Elicriso coltivazione

Caratteristiche generali

La coltivazione dell’elicriso è abbastanza semplice, basta seguire qualche piccolo accorgimento colturale. In primo luogo è bene sapere che si tratta di un’erbacea da esterno, anche se può essere messa a dimora in dei vasi, è inoltre aromatica, suffruticosa e ornamentale. Le foglie presentano una struttura lineare e lanceolata con un bordo ripiegato verso il basso. Tutta la pianta è ricoperta da una sorta di peluria bianca e molto aromatica. Durante la stagione primaverile si nota lo sviluppo d’infiorescenze di colore giallo e simili a margherite. Gli esemplari di elicriso possono essere perenni o annuali, secondo la specie di appartenenza (sono circa 500 e si dividono in piante perenni e in esemplari annuali) e presentano dimensioni che variano da 3 centimetri a 8 centimetri circa d’altezza.
Elicriso coltivato in piena terra

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Coltivazione elicriso

Dettaglio infiorescenze di elicriso La coltivazione della pianta è caratterizzata principalmente dalla messa a dimora di questa pianta al sole diretto. Se si trova in un clima tipicamente rigido, è conveniente effettuare una pacciamatura a base di foglie, residui di corteccia o altre sostanze organiche. L’elicriso predilige un clima temperato e mediterraneo. Per quanto riguarda la concimazione, occorre fertilizzare questo esemplare miscelando circa 15 grammi di prodotto in 1 decalitro d’acqua. Le annaffiature devono essere molto moderate in modo tale da evitare dannosi ristagni idrici; nel caso in cui la pianta si trova in piena terra, occorre annaffiare solo le piante giovani o quelle soggette a lunghi periodi di siccità, cercando di tenere il terreno ben umido. La potatura non è una pratica indispensabile, basta semplicemente eliminare le infiorescenze sfiorite e le parti danneggiate o secche, permettendo una fiorente crescita di tutto l’apparato della pianta.

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Accorgimenti

Esemplare di elicriso Secondo la specie che si acquista, bisogna prendere dei diversi accorgimenti. In linea generale, per la coltivazione occorre utilizzare un substrato composto di terra comune, torba e sabbia in modo tale da mantenere un terriccio ben drenato. Se gli esemplari sono coltivati in vaso, il rinvaso si esegue almeno ogni 3 anni circa. La propagazione può avvenire mediante talea o divisione dei cespi; nel caso in cui si deve operare su un’esemplare annuale, la propagazione avviene mediante semina durante la stagione primaverile; se invece la pianta è una perenne, la moltiplicazione avviene mediante divisione dei cespi durante la primavera, i quali, vengono interrati in un terriccio misto. È conveniente ricordare che l’elicriso, originario dell’Asia, dell’Oceania e dell’Europa, non è in grado di sopportare stagioni troppo fredde, per cui è necessario proteggere le radici dalle gelate con della paglia o delle foglie. Così facendo, durante la stagione invernale la parte aerea della pianta si secca mentre le radici, essendo protette, durante la stagione primaverile porteranno allo sviluppo di una nuova struttura fogliare.


Elicriso coltivazione: Malattie e parassiti

Fogliame elicriso petiolare La coltivazione dell'elicriso consiste anche nella protezione di questa pianta da attacchi parassitari o dal manifestarsi di malattie molto dannose per la sua salute. In primo luogo occorre fare molta attenzione alle annaffiature e alla struttura del terriccio. Se non si tengono sottocontrollo, l’apparato radicale della pianta può marcire fino ad arrivare alla morte. Per quanto riguarda i parassiti, occorre fare molta attenzione agli afidi e a funghi come il Verticillium. Gli afidi sono dei pidocchi di colore verde che, nutrendosi della linfa del fogliame porta quest’ultimo al disseccamento e alla caduta. La cura consiste nell’uso di prodotti specifici per questi parassiti, da applicare sulla pianta secondo le dosi riportate sul retro della confezione. Il Verticillium è un fungo ascomiceta che attacca dall’interno, bloccando il flusso della linfa e portando al disseccamento prima della chioma e successivamente dei rami. Per prevenire la proliferazione di questo dannoso parassita, basta fare la rotazione delle colture utilizzando degli esemplari resistenti agli attacchi di questo fungo e arare il terreno.