Manutezione del prato in aprile
Le operazioni preliminari di pulizia sono importanti per stimolare la crescita. Prima di tutto è bene eliminare il feltro con appositi attrezzi o (su piccole superfici) con un rastrello a denti stretti. È importante incidere anche il terreno sottostante per renderlo più soffice e permeabile all’acqua e ai trattamenti.
Procediamo poi con l’eliminazione delle infestanti e del muschio. Sui piccoli spazi si può intervenire manualmente. Ci saranno di aiuto appositi coltelli (per eliminare in profondità i fittoni) e zappette piatte (per rimuovere la superficie con muschio).
In alternativa possiamo ricorrere ad un diserbante selettivo per dicotiledoni e spargere del solfato di ferro. Quest’ultimo è utile anche per dare una colorazione più scura al manto erboso. Programmiamo la distribuzione quando siano previste piogge nei giorni seguenti: otterremo più velocemente l’effetto desiderato.
Queste operazioni sono necessarie per rinvigorire velocemente il prato. Il normale calpestio e le intemperie invernali hanno come conseguenza un progressivo compattamento del terreno che, nel tempo, andrà a soffocare le piante. Avremo quindi una crescita stentata, ingiallimenti e ampie aree diradate.
Possiamo intervenire con appositi strumenti, manuali o elettrici. Su piccole superfici possiamo usare delle scarpe chiodate e effettuare fori con un forcone.
Cominciamo queste lavorazioni a distanza di 15 giorni: per un risultato omogeneo eseguiamo due passaggi incrociati. Distribuiamo un leggero strato di terriccio o di compost.
Lasciamo riposare qualche giorno l’area; dedichiamoci poi alla distribuzione di un concime specifico per prato: accertiamoci che abbia un buon tenore di azoto, in parte a pronto effetto e in parte a cessione graduale.
- Aprile è il mese in cui la primavera comincia davvero ad esplodere. I grossi lavori di potatura e pulizia dovrebbero già essere stati fatti, ma ci sono diverse attività che non vanno trascurate per po...
Non è raro che, nonostante tutte queste attenzioni, non si riesca ad ottenere una superficie perfettamente omogenea e folta. Non è però il caso di rifare totalmente il manto erboso: esistono in commercio miscele studiate appositamente per ovviare a queste situazioni.
Possiamo scegliere se lavorare in modo generalizzato su tutta l’area (per ottenere un manto più fitto) o colmare solo alcune lacune. In ogni caso si procederà alla distribuzione nella quantità di semente raccomandata dal produttore. Si coprirà con un leggero strato di terriccio, pressando con un rullo. Per una veloce germinazione è importante mantenere sempre umida (ma non bagnata) la superficie. Di grande aiuto è anche in questo caso la distribuzione di un concime specifico: in commercio si trovano appositi “starter” o sementi già addizionate.
Effettuare tagli regolari non è solamente importante per l’estetica: favorisce la penetrazione dell’acqua nel terreno oltre a garantire un ottimale accestimento delle singole piantine. È proprio questo che, nel tempo, darà al manto un aspetto compatto. È poi un importante fattore detentivo nei confronti delle infestanti a foglia larga: oltre a non trovare spazio per svilupparsi, non sopportano i ripetuti tagli a livello del terreno.
Consigliamo di effettuare il primo passaggio, abbastanza alto, appena i fili d’erba abbiano raggiunto i 6 cm. Aspettiamo in ogni caso che siano ben sviluppate anche le aree dove abbiamo fatto la transemina. Per un risultato ottimale ricordiamoci di fare ancora qualche passaggio con il rullo.
In seguito abbasseremo gradatamente il livello di taglio e lo eseguiremo anche due volte alla settimana (a seconda del clima, delle essenze utilizzate e dello stile del nostro giardino).
Se necessario irrighiamo moderatamente, prediligendo le prime ore del mattino: eviteremo così l’insorgere di crittogame.
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