Rosmarino prostrato
Il rosmarino prostrato appartiene alla famiglia delle Labiate e cresce spontaneamente nelle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo. Raggiunge dimensioni massime di circa 20 centimetri, le sue foglie simili ad aghi sono di un verde brillante nella parte superiore e bianche in quella inferiore. Durante la stagione invernale è possibile godere della bellezza di infiorescenze dal colore violetto, le quali rimangono sulla pianta fino all’arrivo della stagione primaverile. Il rosmarino prostrato può essere messo a dimora sia come esemplare aromatico (visto il profumo che emana) oppure è utilizzato per la realizzazione di siepi o semplicemente come decorazione per giardini composti in prevalenza da rocce. È bene sapere che questa pianta perenne non necessita di particolari cure, basta solo seguire qualche semplice regola per quanto riguarda le annaffiature, la messa a dimora e la concimazione.
La coltivazione del rosmarino prostrato è molto facile, basta seguire qualche semplice regola, in modo tale da avere una pianta sempre rigogliosa e in salute. Per quanto riguarda l’esposizione, il rosmarino prostrato deve essere messo a dimora in una zona soleggiata sia del terrazzo e sia del proprio giardino; non è in grado di sopportare le forti gelate, le zone ventilate, proprio per questo durante la stagione invernale è conveniente spostarla all’interno della propria abitazione, o alternativamente, in un luogo molto protetto del giardino. Nonostante riesca a svilupparsi in una terra asciutta e molto sabbiosa, questa pianta perenne predilige un terriccio leggero, ben drenato e molto sciolto. Per quanto riguarda le annaffiature, esse devono avvenire con una certa regolarità durante il periodo vegetativo, facendo molta attenzione a non creare ristagni idrici dannosi per l’arbusto. Se ci si prende cura di una pianta adulta di rosmarino, le annaffiature possono essere anche meno frequenti giacché sopporta un lungo periodo di siccità.
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La concimazione del rosmarino prostrato è molto semplice e deve avvenire in due momenti precisi: durante la messa a dimora e alla fine dell’inverno. Dopo aver piantato in piena terra l’arbusto, occorre concimare con un prodotto organico; alla fine della stagione invernale occorre acquistare e somministrare alla pianta del fertilizzante liquido contenente azoto, fosforo e potassio. Per quanto riguarda la propagazione, la pianta di rosmarino prostrato si moltiplica mediante semina, talea e divisione dei cespi. Per quanto riguarda la talea, basta recidere un rametto di rosmarino prostrato, eliminare tutte le foglie lasciando solo quelle presenti in cima, tagliare la talea in direzione dell’ultimo nodo in cui c’era il primo gruppo di foglie. Successivamente si dispone nel vaso contenente del materiale drenante e della comune terra da giardino, e ricoprire con della plastica in modo tale da mantenere il giusto livello di umidità.
Nonostante il rosmarino prostrato sia una perenne molto resistente che necessita di poche cure, può comunque andare incontro ad attacchi ad opera di parassiti o il manifestarsi di malattie. In primo luogo occorre fare attenzione ai ristagni idrici che portano a marciume radicale e infine alla morte. Questa condizione si previene utilizzando un terriccio comune miscelato a ghiaia o altro materiale drenante; in secondo luogo occorre fare molta attenzione alle annaffiature. Gli afidi sono molto dannosi in quanto si nutrono della linfa della pianta portandola alla morte, per cui è necessario effettuare un trattamento preventivo contro questi parassiti. Il mal bianco si nota per la presenza di una sorta di polverina biancastra e appiccicosa, e se non trattata in poco tempo infesterà la pianta e le creerà dei problemi di sviluppo. È bene ricordare che prima della comparsa delle prime infiorescenze è conveniente utilizzare dei prodotti adatti a prevenire attacchi di parassiti, portando quindi il rosmarino prostrato a crescere e svilupparsi vigorosamente.
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Il rosmarino è un arbusto spontaneo appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha radici profonde e resistenti, proprio
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