Potatura del fico
L'albero di fico è molto possente e può raggiungere anche i sei o dieci metri di altezza. Le foglie sono grandi, verdi e trilobate, con contorno irregolare. Inoltre, è presente in natura sotto due forme botaniche: il maschio e la femmina. Il primo tipo produce il polline con frutti non commestibili, mentre il secondo produce i veri e propri frutti commestibili, presenti in commercio. Questi ultimi possono essere di due generi: i primi frutti si hanno durante la stagione primaverile e prendono il nome di fioroni o fichi primaticci, mentre i secondi, noti anche col nome di fichi veri, maturano a fine estate dello stesso anno. In realtà il fico è un falso frutto: infatti è un siconio, ossia un'infruttescenza al cui interno sono presenti i frutti veri e propri, gli acheni, rappresentati dai semini, ciascuno dei quali deriva da un fiore.
Nel momento in cui si acquista una giovane pianta di fico da un vivaio, il primo passo da compiere è quello di metterla a dimora nel modo corretto. Essendo una pianta molto possente e rigogliosa, con crescita rapida, è importante lasciare attorno lo spazio necessario per farla sviluppare liberamente e senza impedimenti. Generalmente, bisogna lasciare attorno al fico tra i sei ed i dieci metri di spazio. Inoltre, bisogna collocarlo in un terreno che sia stato precedentemente arricchito con fosforo e sostanza organica.Una volta messo a dimora, il passo successivo da compiere consiste nel taglio netto della parte apicale della pianta, denominato capitozzatura. Questa tipologia di potatura ha lo scopo di formare l'albero futuro e consiste, appunto, nel recidere il fico con un taglio dai 160 ai 180 centimetri dal suolo. Va eseguita all'inizio della primavera.
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Il passo successivo alla potatura di formazione è la potatura di produzione o mantenimento del fico che va eseguita verso la fine dell'inverno, periodo che coincide con il nuovo ciclo vegetativo dell'albero stesso. Questo procedimento ha lo scopo di mantenere la chioma ordinata, compatta ed arieggiata e consiste nell'accorciare i rami troppo lunghi o rimuovere i rami secchi o danneggiati dagli agenti atmosferici oppure che crescono in direzione interna o in verticale (che non seguono lo schema armonioso di tutta la pianta). Infatti, i rami devono svilupparsi in direzione allargata orizzontale, senza toccarsi ed in modo arioso. Vanno eliminati anche i polloni (rami che cominciano a svilupparsi dalla base o dalle radici del fico), per evitare che assorbano tutte le sostanze nutritive, indebolendo in questo modo la pianta principale.
Quando si procede con la potatura del fico, bisogna porre molta attenzione alla linfa che fuoriesce naturalmente dai tagli fatti ai rami: questa linfa, infatti, risulta essere particolarmente irritante, se viene a contatto con la pelle, le mucose o gli occhi, tanto da causare lievi scottature. Proprio per questo motivo, si consiglia di indossare sempre gli opportuni dispositivi di protezione, come guanti, occhiali, mascherina e tuta. In caso di avvenuto contatto, invece, è sempre meglio recarsi al pronto soccorso.L'albero di fico risente molto delle avversità climatiche, come le gelate. Inoltre, possono essere anche soggetti ad attacchi da parte di patogeni e parassiti, come le cocciniglie che sono in grado di causare gravi deperimenti della pianta. Infine, il fico teme anche il marciume radicale ed il tumore batterico.