Ligustro - Ligustrum ovalifolium
Originario dell'Europa centro meridionale e dell'Africa settentrionale, il genere comprende 45 specie di arbusti e piccoli alberi sempreverdi o decidui usati per formare siepi.
Spontaneo in Italia, è un arbusto sempreverde alto da due a cinque metri, spesso coltivato come siepe. Il ligustro è un genere di piccoli arbusti o alberi della famiglia delle oleaceae. Sono originari principalmente dell’Asia, ma anche dell’Europa, dell’Africa del Nord e dell’Australia. Le foglie possono essere caduche, semisempreverdi o sempreverdi a seconda delle specie. Vengono utilizzati molto comunemente per creare delle siepi formali. In tutta Europa è diffuso spontaneamente il
ligustro comune (vulgare) che è indigeno. Il nome deriva dal latino ligare: fa riferimento alla possibilità di usare i suoi rami flessibili per legature in diversi lavori agricoli. In genere nei giardini si possono trovare più comunemente il genere lucidum e japonicum. Varietà molto interessanti del lucidum sono l’excelsum superbum (le cui foglie hanno il margine variegato color crema) e il tricolor (le foglie giovani hanno sono di un delicato rosa).
Le foglie del ligustro sono opposte, semplici, ovate lanceolate, glabre e lucenti. Si tratta di foglie molto coriacee e persistenti nella maggior parte delle varietà di questa pianta.
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Parleremo in linea generale del ligustrum lucidum visto che è il più diffuso nei nostri giardini. È, come abbiamo detto, un arbusto o piccolo albero.
IL LIGUSTRO |
Famiglia e genere | Fam. Oleaceae, gen. Ligustrum che conta circa 50 specie |
Tipo di pianta | Arbusto o alberello |
Fogliame | Sempreverde, semisempreverde o deciduo a seconda della specie |
Esposizione | Sole- mezz’ombra |
Rusticità | In genere sì |
Terreno | normale |
Colori | bianco |
Coltura | facile |
Fioritura | estate |
Altezza | Da 50 cm a in media 5-6 metri (se tenuto ad albero) |
Propagazione | talea |
Abitualmente raggiunge in coltivazione al massimo i 5-6 metri, anche se spontaneizzato può arrivare anche a 12 metri. In quel caso assume, come albero, una forma a colonna larga. Ha foglie ovate, lunghe fino a 10 cm e larghe 5, affusolate all’apice, con punta sottile e non dentate. Da giovani hanno una colorazione rossastra per divenire poi verde scuro e lucide nella pagina superiore e opache e più chiare in quella inferiore. La corteccia è liscia e sul grigio. Dall’estate all’autunno (ha un periodo fiorale piuttosto lungo e per questo è prediletto nei giardini) porta dei pannicoli lunghi fino a 20 cm di fiori bianco-crema, profumatii. Da questi poi si sviluppano delle bacche nere con diametro di circa 1 cm. Bisogna prestare particolare attenzione (specie in presenza di bambini e animali) perché sono velenose. È originario della Cina (ma da noi si è anche spontaneizzato), in particolare di zone collinose e montane.
piccoli e profumati, di colore bianco avorio, ermafroditi, disposti in pannocchie ovate terminali ed erette. Fioriscono da aprile a giugno seguiti da bacche piccole, globose dalla polpa oleosa, prima verdi e a maturità nere.
Le piante di ligustro necessitano di un'esposizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. Sono ideali gli angoli del giardino esposti e illuminati e le zone più aeree.
Dal punto di vista delle temperature il ligustro non è una pianta che ha problemi. Nel complesso tollera il freddo invernale e qualche breve periodo di gelo senza problemi. Vegeta in maniera ottimale con temperature notturne superiori ai 12°C.
Le annaffiature del ligustro devono essere regolari per tutto l'anno in modo che il terreno sia sempre umido.
Per quanto riguarda la concimazione del ligustrom è necessario arricchire il terreno con letame ogni primavera. All'inizio della bella stagione concimiamo con del letame maturo ma senza esagerare. Possiamo utilizzare anche dello stallatico pellettato o sfarinato da spargere sul terreno.
in settembre ottobre si prelevano talee legnose e si piantano in un miscuglio di torba e sabbia. Le talee radicate si trapiantano nell'aprile successivo.
