Il giardino a gennaio
È senza dubbio il mese centrale dell’inverno: il più freddo e con poche ore di luce. I lavori da fare all’esterno sono pochi e possiamo riposarci in vista di febbraio e marzo, impegnativi dal punto di vista delle potature e della pulizia.
Il giardino non manca di attrattiva, grazie alle atmosfere date da neve e brina, ma avremo senz’altro poche fioriture. I punti di interesse vengono invece da bacche, da foglie sempreverdi, infiorescenze secche ma persistenti, dalla forma essenziale di tronchi e rami, oltre che dal colore della corteccia di alberi e arbusti.
In giardino c’è poco da fare, ma è possibile cominciare ad impostare la nuova annata. Indispensabile è consultare cataloghi di sementi. Troveremo nuove introduzioni interessanti o miscugli inediti, da provare subito. In particolare è bene concentrarsi sulle annuali che, nascendo in questo periodo, fioriranno fino almeno a giugno. Questo tipo di pianta è utile in molte circostanze; possiamo coprire “buchi” dovuti a perenni giovani o poco sviluppate, possiamo impiegarle come coprisuolo o, grazie alla lunga rifiorenza, per garantire un aspetto sempre fresco alle aiuole. Ricordiamoci che, mentre arbusti, alberi e perenni rappresentano la struttura portante di un giardino, le annuali sono invece la parte eclettica, che dà un aspetto nuovo ogni anno ad aiuole, bordure e vasi.
Una volta acquistate le buste dobbiamo cominciare con le semine. Lavorando già a gennaio riusciremo ad avere piantine ben sviluppate a metà marzo. Per ottenere buoni risultati bisogna garantire calore, umidità e luce. L’ideale è possedere una serretta riscaldata, ma per una germinazione ottimale funzionano molto bene anche i tappetini riscaldanti. A livello casalingo possiamo porre i vassoi su di un termosifone (possibilmente su di un davanzale, per avere più luce) oppure, ma solo per le prime fasi, su di un frigorifero (sfruttando il calore prodotto dal motore). Usiamo un terriccio fine, coprendo i semi con uno strato di vermiculite. Manteniamo l’umidità aiutandoci con della pellicola trasparente, ma arieggiamo di tanto in tanto. Ricordiamoci di togliere la plastica e di esporre a luce intensa a germinazione appena avvenuta per evitare la “filatura” degli steli.
In questo periodo c’è solamente da sorvegliare le protezioni approntate precedentemente. Importantissimo è intervenire nel caso di forti nevicate scuotendo con delicatezza i rami per liberarli dalla coltre per evitarne la rottura.
Al Nord, per garantire un po’ di colore, possiamo inserire, in posizione riparata, dei vasi con erica o calluna, helleborus niger, viole del pensiero. Nelle regioni meridionali e nelle aree temperate è il momento di massimo splendore degli agrumi: oltre alle piante in piena terra, di solito tenute nel frutteto, in queste aree si consiglia di creare grandi vasi con arance, limoni e fortunelle. Verso la fine del mese comincia anche la fioritura delle camelie: per preservarla ripariamole da eventuali ondate di gelo.
Ricordiamoci, di tanto in tanto, di irrigare leggermente i vasi che abbiamo riparato all’interno o in serra: eviteremo che il pane di terra si secchi completamente.
In questo periodo il giardino può sembrare triste e poco interessante: con un po’ di impegno può invece trasformarsi in un punto di attrazione straordinario. Da dicembre a marzo, infatti, i piccoli uccelli sono in seria difficoltà e tendono ad avvicinarsi alle case per trovare riparo e un po’ di cibo. Possiamo, con davvero poca spesa (in internet si trovano molte idee) allestire delle belle mangiatoie. Riempiamole poi con semi (molto appezzati quelli di girasole), arachidi, muesli, uva sultanina, pezzi di panettone. Nel giro di qualche giorno le vedrete animarsi sempre di più: arriveranno cinciallegre, cinciarelle, pettirossi, verdoni, codirossi...li aiuteremo a superare questo difficile momento e impareremo ad appezzare la loro bellezza e vivacità.
COMMENTI SULL' ARTICOLO