bosso
Ho realizzato un giardino nella primavera del 2012 con impianto di 45 piante di "buxus nano pumila" (vedi foto allegate)
Questa primavera i bossi, dopo aver fatto una vegetazione rigogliosa, durante il periodo delle piogge prolungate (marzo fino a giugno) hanno iniziato ad ammalarsi,
dapprima si sono appassite le foglie, poi si sono essiccate, in alcuni casi in parte della pianta, in altri su tutta la pianta (vedi foto)
Sembra che la causa sia da imputare ad un fungo che ha attaccato le piante, indebolite dall'eccesso di umidità e dal ristagno di acqua alle radici.
Il terreno è di natura argillosa, sotto le piante non ho previsto un sistema di drenaggio delle acque
Risultano compromesse circa 20 piante su un totale di 45.
Vorrei un consiglio da parte Vs su quanto ritenete più utile fare nel mio caso per risolvere il problema:
- travasare tutte le piante, realizzare un sistema drenante (ghiaia nello strato inferiore dello scavo) e ripiantare i bossi (mi hanno consigliato "buxus Faulkner" - più resistenti) aggiungendone altri sani al posto di quelli malati
- come sopra ma aggiungere, intervallate, al posto dei bossi ammalati altre piante da bordura (possibilmente perenni e sempreverdi)
- eliminare tutti i bossi e piantare altre piante da bordura, vista la natura del terreno, più adatte a sopportare terreno argillo e in prossimità del prato (ma mi dispiacerebbe, io e mia moglie siamo amanti del bosso)
-altro (secondo vs indicazioni)
Gentile Giuseppe,
purtroppo la primavera 2013 è stata molto fredda e molto piovosa, in modo eccezionale (si spera), e il clima ha causato una lunga serie di problemi a molte piante, che di solito invece vegetano senza alcun problema nei giardini italiani; un caso tipico è quello dei tuoi bossi, che in genere vengono coltivati come bordura proprio perché sono molto resistenti, hanno uno sviluppo lento, e tendono ad accontentarsi dell’acqua delle intemperie, tutte caratteristiche che li rendono ideali per lo scopo per cui hai deciso di metterli a dimora. Proprio come dici tu, l’eccesso di acqua nel terreno è una delle principali cause dello sviluppo di marciumi radicali, che possono essere letali per le piante, soprattutto quando sono giovani o di piccole dimensioni. I marciumi possono anche venire curati, utilizzando appositi fungicidi, ma è chiaro che, se il terreno rimane inzuppato di acqua, è come cercare di curare il raffreddore, mentre si esce scalzi ogni giorno sotto la neve. Si spera che le condizioni climatiche della primavera 2013 non si ripetano più, anche se in effetti quella del 2012 non è stata così diversa, e quindi forse sarebbe opportuno fare qualche cambiamento alla tua coltivazione di bossi. Se ami queste piante, secondo me è consigliabile che tu continui a coltivare dei bossi, perché se li sostituisci con altre piante, se poi la prossima primavera sarà meno turbolenta ti mangerai le dita pensando a come sarebbero stati belli i tuoi bossi; per esperienza personale, quando si ama una pianta, è meglio adattare il giardino per poterla coltivare, piuttosto che pensare a dei sostituti. Il mio consiglio è quello di rimuovere i bossi ancora a dimora, fare un bello scavo ampio, mescolando la terra di risulta con sabbia o ghiaia, per migliorarne il drenaggio e l’impasto; posizionare alla base della buca uno strato di materiale drenate, tipo pomice, ghiaia, pozzolana, lapillo, e poi riposizionare i bossi vecchi, e dei bossi nuovi a sostituire quelli deceduti. Siccome molte malattie fungine si mantengono vive nel terreno, è consigliabile fare un bel trattamento alle radici delle piante che posizionerai, oppure puoi trattare direttamente il terreno, in modo da ripulirlo dai funghi; esistono in commercio tantissimi fungicidi, chiedi al vivaista di fiducia quale ti consiglia e utilizzalo scrupolosamente come indicato sulla confezione.
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