Veronica

Generalità

Al genere veronica appartengono alcune piante erbacee perenni, originarie dell'Europa e dell'Asia; con il genere Veronica vengono anche indicati piccoli arbusti, dalla fioritura simile alle veroniche, che in realtà appartengono al genere Hebe e provengono dalla Nuova Zelanda.

Le veroniche sono erbacee di dimensioni medie o grandi, sviluppano cespi abbastanza compatti, cosituiti da sottili fusti eretti, semilegnosi, alla cui base sono presenti piccole foglie lanceolate, di colore verde scuro; in primavera, fino all'inizio dell'estate, all'apice dei fusti sbocciano piccoli fiori di colore blu-viola, riuniti in lunghe pannocchie, alte fino a 25-40 cm.

Veronica gentianoides ha foglie molto grandi, raggiunge i 50-60 cm di altezza, ed ha fiori grandi, riuniti in spighe. Veronica longifolia ha fioglie leggermente più grandi di Veronica spicata, con fiori simili ma riuniti in pannocchie più alte. In commercio sono disponibili alcuni ibridi di Veronica spicata, con fiori di colore bianco, blu, rosa, porpora. Queste piante sono adatte nelle bordure, o anche nei giardini rocciosi. Per favorire il protrarsi della fioritura si consiglia di cimare i fusti che portano fiori appassiti.

Veronica

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Esposizione

Veronica  Si pongono a dimora in luogo soleggiato, parzialmente ombreggiato nelle ore più calde della giornata; è bene evitare le zone eccessivamente calde, per evitare che la fioritura abbia durata breve. Queste piante non temono il freddo; in genere nelle zone con inverni rigidi la parte aerea dissecca completamente durante i periodi più freddi dell'anno; nelle zone con inverni miti può capitare che le veroniche rimangano in vegetazone per tutto l'arco dell'anno.

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Descrizione

Famiglia e genere  Scrophulariaceae, gen. Veronica, circa 250 specie
Tipo di pianta Perenne (o annuale) erbacea o semilegnosa
Esposizione Sole, mezz’ombra
Rustico Piuttosto rustica
Terreno Fertile, ricco di humus e leggermente umido
Colori Blu, bianco, lilla, rosa
Irrigazione Regolare senza esagerare
Fioritura Giugno-ottobre a seconda della varietà
Propagazione Seme, divisione, talea
Parassiti e malattie Oidio e peronospora
Utilizzi Coprisuolo, giardino roccioso, bordura
Altezza Da 5 cm ad un metro

La veronica appartiene alla famiglia delle Scrophulariacee che comprende circa 250 specie di annuali o perenni per lo più erbacee, anche se alcune col tempo diventano piuttosto legnose alla base. Si tratta di un genere piuttosto variabile e che può essere trovato in natura in molti habitat differenti: dalle zone paludose ai prati di montagna. Sono quasi tutte di origine Europea e 30 specie sono endemiche dell’Italia. Una di queste è sicuramente conosciuta da tutti perché frequente in tutti i prati in primavera: la veronica agrestis, detta anche Occhi della Madonna.

Parlando in linea generale possiamo dire che hanno foglie basali opposite mentre quelle sugli steli sono alterne. Possono essere più o meno lanceolate a seconda delle specie, ma alle volte arrivano ad essere anche quasi arrotondate. Capita altresì che siano dentale, picciolate o sessili. I fiori si dispongono sulla parte finale degli steli che a volte sono brevi, altre molto lunghi. Ogni fiore ha 4 o 5 petali ed è a forma tubolare che si apre poi alla fine. Le esigenze colturali possono variare sensibilmente da specie a specie. Alcune possono richiedere molta acqua , altre invece possono risultare più adattabili e quindi più facilmente impiegabili per vari scopi in un giardino. Alcune varietà particolarmente alte hanno trovato un buon impiego come fiore da taglio. Bisogna precisare che un tempo il genere comprendeva sia specie erbacee sia specie arbustive. Con la classificazione moderna, però, quelle arbustive sono state tutte trasferite e ora sono considerate parte delle Hebe.


Coltivazione

Si tratta in genere di piante facili da coltivare e che possono dare grandi soddisfazioni grazie al loro lungo periodo di fioritura. Le specie e cultivar più basse trovano la loro collocazione ideale nel giardino roccioso o nella parte antistante delle bordure miste. Possono anche essere molto utili come coprisuolo. Quelle più alte invece sono capaci di accompagnare degnamente arbusti come le rose o le ortensie o comunque possono essere inserite sul retro o nel centro delle bordure.


