Gerani con foglia colorata
Assieme alle surfinie, i gerani sono sicuramente tra le piante da fiore più coltivate sui terrazzi italiani, da Palermo a Vipiteno; sono così amati perché la fioritura è continua e costante, dall’inizio della primavera, fino all’autunno inoltrato; e con qualche accortezza, anche a Vipiteno, possiamo riuscire a “salvare” qualche geranio da un anno all’altro, perché ricomincino a fiorire. Fino a pochi anni fa i terrazzi erano popolati solo da due o tre varietà di gerani, ovvero zonali, rampicanti e rampicanti a fiore doppio; la gran parte delle specie e delle varietà che compongono il genere pelargonium veniva in Italia completamente tralasciata, visto che quelle tre varietà sembravano sufficienti per decorare al meglio i nostri terrazzi. Per fortuna, qualche vivaista azzardato, ha cominciato ad introdurre in coltivazione anche qualche altra specie e varietà; inizialmente l’unica “novità” nel campo dei gerani furono soltanto i gerani macrantha, chiamati anche gerani imperiali, con le loro piante imponenti e gli incredibili fiori multicolore. Negli ultimi anni stiamo fortunatamente vedendo molte altre nuove aggiunte tra i gerani da terrazzo, e finalmente stanno prendendo piede in coltivazione anche le varietà a foglia variegata, che oltre ad avere la tipica fioritura, che dura per svariati mesi, offrono i vantaggio di avere delle bellissime foglie dai colori più vari, che sono decorative per tutto l’anno, soprattutto in quelle regioni in cui i gerani sopravvivono anche al freddo invernale.
I gerani sono originari dell’Africa meridionale; le prime piante di pelargonio coltivate in Europa vennero portate da Città del Capo, più o meno nel 1600; siamo abituati a chiamare gerani i pelargoni già da quell’epoca, infatti Linneo, nella sua classificazione delle piante, li chiamò gerani, cosi come chiamò gerani tutte le piante che tutt’ora fanno parte del genere geranium. La classificazione delle piante fatta da Linneo era basata fondamentalmente sulla morfologia degli organi sessuali delle piante; per questo motivo i pelargoni ed i gerani gli parvero appartenenti allo stesso genere, in quanto hanno fiori dalla forma assai simile. Solo studi effettuati molti decenni dopo portarono a spostare i pelargoni nel genere in cui sono ora, mentre i gerani rimasero nel genere geranium; entrambi i generi fanno parte della famiglia delle geraniacee, e quindi Linneo non si era sbagliato completamente.
I due generi sono abbastanza differenti, i geranium hanno fogliame delicato e sottile, e una fioritura prettamente primaverile; resistono bene al gelo ed al freddo e si possono coltivare anche a mezz’ombra o all’ombra completa, senza temere che smettano di fiorire; i pelargoni invece hanno fogliame carnoso, spesso ricoperto da una sottile peluria, e le fioriture continuano per lunghi mesi. I pelargoni inoltre, nelle zone d’origine sono sempreverdi, mentre i geranium perdono completamente la parte aerea all’arrivo dell’autunno, con l’accorciarsi delle giornate. In ogni caso in Italia, anche nei vivai, se chiediamo un geranio è molto probabile che ci venga offerto un pelargonio, a perenne ricordo della nomenclatura di Linneo; questo avviene anche perché i pelargoni nella nostra penisola sono molto diffusi, mentre i geranium non hanno ancora il successo che meriterebbero.
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I gerani vennero quindi introdotti in coltivazione in Europa alcuni secoli fa, durante questi lunghi anni il loro successo crebbe di anno in anno, a partire dal Regno Unito, dove le prime piante vennero inizialmente coltivate. Da allora fino ad oggi sono state prodotte migliaia di varietà ibride. I gerani a foglia variegata sono tanti, sia edera che zonali, e sono caratterizzati soprattutto dal fogliame particolarmente colorato, mentre i fiori tendono ad essere abbastanza “normali”; ovvero in genere i gerani a foglia variegata hanno dei normalissimi fiori semplici, di colore rosso o rosa, ma esistono ovviamente alcune eccezioni, visto l’ampio numero di varietà presenti sul mercato.