Il ligustro preferisce i terreni fertili e freschi e possibilmente calcarei.
gli insetti minatori scavano gallerie nelle, foglie che si ricoprono di macchie bluastre.
Il ligustro viene prevalentemente usato per la realizzazione di siepi di media altezza (qualche metro), di solito formali. È possibile però anche farlo crescere ad alberello, visto che è molto decorativo per le foglie e per la lunga fioritura.
Che vogliate piantarlo come esemplare isolato o realizzare una siepe è comunque consigliato mettere a dimora il ligustro durante il riposo vegetativo, cioè dall’autunno all’inizio della primavera. L’autunno però è sicuramente il periodo d’elezione perché durante i mesi freddi sarà incoraggiata la radicazione: la pianta crescerà quindi maggiormente già durante la prima annata. È bene scegliere una giornata non piovosa e non eccessivamente fredda (il terreno non deve essere né innevato né gelato). I ligustri sopportano tutti I tipi di terreno. Se si vuole creare un punto d’interesse con diversi alberelli di ligustro è bene distanziarli circa 80 cm-1 metro gli uni dagli altri. Se invece si vuole realizzare una siepe la distanza ideale è di 60 cm. Di solito queste piante vengono vendute in vaso oppure soltanto con il pane di terra. Se questo è troppo secco e compatto è meglio metterlo per qualche minuto in acqua in maniera che si riesca poi a liberarlo meglio dal contenitore o dal tessuto in cui è avvolto. Se le radici sul fondo risultassero troppo compatte e avessero formato uno strato piuttosto spesso è meglio intervenire tagliandole e aprendo leggermente il pane di terra.
Fare un buco profondo e largo 60 cm. Nel caso di una siepe possiamo anche scavare tutto lungo una linea. Sul fondo possiamo mettere dell’ammendante organico (stallatico, cornunghia) e coprire con uno strato di terra. Dopo di che possiamo inserire la pianta (in maniera che il colletto risulti leggermente sotto il livello del terreno) e richiudere la buca. Se la terra non fosse di buona qualità (troppo sabbiosa o pietrosa) possiamo intervenire cambiandola. Comprimere bene con i piedi la zona intorno all’arbusto per evitare dannose bolle d’aria e creare una piccola cunetta di terra intorno al colletto del ligustro. Questa (insieme a del buon materiale da pacciamatura come paglia, foglie, trucioli di legno o gusci di frutta secca) aiuterà le radici a non sentire troppo il freddo e quindi superare bene il primo inverno.
Infine bisognerà innaffiare abbondantemente, anche se la terra era già umida. Ciò aiuterà l’assestamento del terreno e idraterà ancora le radici. È consigliabile inserire un tutore piantandolo il più possibile in profondità e assicurandovi la pianta in più punti.
Il ligustro è una pianta forte e poco esigente. Certe specie crescono addirittura bene nella sabbia e in presenza di venti salmastri. La maggior parte tuttavia apprezza una irrigazione regolare per avere sempre una bella vegetazione. Può però andare in sofferenza solo in estate. in quel caso le foglie diventeranno grigiastre e tenderanno ad arrotolarsi. Possono essere anche più facilmente vittima dell’oidio. In caso di estati secche è quindi bene irrigare abbondantemente, soprattutto se le piante sono giovani, almeno una volta alla settimana. In questa maniera potremo godere anche in questa stagione delle loro foglie lucide e della decorativa fioritura.
Il ligustro è il re delle siepi perché sopporta molto bene il taglio e la sua crescita è molto rapida. Per mantenere giovane una siepe è consigliabile tagliare i rami più vecchi alla base per favorire la crescita di nuovi rami nuovi. Possiamo però dare anche alcune indicazioni per il taglio di una siepe da poco messa a dimora. Bisogna avere a disposizione dei picchetti, delle corde e delle cesoie da siepe (o un tagliasiepe elettrico). Se la siepe è molto alta è consigliabile usare una scala o, meglio ancora, una impalcatura o trabatello. È infatti importante riuscire a lavorare essendo alla stessa altezza del livello di taglio. In questa maniera si otterrà un taglio dritto, preciso e uniforme. Si consiglia anche di scendere più volte per verificare il livello del taglio.
