siepi fiorite
Molti di noi hanno in giardino o sul terrazzo una siepe, piccola, grande, enorme, con spine, sempreverde; esistono svariate tipologie di piante adatte a costituire una siepe, anche se spesso si utilizzano piante sempreverdi, caratterizzate da un fogliame denso e fitto, in modo che possa assolvere ad una delle funzioni fondamentali svolte da una siepe, ovvero fungere da parete divisoria, dai nostri vicini, da una strada rumorosa, tra varie parti del giardino.
Generalmente le piante più diffuse come piante da siepe non sono particolarmente belle decorative, si tratta semplicemente delle piante che più facilmente e velocemente possono costituire uno schermo, possibilmente che duri per tutto l’anno.
Non sempre però è necessario che la nostra siepe sia sempreverde, e non sempre è necessario che non sia decorativa: esistono tante piante di facile coltivazione, che possono venire utilizzate come siepi, e che, se correttamente coltivate, possono anche domarci una ricca fioritura decorativa.
Spesso le nostre siepi delimitano un’area del giardino, oppure vengono utilizzate per ombreggiare una zona molto calda in estate; non sempre è necessario che lo schermo prodotto dalla siepe sia presente tutto l'anno, esistono molti casi in cui una siepe a foglie caduche può servire egregiamente al suo scopo, anche se in inverno è priva di foglie.
Ad esempio molti di noi hanno l’area vicino al barbecue schermata da una siepe, perché quando prepariamo la grigliata con gli amici preferiamo non divenire uno spettacolo per tutto il vicinato; oppure capita di schermare con una siepe la zona vicino alla piscina, o al lettino prendisole. Chiaro che tali schermature sono fondamentali in primavera ed in estate, ma in novembre difficilmente organizzeremo un barbecue, e altrettanto difficilmente decideremo di dedicarci al nudismo in giardino, soprattutto se viviamo nel bel mezzo della pianura Padana.
Esistono quindi molte siepi che potrebbero tranquillamente essere costituite da piante a foglie caduche, perché il loro scopo di schermatura è fondamentale soltanto durante la bella stagione.
In questi casi, invece di utilizzare una comunissima pianta da siepe sempreverde, possiamo scegliere delle specie a foglia caduca, magari che abbiano anche una bella e ricca fioritura.
Le più classiche sono le siepi di forsizia, albero delle farfalle (buddleja), cotogno giapponese (chaenomeles japonica) e lillà (siringa); si tratta di arbusti di facile coltivazione, che possono facilmente venire coltivati gli uni a fianco agli altri, senza subire danni a causa del gelo, e che non necessitano di cure particolari. In vivaio si trovano facilmente, e negli ultimi anni sono state introdotte varietà particolari, come i lillà con i fiori dai colori più strani, comprese quelle con fiori molto scuri che presentano il bordo candido.
Di facile reperimento in vivaio anche arbusti dallo sviluppo abbastanza compatto, adatti in quei casi in cui la siepe è una semplice divisoria all’interno di uno stesso giardino, quasi una bordura, ma fiorita; in questo caso si utilizzano abelie, weigelia, kolkwitzia, o anche le diffusissime rose, in sostanza si tratta di un valido sostituto fiorito ai comuni bossi nani.
Molto belli e di facile coltivazione tutti quegli arbusti a foglia caduca dalla bella fioritura primaverile di colore bianco candido, come deutzia, amelanchier, spirea, raphiolepis, fiore dell’angelo (philadelphus coronarius). Ottimi per formare una siepe anche le ortensie, anche se in genere non divengono di dimensioni molto alte, o anche gli ibischi a foglia caduca, che continuano a fiorire per tutta la bella stagione.
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Molti anche i sempreverdi dalla ricca fioritura, spesso diffusi comunemente come piante da siepe, come pyracanhta e cotoneaster, forse tra le siepi da bacca più diffuse in Italia; anche la mahonia e l’oleandro sono molto diffusi, la prima ha una bellissima fioritura gialla in primavera, con fiori intensamente profumati di miele, l’oleandro invece produce fiori per tutta l’estate, e ne esistono varietà anche a fiore doppio.
Camelie e rododendri sono interessanti per creare una siepe nelle zone più fresche e umide del giardino, sempre con un terriccio per piante acidofile, pena il completo ingiallimento delle foglie e il deperimento rapido degli arbusti.
Tra le “novità” degli ultimi anni troviamo grevillee, leptospermum, callistemon: piante sempreverdi un po’ bizzarre, dalla fioritura estiva, che spesso però temono il gelo intenso e prolungato, e quindi non sono adatte per tutti i giardini italiani.
I rampicanti più diffusi, in genere utilizzati come siepi o schermature di terrazzi o di parte del giardino, sono sicuramente il trachelospermum jasminoides (a cui possiamo assimilare anche i vari gelsomini bianchi, ma solo nelle zone più calde d’Italia),detto anche gelsomino sempreverde, che produce una cascata di fiori bianchi per lunghi mesi, e il glicine, rampicante a foglia caduca, con una bellissima fioritura primaverile, che sporadicamente si ripresenta nell’arco dei mesi caldi.
Nelle zone costiere anche le buganvillee vengono spesso utilizzate come siepi, con la loro splendida fioritura divengono sicuramente una delle piante principali e più vistose del giardino, ma solo nelle zone con inverni miti.
Tutte le piante utilizzate per costituire siepi producono fiori, e molte di esse hanno fioriture vistose e decorative; peccato che l’esuberanza di alcune varietà di piante, e di alcuni giardinieri, ci porta a potatura drastiche già a fine inverno, che in genere vanno ad asportare la gran parte dei futuri boccioli.
Avendo la pazienza di attendere dopo la fioritura per “sistemare” la siepe, e per conformarla al nostro ideale mentale di siepe, potremmo godere anche della splendida e ricca fioritura bianca della photinia, peccato che ogni anno, a partire da febbraio, vediamo svariati esseri, muniti di cesie, che vanno a tagliare impietosamente i fiori di photinie, cercis, viburni, pyyracanthe………
Per godere di una
siepe fiorita sicuramente è importante scegliere la pianta più adatta, altrettanto importante è però conoscere le caratteristiche delle piante che stiamo ponendo a dimora; se è vero che le rose ibride producono fiori soltanto sul legno nuovo, quello dei nuovi germogli di cui stimoliamo lo sviluppo attraverso la potatura, è anche vero che se potiamo un cercis a fine inverno stiamo asportando la gran parte dei boccioli floreali, che la pianta produce soltanto sul legno vecchio, e i nuovi rami prodotti in primavera non porteranno alcun fiore.
Quindi, quando poniamo a dimora in giardino un nuovo arbusto, cerchiamo di imparare a conoscerlo: se produce fiori soltanto sul legno vecchio, o se prepara le gemme che portano fiori già in autunno, allora andremo a potarlo soltanto dopo la fioritura, potremo godere così dello spettacolo dei fiori sbocciati, tanto più bello quanto più è grande la siepe.
Se invece le piante da noi scelte produrranno fiori soltanto sui rami nuovi, quelli che cominceranno a produrre in primavera, allora la potatura potrà essere effettuata già a fine inverno, per stimolare la produzione di nuovi rami, che porteranno più fiori.
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