fusto è completamente ricoperto da sottili spine. Ogni anno la pianta produce nuovi fusti, che hanno una vita media di un paio di anni, quindi avremo sempre piante giovani, che non necessitano di potature o grandi trattamenti.
In primavera inoltrata producono piccoli fiori a stella, bianchi, riuniti in grappoli all'apice dei rami, seguiti da bacche verdi, che maturano in piena estate, divenendo rosse; i frutti sono costituiti da piccoli elementi riuniti in infruttescenze simili a piccole pannocchie, di consistenza morbida e setosa, dal sapore intenso ed acidulo.
Esistono varietà con un'unica fioritura, e varietà che ripetono la fioritura in estate, per produrre nuovamente frutti a fine estate-inizio autunno. I lamponi maturano in successione.
Queste piccole piante prediligono terreni freschi e non eccessivamente calcarei, ma tendono a vegetare anche in condizioni non ideali, e talvolta a divenire infestanti; appena messe a dimora è opportuno annaffiarle; negli anni seguenti tenderanno ad accontentarsi delle precipitazioni, anche se è opportuno vigilare per evitare di lasciare le piante all'asciutto durante la fioritura e la maturazione. Posizioniamoli dove possano godere di un po' di sole diretto, per ottenere frutti saporiti e abbondanti. A fine inverno alla base delle piante si sparge del concime granulare, che si scioglierà con il passare del tempo.
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Al genere vaccinium appartengono molti piccoli arbusti, di dimensione varia, originari dell'Europa, dell'Asia e del nord America; i mirtilli diffusi sulle alpi provengono da piccole piante tappezzanti, esistono specie a frutto nero e specie a frutto rosso, si tratta di piccoli arbusti, alti 20-40 cm; il mirtillo generalmente coltivato in giardino deriva invece dalle specie nord americane, che sviluppano grandi arbusti, alti fino ad alcuni metri, con molti frutti riuniti in racemi. I mirtilli in genere tendono ad essere molto aciduli se consumati crudi, se ne preferisce un consumo sotto forma di confetture, sciroppi, infatti se zuccherati e scaldati tendono ad acquisire maggiore aroma e sapore. Si utilizzano tradizionalmente anche per preparare liquori.
Queste piante sono abbastanza esigenti in fatto di terreno, infatti si sviluppano soltanto in substrati fortemente acidi, privi di calcare e non eccessivamente ricchi di sostanza organica. Si pongono a dimora quindi in un substrato ricco di torba, in luogo luminoso, ma non eccessivamente soleggiato; temono la siccità, soprattutto nei periodi più caldi dell'anno.
Strettamente imparentata col lampone, la mora è il frutto della specie rubus ulmifolius e di altre specie simili; si tratta di grandi arbusti sarmentosi, che sviluppano lunghi fusti ramificati, ricoperti fittamente da spine; anche in questo caso esistono ibridi a frutto particolarmente grande, senza spine, o con fiori decorativi. Tendono a divenire infestanti, non hanno grandi esigenze in fatto di terreno, esposizione e annaffiature; per ottenere un buon raccolto è comunque opportuno porre a dimora l'arbusto in luogo soleggiato, con un buon terreno ricco e annaffiare inca so di siccità prolungata, soprattutto durante il periodo di maturazione dei frutti, che in caso disc carenza di acqua divengono eccessivamente "legnosi".
Queste piante in Italia si trovano facilmente nei luoghi incolti, nel sottobosco o anche sulle rive dei fiumi.
Alcune varietà da giardino tendono ad essere leggermente più esigenti rispetto alla specie botanica, e spesso producono frutti non dolcissimi; la cottura delle more ne esalta il sapore ed il profumo.
Il ribes è il frutto dell'arbusto chiamato ribes rubrum, che da frutti di colore rosso o biancastro; il ribes nero ha origine dalle piante di ribes nigrum.
si tratta di piccoli arbusti, con corteccia rossastra, densamente ramificati, a foglia caduca; in primavera producono piccole pannocchie di fiori bianchi o rosati, a cui seguono i piccoli frutti tondeggianti, riuniti in grappoli penduli, che si raccolgono in primavera inoltrata ed in estate.
Si pongono a dimora in posizione soleggiata, con un buon terreno ricco e molto ben drenato; temono i ristagni idrici.
Le cure necessarie non sono molte, periodicamente si contengono gli arbusti, potandone i rami laterali; le annaffiature vengono fornite soltanto durante la bella stagione, e in caso di siccità prolungata; le concimazioni possono essere fornite sotto forma di stallatico, o di concime granulare a lenta cessione, da fornire a fine inverno.
Della stessa famiglia ricordiamo il Ribes grossularia; si tratta dell'uva spina. Produce un arbusto più grande rispetto al ribes, con fusti ricoperti da spine, lunghi ed arcuati, che spesso necessitano di sostegno.
Uno tra i frutti più amati, sono presenti anche ei boschi italiani; le fragoline di bosco sono di dimensioni decisamente inferiori rispetto alle cultivar da orto, ma hanno un sapore molto intenso; i piccoli fiori sono presenti all'inizio della primavera, seguiti in primavera inoltrata dai frutti rossi o rosati. Si tratta di piante erbacee, con radici stolonifere, che tendono ad allargarsi nel corso degli anni; si pongono a dimora in luogo soleggiato o semiombreggiato, in un buon terreno ricco. Le annaffiature si forniscono solo inca so di stagione primaverile particolarmente asciutta.
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La mora, il cui nome scientifico è Rubus fruticosus, appartiene alla famiglia delle Rosaceae e cresce su un arbusto. La
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