Chiodi di garofano
se possibile vorrei in allegato PDF la coltivazione dei chiodi di garofano.e le sue proprietà. grazie
Gentile Angelo,
di solito Giardinaggio.it non fornisce piccole guide pdf alle richieste dei suoi lettori; se le può interessare, le do qualche indicazione generale sui chiodi di garofano. Nonostante il nome (e nonostante quanto mi dicessero da bambina) i chiodi di garofano non sono costituiti da alcuna parte dei comuni garofani che coltiviamo in giardino; in effetti il nome deriva dal fatto che la forma della spezia intera, ricorda molto quella dei fiori di garofano. Questa spezia molto aromatica è costituita dai boccioli essiccati dei fiori di Eugenia Caryophyllata, chiamata anche Sizygyum aromaticum; si tratta di alberi sempreverdi di media grandezza, che in natura si trovano nelle isole Molucche, in Indonesia, in Madagascar, e vengono coltivati dall’uomo anche in India e in altre zone dell’Asia possono raggiungere i dieci metri di altezza. La spezia si ottiene raccogliendo i fiori ancora in bocciolo, quando sono già di colore rosso vivo; sono costituiti da una corolla tubolare che si allarga in cima in 4 petali, con 4 sepali richiusi a formare una pallina, decisamente molto aromatico. Come si evince dai luoghi naturali di origine, si tratta di un albero che ama i climi tropicali, e non viene coltivato in Italia, a causa del clima eccessivamente freddo durante i mesi invernali. Per questo motivo, se si desidera coltivare un albero di chiodi di garofano in Italia, è necessario preservarlo dal gelo e dal freddo invernale; vivendo in una regione con inverni molto miti, è possibile posizionare un giovane albero vicino alle pareti di casa, esposto a sud, in modo che goda della protezione dell’abitazione, e di molto sole; altrimenti è una pianta da coltivare in vaso, che durante i mesi freddi trascorrerà la sua vita in serra. Le annaffiature devono essere regolari, e il substrato di coltivazione non deve essere lasciato asciutto a lungo, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso. Da marzo a ottobre si annaffia con molta regolarità, attendendo però che il terreno asciughi tra due annaffiature; durante i mesi più freschi si annaffia solo sporadicamente, e le piante in serra vanno vaporizzate spesso sulla chioma per aumentare l’umidità ambientale. Queste piante appartengono alla famiglia delle myrthacee, e in quanto tali necessitano di un terriccio leggermente acido; si prepara mescolando una parte di terriccio universale con due parti di terriccio specifico per piante acidofile. Questa spezia, oltre ad avere un aroma molto intenso e persistente, contiene dei principi attivi che hanno un forte potere antimicrobico, e per questo entra come ingrediente in tantissimi piatti di carne, ma veniva utilizzata anche negli insaccati e per aromatizzare le bevande; oltre a combattere contro i batteri, i chiodi di garofano sono un ottimo rimedio anche contro muffe, funghi e lieviti di vario tipo, anche quelli che affliggono la pelle.
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