tappeto erboso di macroterme

Domanda: posso seminare delle essenza macroterme nel mio giardino?

buon giorno, Le scrivo in quanto ho grosse difficoltà con il prato del mio giardino, la località in cui mi trovo è Torchiara provincia di Salerno (4 km da Agropoli) l'anno scorso ho piantato prato (microterme), ma non mi ha dato mai i risultati voluti, in primavera l'ho riseminato ottenendo un discreto risultato, ma non appena è venuto il caldo patatrac buona parte dello stesso si e ingiallito e seccato. Premetto che il giardino è esposto per tutta la giornata al sole, il terreno è argilloso con 10 cm in superficie riportati e ho poca acqua per irrigare. Quindi vorrei piantare qualche tipologia di macroterme resistente a questa tipologia di habitat, cosa mi consiglia di seminare? grazie in anticipo
Prato

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tappeto erboso di macroterme: Risposta: un prato di gramigna

Gentile Gs,

preparare un nuovo tappeto erboso non è semplice, soprattutto nelle condizioni da lei citate: sole diretto, terreno argilloso, un sottile strato di terra buona, siccità. Anche in condizioni assai migliori, può capitare che l’estate rovini irreparabilmente il tappeto erboso, soprattutto se questo non è ancora ben stabilizzato. I prati sono costituiti da piccole piante tappezzanti, che producono cespi di fusti e foglie, supportati da un apparato radicale poco profondo, ma abbastanza ampio; questo tipo di vegetazione in genere, se ben sviluppato e radicato, sopporta senza problemi anche il caldo estivo e la siccità, sempre che non si tratti di intere settimane senz’acqua. Esistono diverse tipologie di piante per il tappeto erboso, che presentano differenti gradi di resistenza al caldo e al sole; in genere, un tappeto erboso robusto, anche se ingiallito a causa del caldo e del secco, tende a riprendersi in autunno, all’arrivo delle piogge; questo perché l’apparato radicale resiste vivo sotto terra, e all’arrivo del fresco umido si rimette in moto e produce nuove foglie. Chiaro che il prato deve essere già ben sviluppato e radicato all’arrivo del caldo estivo. Per questo motivo, di solito i tappeti erbosi vengono posti in opera a inizio autunno, o a fine inverno o inizio primavera; basta che le temperature minime sano superiori ai 10-12°C, e si può cominciare a preparare il terreno e seminare. Il terreno dovrebbe venire ben lavorato a fondo, con una motozappa, in modo che sia ricco e poroso, aggiungendo stallatico e sabbia, assieme al terriccio apposito per tappeti erbosi, che contiene sostanze in gradi di migliorare la germinabilità dei semi. Quindi si semina, sfruttando il clima tipico della primavera o dell’autunno: un clima fresco e umido, con piogge e aria non eccessivamente calda. In questo modo, anche se l’acqua per irrigare non arriva, i semi e le giovani piante trovano dalla natura tutta l’acqua di cui hanno bisogno. Quando si annaffia il nuovo prato, è importante favorire uno sviluppo dell’apparato radicale in profondità, che si ottiene annaffiando a fondo ad intervalli di circa 3-4 giorni; attendendo che il terreno asciughi, in modo che le radici siano costrette ad affondare nella terra per cercare l’acqua. Se invece annaffiamo poco ogni giorno, le radici tendono ad allargarsi, restando molto superficiali, dando origine ad un prato che sarà soggetto a tutti i capricci del clima, non essendo protetto dal terreno. Un tappeto erboso ben sviluppato, seminato a febbraio-marzo (dipende dal clima), all’arrivo del caldo, in maggio, o giugno, sarà già abbastanza resistente da sopportare il caldo senza grossi problemi.

Detto questo, sicuramente in condizioni di caldo e siccità è bene scegliere una semente che ben sopporta tali condizioni, piuttosto che un classico “prato all’inglese”; anche in condizioni climatiche non proibitive, spesso si utilizzano piante meno esigenti, che non necessitino di cure costanti e continue.

Per la zona in cui vivi le essenze macroterme sono ideali, in quanto non dovrebbero sopportare un intenso freddo invernale. Le più diffuse sono cynodon (ovvero la gramigna), paspalum e zoysa. Chiaramente non si tratta delle tipica gramigna che affligge come infestante i nostri tappeti erbosi, gli orti, le aiuole, ma di varietà migliorate, con sviluppo più compatto, e ben resistenti a caldo, sole, siccità.


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