Camelia malattie

Camelia malattie

La camelia è un arbusto presente in natura in oltre ottanta varietà, tutte però sono molto delicate e soggette a malattie le quali sono dovute soprattutto all'infestazione dell'arbusto da parte di funghi o parassiti. Esistono però anche cause differenti dalla malattia vera e propria che fanno del male alla camelia e possono addirittura risultare fatali: la prima di esse è l'ustione. L'esposizione della camelia ad una fonte di luce troppo diretta causano spesso delle vere e proprie lesioni da scottatura ai petali del fiore. Le macchie brunastre scompariranno in breve tempo se sposterete la pianta in una zona più ombreggiata. Un altro sintomo spesso curato con fitofarmaci senza ottenere risultati è la caduta delle foglie più giovani e di quelle più vecchie: in questo caso si tratta spesso di un problema di errata concimazione:l'eccessiva salinità (fenomeno che si verifica più frequentemente nelle piante in vaso) danneggia l'arbusto ma non è una vera e propria malattia e si può risolvere facilmente semplicemente concimando la camelia meno spesso.

La scabbia delle foglie invece si presenta con l'imbrunimento della parte inferiore e con la presenza di aree irregolari su quella superiore delle foglie: anche in questo caso non c'è virus nè fungo nè infezione ma è tutto dovuto a condizioni ambientali non idonee come aria troppo umida o ristagno attorno alle radici. Basterà modificare queste condizioni esterne per debellare la scabbia. I risultati si vedranno però solo al successivo cambio di fogliame.

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APOPLESSIA

foglie camelia malateSi tratta di una delle malattie che più spesso colpisce la camelia. E' causata dal fungo Glomerella cingulata che entra nella pianta attraverso tagli o lesioni dell'arbusto. L'apoplessia non è semplice da diagnosticare in quanto può durare anche molti anni prima che la pianta muoia. Si verifica semplicemente un avvizzimento generale del fogliame (negli esemplari più giovani o appena radicati la morte subentra nel giro di pochi giorni) o un'escrescenza cancerosa vicino ad una ferita o a un taglio da potatura.

Prevenire l'apoplessia con trattamenti funghicidi (solo se la stagione primaverile risulta troppo umida o nel caso di infestazione del fungo conclamata) è una buona soluzione. Nel caso di piante già infettate invece la potatura tempestiva è l'unica soluzione praticabile.


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MARCIUME RADICALE

camelia malataspesso scambiato per apoplessia, il marciume radicale è una grave infezione causata dalla mancata ossigenazione delle radici, cosa di cui la camelia ha assoluto bisogno. Molto spesso purtroppo è la cattiva abitudine di molti vivaisti di coprire con il terriccio le radici che escono dal vaso, la causa scatenante della malattia. Le radici subiscono una vera e propria asfissia. I sintomi del marciume radicale sono un generale cambio di colore dell'arbusto (macchie brune e foglie avvizzite con venature in rilievo) e una defogliazione che può diventare improvvisa durane i periodi più umidi. Prevenire il marciume radicale è semplice: basta innanzitutto evitare di piantare la camelia troppo in profondità, assicurandosi che il luogo prescelto non sia soggetto a ristagni. Per le piante in vaso un substrato di sabbia e corteccia d'abete dovrebbero essere sufficienti a scongiurare il pericolo. Funghicidi specifici possono prevenire (con trattamenti a marzo e settembre) ma anche curare una fase iniziale di questa malattia


ATTACCO DEGLI ACARI

foglia di camelia attaccata da acari le camelie possono essere soggette a questo tipo di attacco che si manifesta chiaramente con macchie di color ruggine su foglie e fiori: in questo caso provate una potatura nella fase iniziale dell'attacco oppure rivolgetevi al vostro giardiniere per un trattamento antiparassitario specifico.


LE MALATTIE NON MORTALI

la prima, più diffusa e più odiosa è sicuramente il disseccamento dei petali. Esso è provocato dal fungo ciborrinia camelliae, un parassita che attacca solo la camelia e che non si propaga su arbusto o fogliame ma solo il fiore. Esso si presenta con una macchia bruna e una lanuggine grigia che attacca il fiore e lo fa cadere nel giro di brevissimo tempo. Al suo posto comparirà uno sclerozio nero: è lui che consente al fungo di rimanere in vita, superare l'inverno e tornare attivo la primavera successiva (questo processo può ripetersi per cinque anni). Per questa malattia non esistono prodotti specifici ma serve la prevenzione: coprite la base della camelia con un telo oppure cospargetene la superficie terrosa con aghi di pino. Anche in questo caso la potatura tempestiva (sclerozio compreso) dei primi fiori attaccati può essere l'unica arma vincente per combattere e debellare la ciborrinia camelliae.

Un'altra malattia non mortale delle camelie è costituita dalle galle delle foglie: il fungo che le provoca è l'exobasidium. Questo genere di infezione minore attacca le gemme in primavera. Per debellarlo basta semplicemente eliminare le gemme cadute a terra (il fungo non ne attacca solitamente più di due) per fare in modo che non proliferi più. Non servono trattamenti funghicidi, che potrebbero anzi risultare troppo aggressivi o deleteri soprattutto in primavera. Per le galle dei colletti invece le camelie ne vengono colpite molto raramente e basta una potatura tempestiva per farle tornare in perfetta salute.