Rosmarino, come coltivare
Il rosmarino non ha molte esigenze in merito all'annaffiatura: basta sostenere la pianta con una buona irrigazione durante la stagione più calda, ed evitare accuratamente i ristagni d'acqua. Nel periodo estivo, le piante "giovani" vanno abbeverate quotidianamente, senza eccedere con la quantità d'acqua, mentre in quelle adulte le annaffiature vanno frazionate ogni 2/3 giorni; durante il periodo piovoso, poi, devono essere sospese. L'irrigazione va effettuata preferibilmente di sera, prestando attenzione a eliminare i residui d'acqua nei sottovasi. La pianta di rosmarino ama i luoghi soleggiati e tollera bene vento e siccità. Se il rosmarino viene coltivato in vaso, può essere necessario ripararlo con del "tessuto non tessuto da giardinaggio" in presenza di un clima particolarmente rigido e di gelate.
La propagazione del rosmarino può avvenire per "taleaggio" o con i semi. La prima metodologia consente di ottenere piante più robuste e si effettua prelevando un ramo di circa 10 cm dalla "pianta madre". Per il "taleaggio", è necessario potare una talea giovane ("ramo semilegnoso" di un anno di vita), privarla delle foglie alla base e porla in un vasetto con terriccio da orto e sabbia, mescolati in parti uguali. La radicazione si completa in due settimane circa, dopodiché si può procedere al reimpianto della talea. Il rosmarino si adatta bene a qualsiasi terreno ma necessita di una potatura accurata; questa deve avvenire subito dopo la ripresa vegetativa. Non bisogna potare troppo a fondo, perché il legno interessato da quest'operazione dev'essere "vivo", ossia in grado di produrre nuova vegetazione.
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Se il rosmarino è piantato a terra, la concimazione deve avvenire due volte all'anno, una prima e una subito dopo il nuovo "ciclo vegetativo". Nel caso di pianta tenuta in vaso, è bene somministrare dei fertilizzanti due volte al mese, ma solo per il periodo che va da marzo a inizi di novembre. La scelta del concime dipende anche dalla grandezza della pianta. Con i fertilizzanti granulari a "lento rilascio", si può star certi di nutrire in modo adeguato anche le piante più grandi: in alternativa, si può optare per i concimi liquidi, da diluire assieme all'acqua per l'irrigazione della pianta. Comunque, l'uso di fertilizzanti liquidi, così come dei concimi organici (come lo "stallatico") deve prevedere l'uso di dosi molto ridotte di prodotto, altrimenti potrebbe addirittura danneggiare la pianta.
Il rosmarino non è soggetto a molti attacchi parassitari, ma ha un nemico: il famigerato "ragnetto rosso", un acaro fitofago quasi invisibile a occhi nudo ma dannosissimo. La presenza di questo parassita sulla pianta si riconosce dalla maculatura delle foglie e da uno strato vischioso che ricopre le fronde. I rimedi per debellare questo acaro sono gli appositi antiparassitari da nebulizzare sulla pianta, o altri antidoti fai-da-te, come il decotto di aglio o di cipolla, anche questi da vaporizzare sulla pianta, quando il liquido si è ben raffreddato, con l'aiuto di uno spray. Altro accorgimento per prevenire l'attacco del ragnetto rosso, è posizionare delle palline di argilla espansa sul fondo del vaso, prima di trapiantarvi il rosmarino, o nebulizzare della semplice acqua sulle chiome della pianta: quest'acaro, infatti, teme molto l'umidità.