Pratoline
Le Pratoline che crescono allo stato selvatico non hanno assolutamente bisogno di essere annaffiate. Esse, infatti, riescono a trarre l'umidità di cui hanno bisogno direttamente dall'acqua piovana. Se le Pratoline non nascono spontaneamente ma vengono coltivate, le annaffiature vanno effettuate regolarmente. Tra un'operazione di irrigazione e l'altra, però, è necessario che il terreno risulti del tutto asciutto. Le Pratoline sono abbastanza sofferenti ai ristagni idrici che possono causare problemi anche di grande entità, primo tra tutti il marciume radicale e la conseguente morte della pianta. Annaffiando mediamente le Pratoline in vaso una volta alla settimana è possibile far vivere bene la propria pianta. Possibile aumentare le irrigazioni settimanali nei momenti più caldi dell'anno come l'estate.
Le Pratoline non sono piante particolarmente esigenti per quanto riguarda il tipo di terreno più adatto. Quello classicamente utilizzato in giardino va benissimo, magari provvedendo al suo alleggerimento con un po' di sabbia e di pietra pomice. In questo modo si aumentano notevolmente i livelli di drenaggio. Non va bene il terreno troppo umido così come non è tollerato quello troppo arido. Occorre la giusta via di mezzo. Il terreno, poi, deve contenere una buona dose di sostanza organica. Quello di impastatura media rappresenta la soluzione sicuramente ideale. Le Pratoline si moltiplicano per seme in inverno, direttamente all'interno di un semenzaio. In alternativa, si asportano i rizomi durante la stagione autunnale. In entrambi i casi, le Pratoline garantiscono un perfetto attecchimento.
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Per qualunque tipo di vegetale, l'utilizzo dei fertilizzanti è di fondamentale importanza per garantire la crescita della pianta oltre che la massima protezione da malattie ed insetti molesti. Le Pratoline, per crescere nella maniera migliore, hanno la necessità di essere sottoposte ad un'adeguata concimazione. Il fertilizzante maggiormente indicato per le Pratoline è quello per le piante da fiore, da somministrare indicativamente ogni 10 giorni circa. La tipologia di concime migliore è quella liquida da mescolare con l'acqua che viene normalmente utilizzata per le annaffiature delle Pratoline. Le dosi da utilizzare sono quelle presenti sulla confezione di ogni fertilizzante. In questo modo si riesce a garantire la fioritura corretta dei fiori e, soprattutto, la crescita vigorosa ed in piena salute della pianta.
L'esposizione è un fattore indispensabile per la buona crescita delle Pratoline. Preferibilmente, è meglio scegliere un luogo ben soleggiato. Anche la semi ombra, comunque, è ben tollerata. Le Pratoline non temono assolutamente il freddo, al punto che possono arrivare a fiorire anche durante la stagione invernale. I luoghi dove si possono maggiormente trovare le Pratoline sono le praterie. Non è molto frequente che questi fiori vengano colpiti da malattie o parassiti, specialmente quando si parla delle varianti che crescono allo stato selvatico. L'evenienza sicuramente più temuta è l'eccessivo ristagno idrico che può portare al marciume radicale. A volte le Pratoline vengono infestate dagli afidi, pidocchi ghiotti della linfa di questi fiori, che se ne nutrono indebolendoli anche notevolmente.
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