Il prato nel mese di Marzo

Taglio

Come sappiamo dedicarsi frequentemente a questa operazione è importante per stimolare la crescita e l’accestimento delle piccole piantine, oltre a limitare la diffusione delle infestanti; alla fine dell’inverno è inoltre importante per liberare la superficie dai residui della stagione fredda (steli ingialliti, foglie secche, rametti) e per stimolare la ripresa vegetativa. Consigliamo di riprendere queste operazioni non appena l’altezza abbia raggiunto i 5 cm. I primi interventi, tuttavia, non devono essere troppo drastici: lasciamo il tagliaerba abbastanza alto e asportiamo al massimo 1/3 dell’altezza. In questa stagione è quanto mai importante fare la raccolta dello sfascio: il terreno sarà così più libero e riceverà luce, acqua e calore in maggiore quantità. In questo periodo taglieremo mediamente una volta alla settimana, per intensificare ad aprile-maggio, quando è bene intervenire ogni 3 giorni.
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Manutenzione e rigenerazione

prato Dopo l’inverno può capitare che il manto risulti poco omogeneo a causa del gelo o alla perdurante umidità. Per migliorare velocemente la situazione è bene agire rimuovendo il feltro e concimando abbondantemente con un prodotto azotato (ideale è circa 10 gr/mq di nitrato ammonico). I substrati argillosi e compatti traggono enormi benefici dalla forconatura e, in casi estremi, dalla carotatura (raggiungendo circa 30 cm di profondità). Queste lavorazioni aiutano ad arieggiare il terreno e favoriscono la penetrazione di acqua e nutrienti.

Può tuttavia capitare che alcune aree continuino a risultare diradate o ingiallite: non è necessario rifare completamente il manto erboso. Semplicemente zappetteremo la superficie e distribuiremo una miscela di sementi apposite. Vanno poi coperte con un leggero strato di terriccio o sabbia, da pressare bene. Irrighiamo leggermente, ma con frequenza. Aspettiamo la germinazione e il raggiungimento di almeno 4 cm di altezza per procedere con il primo taglio.


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    Rimuovere il muschio

    muschio nel prato Alla fine della stagione invernale il muschio è un inconveniente frequentissimo. Si diffonde maggiormente nelle zone ombrose, specialmente in presenza di clima umido e terreno a reazione alcalina, quindi argilloso o calcareo. Eliminarlo non è difficile: basta distribuire circa 2 manciate/mq di solfato di ferro in granuli (o sciolto preventivamente in acqua. Il muschio in breve tempo virerà al rosso per poi seccare. A quel punto è importante distribuire con un concime granulare azotato e effettuare tagli frequenti per favorire l’accestimento. Il manto tornerà presto compatto e dal colore molto vivace.


    Il prato nel mese di Marzo: Avversità

    prato a marzo Non è raro che alla fine dell’inverno si manifestino problemi fitosanitari, legati principalmente a marciumi e crittogame. Frequente è il Microdochium nivale: si manifesta con la comparsa di piccoli arrossamenti e poi diradamenti di circa 20 cm di diametro. I cosiddetti “cerchi delle streghe” sono invece causati da un gran numero di crittogame differenti.

    Purtroppo per entrambe le affezioni non è possibile intervento curativo. Bisogna limitarsi a rimuovere l’area (facendo attenzione anche a non togliere il spostare il feltro, importante mezzo di diffusione) e procedere a una nuova semina (come indicato sopra). Per contrastare l’espansione è importante mantenere in piena salute le piantine somministrando concimi ternari con una certa frequenza, preferendo quelli con una buona dotazione in potassio.


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