Cura del prato nel mese di maggio

Taglio

In primo luogo assicuriamoci della piena efficienza del mezzo: in particolare controlliamo l’affilatura delle lame. Solo quelle in perfette condizioni garantiranno una falciatura netta. L’erba “strappata” viene infatti facilmente attaccata da patogeni, specialmente fungini.

All’inizio di stagione è bene effettuare tagli di media altezza per stimolare l’accestimento e l’infoltimento tramite la diffusione dei rizomi. Mano a mano che crescono le temperature (intorno ai 26°C diurni) è consigliabile alzare un poco il livello del nostro tosaerba. Eviteremo così inutili stress alle piantine: continueranno ad allungare le proprie radici mentre alla base rimarrà più a lungo una leggera umidità.

Tosiamo almeno una volta alla settimana, ma la frequenza può essere influenzata dall’abbondanza delle piogge e dalle temperature. Ricordiamoci che questo intervento non è puramente estetico, ma stimola la rigenerazione e disincentiva l’attecchimento di infestanti a foglia larga.

taglio prato maggio

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Asportare i residui o taglio mulching?

tosaerba mulching Sappiamo che il mulching è molto comodo: ci consente di evitare lo smaltimento dello sfalcio oltre a apportare un naturale nutrimento al terreno. È anche utile a mantenere fresco il terreno diminuendo sensibilmente l’apporto idrico. Bisogna però precisare che questa lavorazione si può effettuare solamente a prato completamente ripristinato e con un buon vigore di crescita. Importante è non creare con i residui feltro troppo compatto: potrebbe causare crittogame o se non altro soffocare la base delle piantine.

Si raccomanda di aspettare almeno la fine del mese di maggio, di eseguire questo tipo di taglio solamente con apparecchi studiati appositamente e di operare frequentemente. Per ottenere un risultato ideale eliminiamo ogni volta al massimo 1/3 dell’altezza totale raggiunta.


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    Concimazione

    concimazione prato Un prato folto e dall’aspetto sano richiede un costante apporto di macro e micronutrienti. Questi stimolano la crescita vegetativa, ma sono importanti anche per continuare l’espansione delle radici e garantire una colorazione intensa.

    Di solito nella prima parte dell’anno si consigliano prodotti ricchi in azoto, in parte a pronto effetto e in parte a lenta cessione. Da metà primavera è invece raccomandato un prodotto più equilibrato: deve essere presente un buon apporto anche di fosforo e potassio e magari anche del ferro chelato (se il nostro terreno risultasse argilloso o con una buona dotazione di calcio).

    Su piccole superfici può essere distribuito a sparglio, ma l’uso di un apposito carrello garantisce una più facile lavorazione e risutalti più omogenei (evitando anche possibili bruciature).


    Cura del prato nel mese di maggio: Irrigazione e interventi fitosanitari

    irrigazione prato Non è sempre necessario dedicarsi all’irrigazione: teniamo presente le nostre condizioni climatiche e la tipologia di prato che curiamo. Monitoriamo l’appezzamento e interveniamo solo ai primi accenni di ingialllimento. Si ricorda che il momento ideale è la mattina perché l’asciugatura veloce scongiura l’insorgenza delle crittogame. Inoltre la bassa temperatura permette la penetrazione dell’acqua negli strati profondi del suolo. Evitiamo invece pomeriggio e sera.

    Irrigando in profondità, ma non frequentemente, otterremo radici robuste e un prato più resistente alle avversità.

    Le patologie fungine dipendono in gran parte da tipo di terreno e clima avverso (umidità alternata a caldo). La ruggine, frequente, si presenta con macchie gialle e una “polvere” rossa in superficie.. Di solito il problema si risolve da sé con il miglioramento del meteo e evitando i tagli troppo bassi.