Bisogna iniziare piantando dei picchetti ad ogni estremità della siepe, al livello del taglio verticale. Bisogna piazzarne anche alcuni intermedi ogni 4-5 metri. Si deve poi tendere una fune all’altezza del taglio perché risulti il più possibile rettilineo. Con le cesoie o il tagliasiepi cominciate sempre a tagliare la parte alta della siepe liberandovi sempre dei rami tagliati perché la visibilità sia perfetta. Si devono poi tagliare i lati. Per rispettare la verticalità si possono anche tendere ulteriori funi tra i picchetti a differenti altezze. Tagliate cominciando dal basso e andando verso la parte alta. In questa maniera i rami tagliati cadranno senza impigliarsi in quelli sottostanti. Se i rami fossero troppo grossi per essere tagliati dalle cesoie o dal tagliasiepi si può intervenire con un troncarami o con una motosega.
Il ligustro è un arbusto in genere sempreverde. È quindi consigliabile intervenire spesso in maniera che sia stimolato continuamente a produrre nuovi rami e foglie. Quelli prodotti in autunno rimarranno molto belli per tutta la durata della stagione fredda.
Si tratta di una pianta molto robusta, ma, alle volte, può essere colpita comunque da problematiche di vario genere. Qualche attenzione e qualche accorgimento in più saranno un rimedio sufficiente.
Una delle problematiche più comuni è l’oidio. Di solito colpisce piante poste in zone troppo ombreggiate, con rami troppo compatti o in zone poco aerate.
Prima di tutto sarebbe meglio intervenire potando in maniera che l’aria possa circolare meglio all’interno della pianta. Se poi non dovesse essere sufficiente si possono usare prodotti specifici contro l’oidio. Un nemico abbastanza comune è anche l’oziorrinco. La sua presenza viene evidenziata da foglie tagliate ai margini. Le larve si nutrono delle radici e la pianta di conseguenza diventa sempre più debole. Bisogna usare dei prodotti specifici che eliminino soprattutto le larve.
Un altro nemico può essere il freddo eccessivo. Questo può causare la caduta delle foglie anche nelle varietà che dovrebbero essere sempreverdi. Più di frequente, però, capita che gelino soltanto le punte dei rami. Di solito con l’arrivo della primavera tutto torna a posto e dovrebbe essere sufficiente una buona potatura per eliminare le parti più danneggiate.
La talea apicale è il metodo più semplice per la moltiplicazione del ligustro.
Prima di tutto si devono prelevare dei rametti apicali che abbiano passato sulla pianta il mese di agosto (semilegnosi). Il colore del ramo non deve più essere verde, ma vicino al marrone. Devono più o meno essere lunghi 15 cm. Bisogna fare un taglio netto alla base, liberarla dalle foglie lasciandone comunque al massimo 4. Le due più basse dovranno essere tagliate a metà per limitare la perdita di liquidi. A questo punto si deve immergere il punto del taglio in un liquido o polvere radicante. Se è una polvere è importante poi eliminarne l’eccesso. Preparare una cassetta con un substrato composto da parti uguali di sabbia di fiume e torba (l’ideale sarebbe aggiungere anche dell’agriperlite). Bagnare in profondità il terriccio. Fare dei buchi con una matita e inserirvi le talee distanziandole di circa 5 cm. Mettere la cassetta in una zona riparata e coprirla con della plastica trasparente. Ricordarsi di tanto in tanto di scoprirla per cambiare l’aria e inumidire nuovamente il substrato. In primavera dovrebbero aver radicato. Si potranno quindi spostare in vasetti singoli. Di solito l’anno successivo sono pronti per poter essere messi a dimora in piena terra.
Il Ligustro a foglie ovali rientra nella categoria di piante da siepe più diffuse alle nostre latitudini. Può presentarsi in varie maniere: come arbusto o piccolo albero, ma tuttavia non può mai superare i quattro metri di altezza. Come pianta da siepe, risulta ideale, presentandosi con fusti ben eretti e foglie ovali, lucide, fitte e di un colore verde brillante. In tarda primavera e ad inizio estate, è possibile inoltre che sboccino piccoli fiori, di colore bianco-avorio e molto profumati.
Anche per questo motivo, risulta come una soluzione semplice, ma molto elegante e raffinata per separare o dividere spazi esterni: la sua conformazione si adatta perfettamente al creare filari verdeggianti e fitte barriere naturali molto resistenti anche nella stagione autunnale o dalla basse temperature
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Il ligustro è una delle specie sempreverdi più usate per la creazione di siepi. Pianta di origine giapponese, il ligustr
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