Salvia come coltivare
La coltivazione della salvia può avvenire in vaso, magari su un balcone o su una terrazza, oppure nel metodo più classico all'interno di un giardino o di un orto. Nel primo caso la salvia, specialmente nel primo anno di vita, va curata ed annaffiata con cura. Non occorre esagerare con l'apporto di acqua ed è sufficiente intervenire soltanto quando il terreno è del tutto asciugato. Bisogna prendere in considerazione che spesso si crede erroneamente che il terreno sia asciutto ma in realtà lo è solo in superficie. È buona norma verificare anche semplicemente con un dito nella terra per testare la parte sottostante. La salvia è una pianta che fuori, ben posizionata, cresce spontaneamente. Può essere raccomandabile bagnare la base, e non le foglie, nei periodi di maggiore siccità durante la stagione estiva. Non si tratta di annaffiature quotidiane. La salvia teme i ristagni d'acqua.
La coltivazione della salvia può avvenire a partire dalle talee di una pianta madre prelevate preferibilmente in primavera o autunno. Quando la talea avrà radicato nel vasetto, non sono necessari ormoni radicanti, potremo passare al trapianto in un contenitore più grande o direttamente a dimora. La salvia crescerà lentamente nel primo anno, regalando tuttavia saporitissime foglioline da utilizzare nelle ricette di cucina raccogliendole a scalare con le dita, chiaramente avendo cura di non rovinare la pianta. Passato il primo inverno, meglio se al chiuso o con una protezione contro le gelate estreme, con l'arrivo della primavera successiva la salvia produrrà moltissimo. Per il consumo di una famiglia basta e avanza una sola pianta. La salvia è anche molto bella da vedersi, in particolar modo quando fiorisce. Pertanto la sistemazione in giardino è ideale.
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L'unica concimazione veramente necessaria nella coltivazione della salvia può essere nella fase di preparazione del terreno. Soprattutto se la postazione scelta non è fertile, può risultare indispensabile intervenire con un concime organico o granulare, anche economico, facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio e agraria o nei supermercati. La salvia si adatta bene a diversi tipi di terreno e ha una buona resistenza. Non serve e può essere deleterio esagerare con la concimazione. Durante lo sviluppo della pianta dovremo semplicemente annaffiare quando la terra è completamente secca. Va sempre e comunque considerato che la salvia è una pianta che cresce spontaneamente, rigogliosa e bella, anche senza l'intervento dell'uomo. A volte può succedere che, pur volendo intervenire per il bene della nostra salvia, esageriamo con il concime o con le irrigazioni e danneggiamo anche irrimediabilmente la pianta.
La coltivazione della salvia andrebbe fatta in un luogo asciutto e soleggiato, dove i raggi arrivano per gran parte della giornata. La salvia cresce bene nel clima caldo, a tutto sole, sia per quanto riguarda la coltivazione nell'orto o nel giardino che quella all'interno dei vasi. Il profumo della salvia è enfatizzato dall'aria aperta e le piantine coltivate all'esterno sono sicuramente più saporite per l'uso culinario. La salvia cresce bene anche sul davanzale del terrazzo, purché possa ricevere l'irradiazione naturale per una buona parte della giornata. Non teme il caldo e sopporta periodi di siccità, per cui si può lasciare sviluppare nel nostro giardino senza particolari interventi. Nel primo anno di vita è preferibile proteggere la pianta da un inverno rigido con gelate intense. In questo caso la posizioneremo al coperto o comunque copriremo la base con le cortecce, i pezzetti di legno, la paglia. Marciume radicale e parassiti possono attaccare la salvia. In questo caso valuteremo le cause cercando di evitare di ricorrere ai fungicidi.
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La salvia o meglio Salvia Officinalis, è un arbusto sempreverde che cresce a folti cespugli. E’ originaria dell’Europa
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