In genere buona parte delle varietà di geranio a foglia variegata del tipo edera, quindi ricadenti e con fogliame liscio, sono caratterizzati da foglie verdi, con vistose venature chiare, che le rendono simili a dei mosaici; ricordiamo ad esempio la varietà Crocodile, con fiori rosa. Particolari anche i gerani edera con fogliame bordato di bianco o di giallo, con fiori lilla, molto decorativi come “Hederinum variegated” o “Elsi” con foglie verdi bordate di bianco e fiori rosso fuoco.
Molto decorativi, tra i gerani a foglia variegata e colorata, sono sicuramente i gerani zonali; nel corso degli anni, oltre a classiche variegature di colore chiaro, sono state preparate delle varietà di geranio zonale con foglie multicolori, decisamente molto decorative e vistose. I pelargoni zonali sono sempre caratterizzati da una zonatura scura, che ne colora il fogliame; le specie a foglia colorata più normali, tra i gerani zonali, hanno questa zonatura un poco particolare, come 3distinction” che ha una zonatura sottile; o” Jips pip”, con zonatura molto ampia, caratterizzato però da enormi fiori rossi, stradoppi.
Esistono poi gerani zonali a foglia bicolore o tricolore, con zonature candide, verdi chiaro, rosse, gialle, o di tutti questi colori sommati; le varietà sono moltissime, e dipende solo dai nostri gusti capire quale sia la più bella. “Golden brillantissimus” ha fiori rossi, e fogliame bianco, con zonatura verde; “Filigree” ha fiori rosa, e foglie bianche, con zonature brune e rosse; “Contrast” ha grandi foglie coloratissime, dove il rosso vivo spicca in modo quasi innaturale, le foglie sembrano dipinte; “Madam Butterfly” ha foglie con bordatura candida, e fiori rossi enormi; “Jips Timmy” ha foglie di colore verde, bianco, giallo e rosso, con fiore rosa; infine ricordiamo “Silver magic” una incredibile varietà, con foglie bianche, verdi e rosse, e fiori bianchi, variegati di rosso.
In Italia spesso i pelargoni vengono coltivati come annuali, e quindi a fine stagione, in autunno, li si lascia morire sul terrazzo, e li si sostituisce all’arrivo della primavera, con nuovi pelargoni. La coltivazione di piante particolari, dal fogliame assai bizzarro, che oltretutto non sono sempre così facili da reperire, ci può far considerare l’idea di conservare i nostri gerani per l’anno successivo, coltivandoli anche durante l’inverno. Queste piante non sono annuali, sono piante erbacee perenni e sempreverdi, ciò significa, che con il corretto trattamento, possono restare in vegetazione per tutto l’anno. I pelargoni temono il gelo intenso, ma possono sopportare brevi periodi a 0°C, o anche a -2°C, e in genere sopravvivono senza alcun problema nelle zone in cui l’inverno ha minime non inferiori ai 3-4°C. Ovviamente è bene posizionare le piante in luogo soleggiato, ed al riparo dal vento freddo.
Come avviene per molte altre piante, più fa freddo, e meno acqua devono avere nel terreno, quindi per farli sopravvivere, prima di tutto dovremo diradare le annaffiature, fino a sospenderle durante le settimane più rigide dell’anno. Nelle zone con inverni molto freddi, basta a volte posizionare i gerani su un mobiletto da esterno, appoggiato contro la casa, che copriremo con agritessuto. Ricordiamoci che nelle giornate con temperature superiori ai 12-&5°C dovremo annaffiare i vasi, senza eccedere. Ricordiamoci che le piante in vaso soffrono un poco di più rispetto a quelle poste in piena terra, anche perché con il gelo intenso, potrebbe gelare tutto il pane di terra, rovinando le radici; uno strato spesso di agritessuto, che deve coprire tutto il vaso, compreso il sottovaso, può essere sufficiente, soprattutto se non abbiamo posto per un mobiletto sul terrazzo.
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