Ligustro in vaso
Quest'inverno il mio piccolo ligustro (alberello con cima a palla) ha perso tutte le foglie. Adesso sta mettendo a fatica qualche nuova fogliolina, ma tanti rami sono secchi.
A parte aver perso la forma (pazienza, anzi, non me ne importa nulla) il guaio è che ho paura di perdere lui! Cosa mi conviene fare? potrebbe essere utile toglierlo dal vaso e metterlo in terra? o devo concimare?
Grazie molte dell'attenzione, cordiali saluti.
Cinzia
Gentile Cinzia,
i ligustri sono piccoli alberelli o grandi arbusti, appartenenti alla famiglia delle oleacee, presenti in Italia anche allo stato selvatico; hanno fogliame semi sempreverde, ovvero, nelle zone con clima invernale mite tendono a rimanere sempreverdi, quando invece il clima invernale diviene rigido, perdono tutto o gran parte del fogliame; l’inverno 2011-2012 è stato assai rigido in Italia, e quindi non mi sorprende che il tuo ligustro abbia perso le foglie; appare invece strano che non siano già germogliate in aprile, forse la tua pianta si trova in una posizione ombreggiata, e quindi la sua ripresa vegetativa è soltanto un poco in ritardo. Se desideri che il tuo ligustro si sviluppi al meglio, e che divenga una pianta da giardino, che no necessita di alcuna cura, allora ti consiglio di posizionarlo in piena terra, anche perché così, oltre a svilupparsi in modo più naturale, non sarà necessario annaffiarlo e curarlo, come invece avviene per la pianta posta in vaso. In piena terra i ligustri, dopo esseri ovviamente sviluppati per un paio d anni, si dimostrano arbusti molto vigorosi e rustici, e non temono freddo e caldo, e in genere tendono ad accontentarsi dell’acqua fornita dalle precipitazioni; occasionalmente possono necessitare di una potatura, dopo la fioritura primaverile, per mantenere la chioma compatta.
Se invece desideri tenerlo in vaso, sicuramente sarebbe opportuno spostarlo in un contenitore più grande, oppure rinvasarlo, cambiando tutto il terriccio, utilizzando dell’ottimo terriccio universale, alleggerito con un poco di pera pomice; dopo il rinvaso, spargi sul terreno una manciata di concime granulare a lenta cessione, che si scioglierà ad ogni annaffiatura; mentre gli esemplari coltivati in piena terra si accontentano delle piogge, quelli posti a dimora in vaso devono venire annaffiati nella bella stagione, soprattutto nei periodi caldi e siccitosi; sopportano brevi periodi di siccità, anche in vaso, ma dopo alcuni giorni completamente all’asciutto, il fogliame tende a rivolgersi verso il basso ed a perdere di turgidità, e quindi l’arbusto deve venire annaffiato.
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