Erica arborea

Le caratteristiche dell’erica arborea

Il genere dell’Erica arborea comprende una grande quantità di piante che vengono spesso usate per decorare i giardini e i balconi poiché sono facili da coltivare all'esterno come all’interno, in un bel vaso ampio. È una pianta perenne arbustiva, originaria del sud dell’Africa, piuttosto rustica e non molto grande, con un portamento cespuglioso. È formata da numerosi fusti che sono ricoperti di foglie aghifoglie e sottili che, alla fine dell’autunno, si ricoprono di fiori campanulati e piccoli di un colore che varia secondo la specie e la varietà. I suoi fiori sono sempre numerosi e le danno un aspetto di una nuvola molto colorata. Si riuniscono in spighe su quei rami che sono cresciuti l'anno precedente. Le foglie invece sono piccole e verticillate e possono assumere sfumature diverse in funzione della specie: dal giallo al rosso, dal ruggine all'arancione. Dell’erica arborea esistono 500 specie circa tra cui molte sono coltivate in vaso oppure in giardino.
Un esempio di erica arborea

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La tecnica colturale dell’erica arborea

Fiori di erica arborea La tecnica colturale dell’Erica arborea è molto facile: la pianta ha la necessità di stare in ambienti freschi e arieggiati e perciò durante l’estate è consigliabile spostarla in un luogo all'aperto ma in zone ombreggiate. L’erica arborea ama la luce però non quella del sole diretto: al massimo quella della mattina presto. La pianta deve essere annaffiata con molta moderazione e con grande regolarità: l’importante è che abbia la terra sempre leggermente umida. Se l'acqua di irrigazione è piuttosto dura, cioè ricca di calcare, è consigliabile, anzi necessario, utilizzare acqua piovana o acqua demineralizzata, poiché l’erica ha la caratteristica di essere una pianta calcifuga, cioè non tollera in nessun modo la presenza di calcare. L’erica è una pianta che predilige ambienti freschi e quindi è necessario un microclima umido: perciò è consigliabile fare frequenti nebulizzazioni sulla sua chioma. Si può anche poggiare il vaso su di un sottovaso in cui si mette la ghiaia o l’argilla espansa per avere sempre acqua che evapora. L’erica fiorisce, per mesi, con temperature che vanno da 7 e 15°C: basta che ci sia fresco e umido attorno alla pianta.

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Riproduzione dell'erica arborea

Una pianta di erica ben coltivata La pianta dell’erica arborea si moltiplica solo per talea. Si esegue verso l'inizio della primavera oppure verso la fine del periodo estivo: si devono prelevare, dai rami in posizione laterale, delle talee che siano lunghe 5 cm circa, tagliando mediante una lametta oppure un coltello ben affilato per evitare che si sfilaccino i tessuti. L’arnese per il taglio deve essere pulito per non infettare la pianta. Eliminate le foglioline della zona più bassa, le talee si mettono nei vasetti contenenti torba umida mista a sabbia grossolana, avendo prima fatto appositi fori mediante una matita, uno per ogni talea. Poi il vaso si copre con la plastica trasparente e si mette all’ombra in una zona con una temperatura tra i 18 e i 24 °C. In tutto il periodo della crescita il terriccio deve essere leggermente umido, senza bagnare le piante, utilizzando acqua non calcarea e non fredda. Quando compaiono i germogli si deve togliere la plastica e si mette il vaso alla luce ma non al sole diretto. Quando le piante si sono irrobustite si trapiantano in un vaso definitivo, due o tre piante per vaso.


Erica arborea: Curiosita' sull’erica arborea

Un’erica arborea spontanea Nei vivai spesso le piante vendute come erica sono quelle del genere Calluna, in particolare quella che si chiama Calluna vulgaris, che è simile, anche nelle esigenze colturali, alla pianta di erica, ma dà fiori di colori vari tutto l'anno. Il nome della pianta dell’erica deriva da un termine greco che significa frangere perché anticamente si riteneva un rimedio ottimo per frantumare i calcoli della vescica. Secondo un’altra interpretazione a causa delle sue foglie fragili e molto sottili. Una volta era usata per realizzare scope e per la copertura o le pareti delle case molto povere. Alcune specie di erica sono considerate delle piante indicatrici poiché sono le prime a emergere dopo che è avvenuto un incendio e rappresentano la ripresa vegetativa della terra. Il suo legno rossiccio, grazie alla sua durezza, viene considerato pregiato e viene utilizzato per costruire i fornelli della pipa: la parte che viene utilizzata della pianta è quella nodosa alla base, che viene detta "ciocco".


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  • erica arborea L'erica arborea è una pianta perenne caducifoglie, diffusissima nelle zone del bacino mediterraneo. Se ne segnala una va
    visita : erica arborea

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