Annaffiature

veronica x austriaca teucrium da marzo settembre evitiamo di lasciare asciugare eccessivamente il terreno, annaffiando regolarmente. Durante il periodo vegetativo è consigliabile fornire del concime per piante da fiore, ogni 10-15 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature.


Terreno

terreno veronica Si coltivano in un terriccio bilanciato, ricco in humus, abbastanza drenato. Necessitano di un terreno ricco, fertile e moderatamente umido. Deve comunque, per la quasi totalità delle varietà, essere ben drenato. Un eccessivo ristagno idrico potrebbe infatti essere causa di marciumi radicali o asfissia radicale. Evitiamo anche, quindi, i terreni eccessivamente argillosi e compatti o cerchiamo di alleggerirli leggermente inserendo nell’impasto sabbia di fiume e un po’ di ghiaia.


Moltiplicazione

Avviene per seme, prelevando i semi dalla pianta solo quando sono completamente disseccati. In autunno è anche possbile dividere i cespi. Le specie si possono moltiplicare tramite semina in lettorino o serra fredda in primavera. Le cultivar, per mantenere le proprie caratteristiche peculiari, vanno invece propagate tramite talea (da effettuarsi in primavera o in autunno) o divisione del cespo (in primavera).


Parassiti e malattie

Può capitare che gli afidi attacchino i fiori. Si tratta di vegetali piuttosto resistenti. Se però crescono in climi o posizioni poco adatti possono anch’essi diventare soggetti a malattie. Prima di tutto può capitare che un terreno troppo compatto e le eccessive irrigazioni causino marciumi radicali ( i primi sintomi sono un ingiallimento generalizzato di tutta la pianta). Il rimedio è chiaramente spostarle (nel caso il substrato sia davvero troppo argilloso) o comunque ridurre l’apporto idrico.

Se la pianta è in una zona troppo soleggiata, poco ventilata e l’umidità ambientale è abbondante può capitare che le foglie vengano colpite da oidio o peronospora. In quel caso è bene eliminare le parti colpite e distribuire un anticrittogamico a largo spettro. La prevenzione consiste principalmente nell’evitare di bagnare le foglie durante l’irrigazione.


Rusticità

Quasi tutte le veroniche sono piuttosto rustiche e, anzi, preferiscono il freddo al caldo arido. Come abbiamo detto la maggior parte di loro infatti proviene da aree montane, rive di ruscelli o stagni e quindi non dovrebbero avere problemi ad affrontare anche il più rigido degli inverni.


Irrigazione

Irrigazione veronica Le specie che necessitano un terreno molto umido sono poche. La maggior parte delle veroniche che si trovano in commercio hanno invece bisogno di un substrato sempre fresco, ma non perennemente inzuppato. In piena terra è bene intervenire con irrigazioni almeno una volta a settimana, ma soltanto nel pieno dell’estate (o in caso di un lungo periodo di siccità). Se viviamo in zone particolarmente calde sarà bene però intervenire maggiormente (specie nel Centro-Sud e sulle coste).


Esposizione

In tutto il Nord l’esposizione ideale è il pieno sole. In queste condizioni riuscirà a fiorire bene e con una buona continuità. Mano a mano che si scende nella penisola ( e anche a seconda dell’altitudine) sarà meglio dare sempre più un’esposizione a mezz’ombra, in maniera che si possa mantenere quell’habitat fresco che le è essenziale per prosperare.


Concimazione

Concimazione  veronica Prima della messa a dimora sarà bene mescolare al terreno una buona quantità di stallatico sfarinato o pellettato per migliorarne la tessitura e la vitalità. Per il resto possiamo in autunno spargere nella zona qualche manciata di ammendante organico. Durante il periodo vegetativo, invece, si può decidere se distribuire due o tre volte all’anno (a seconda delle indicazioni del produttore) un concime granulare a lenta cessione oppure ogni 15 giorni un prodotto liquido. Il primo è sicuramente da preferire in piena terra, il secondo invece dà migliori risultati su piante cresciute in vaso.

Scegliamo in ogni caso una formulazione in cui sia prevalente il potassio sul fosforo e sull’azoto (specie durante il periodo di fioritura). In questa maniera la pianta produrrà nuove corolle molto colorate e con una buona continuità.


