bosso
Con sorpresa ho notato che gli alberelli di bosso sono stati nel giro di pochi giorni defogliati da bruchi verdi con striature nere. Cvome provvedimento di emerfenza li ho trattati con LARVITOX, prodotto che avevo in casa, ma cosa possofare per prevenire il problema?
Gentile Gabriele,
i bruchi di cui parli sembrano proprio delle dannosissime piralidi del bosso; si tratta di una piccola farfalla notturna, giunta in Europa dall’Asia circa nel 2007 (anno dei primi avvistamenti dell’insetto in Germania) e in Italia i primi casi risalgono al 2010; questo insetto, Cydalima perspectalis, depone le sue uova al di sotto delle foglie del bosso (gli attacchi in Europa sono stati notati solo su queste piante, e raramente su piante di rosa); dalle uova escono le larve, che sono dei bruchi verdi con strisce nere: i vermi sono voracissimi, e possono divorare la chioma di un piccolo bosso nel giro di qualche giorno. Producono anche della tela, e sulle piante colpite si notano sottili ragnatele, e a volte anche piccoli bozzoli. In seguito, le larve si impupano, formando delle crisalidi rigide, verdi, lunghe 2-3 centimetri, nascoste tra le foglie; dalle crisalidi escono le farfalline, che ricominciano a produrre uova; questo ciclo si ripete per 2-3 volte nel periodo primaverile ed estivo; nei mesi invernali questi insetti possono sopravvivere al freddo costituendo dei bozzoli sulla chioma della pianta che li ospita, per riprendere il ciclo all’arrivo del caldo. In molte zone d’Italia la lotta contro la piralide del bosso viene effettuata tempestivamente, non appena se ne vedono i primi esemplari, perché questo insetto ha causato gravissimi danni nelle zone vivaistiche, soprattutto in Lombardia. La lotta contro le piralidi non è semplice, perché la gran parte degli insetticidi che funzionano contro questi bruchi ha effetto per contatto: quindi, per ucciderli con un insetticida, è necessario irrorarli, e quindi vederli. Oltre a questo, di solito le uova e le crisalidi non vengono toccate dagli insetticidi, e quindi è importantissimi ripetere i trattamenti, almeno 3-4 volte, a scadenza tri settimanale o mensile. Si utilizzano insetticidi a base di piretro, o di piretrine; ne trovi di vari tipi in vivaio, alcuni adatti anche alla coltivazione biologica, grazie ai brevi tempi di carenza; ti ricordo che per funzionare, tali insetticidi, vanno spruzzati direttamente sui bruchi, e quindi è necessario praticare il trattamento con grande attenzione, in modo da colpire qualsiasi punto della chioma. Esiste in commercio anche una varietà di bacillus thuringensis adatto contro le piralidi, che uccide le larve, rimanendo sulla pianta per un certo periodo di tempo, dopo il trattamento. Oltre a questo, se si tratta di poche piante, si procede anche periodicamente a rimuovere manualmente le crisalidi, per bruciarle.
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