Messa a dimora

La messa a dimora si effettua in primavera. Di solito si trovano in commercio esemplari in vasetto da 8 cm. È importante scavare una buca grande e profonda almeno il doppio e che il terriccio circostante sia ben lavorato in maniera che la pianta, almeno nelle prime fasi, non trovi ostacolo all’espansione delle radici.


Cure colturali

Cure colturali veronica Si tratta per lo più di una pianta vivace, quindi le cure sono minime. Le specie erette andrebbero tagliate al livello del terreno in autunno. Per quelle invece tappezzanti bisogna intervenire per eliminare i fiori esauriti e quindi stimolare la pianta a produrne altri. Verso la fine dell’estate quasi tutte perdono le foglie e quindi assumono un aspetto generale poco gradevole. A quel punto si può intervenire tagliandole alla base.


Veronica: Varietà

Varietà veronica Veronica austriaca perenne cespitosa con fiori blu brillante raccolti in coppie di spighe che spuntano dalle ascelle fogliari. Adatta a bordure erbacee, necessita di pieno sole e terreno ben drenato. Originaria delle foreste e pendii dell’Europa orientale. L’altezza va da 30 a 90 cm.

Veronica gentianoides perenne tappezzante o cespitosa con belle rosette di foglie lucide. A inizio estate produce steli eretti con fiori azzurro pallido, bianco o blu di circa 2 cm. Vuole un terreno umido, ma ben drenato. Non adatta a zone troppo aride durante i mesi estivi. L’altezza va da 30 a 60 cm

Veronica incana originaria dell’Asia Minore, è caratterizzata da foglie argentee, leggermente dentate che contrastano con fiori azzurro pallido, in spighe terminali. Vi sono le varietà glauca e argentea con foglie e steli argentei e fiori di un blu più scuro, belle da inserire nel giardino roccioso sul fronte delle bordure.

Veronica longifolia porta steli eretti a coppie o a mazzetti di foglie lanceolate. Gli steli raggiungono i 25 cm e a volte portano spighe secondarie. Il colore varia dal lilla al blu. Ha una lunga fioritura che dura da giugno a settembre. Ottima nelle bordure erbacee, dove si allarga velocemente. Gli steli possono avere necessità di sostegni. Alcune cultivar arrivano fino a 90 cm di altezza.

Veronica peduncularis perenne tappezzante con rizomi ramificati e steli prostrati, ma rivolti verso l’alto all’apice. Ha bel fogliame verde chiaro o verde bronzo, molto decorativo. Comincia a fiorire alla fine della primavera per continuare fino all’autunno con corolle blu intenso. Vi sono però anche cultivar in lilla e rosa. L’altezza va da 10 a 30 cm. Ideale per il fronte delle bordure erbacee, come coprisuolo o nel giardino roccioso.

Veronica prostrata (detta anche rupestris) pianta tappezzante molto vigorosa e che si espande velocemente. Ideale per coprire rapidamente vaste aree. Ha foglie verde scuro e spighe nelle varie sfumature del blu e del lilla. Cresce anche nelle fessure e nelle crepe delle pavimentazioni. Può essere quindi molto decorativa, ma anche diventando invasiva, un pericolo per il nostro giardino.

Veronica repens anche questa è una tappezzante dotata di vigoria importante. Produce piccole spighe che portano fino a 6 fiori, rosa, bianchi o azzurri. La zona intorno alle corolle assume un aspetto argenteo per la presenza di una leggera peluria. Vuole terreno umido, ma ben drenato e pieno sole. Ottima per accompagnare le bulbose, nel giardino roccioso o come coprisuolo dalla rapida espansione. L’altezza di solito non supera i 10 cm.

Veronica spicata è originaria dell’Europa e diffusa in Italia nei prati. Ha molte varietà adatte alle aiuole, alle bordure e ai giardini rocciosi. L’altezza va da 30 a 60 cm e le spighe florali possono variare dal blu al rosa, al bianco.

Veronica teucrium anch’essa endemica, può raggiungere i 45 cm di altezza. Ha lunghi steli esili e foglie strette verde scuro. Produce spighe sottili color lavanda. Vi sono cultivar con foglie dorate (Trehane). Molto conosciuta è la Shirley Blue con fiori azzurro cielo, alta 30 cm e foglie grigiastre.