Calla selvatica

vedi anche: Calla

Come annaffiare la calla selvatica

Le operazioni di annaffiatura sono certamente tra le più delicate quando si tratta della coltivazione della calla selvatica. Gli apporti idrici, infatti, non devono assolutamente andare al di là di una certa soglia. In particolare, durante la stagione primaverile e durante quella estiva non occorrerà annaffiare eccessivamente ma fare semplicemente in modo che il terreno risulti ben umido. In inverno ed in autunno non è necessaria alcuna operazione di irrigazione. La calla selvatica, infatti, è perfettamente in grado di provvedere in maniera completamente autonoma ai propri fabbisogni idrici, specialmente nelle stagioni più fredde. Importantissimo risulta ricordare che non bisogna mai favorire i ristagni d'acqua, temutissimi dalla pianta che può anche giungere alla morte a causa del marciume che ne colpirebbe l'impianto radicale.
calle selvatiche

Biancospino bio - Estratto idroalcolico biologico (50 ml)

Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,9€


Coltivare e curare adeguatamente la calla selvatica

calle selvatiche La calla selvatica è sicuramente caratterizzata da una coltivazione semplicissima. Si tratta, infatti, di una pianta dalle pochissime esigenze. Normalmente, la calla selvatica nasce spontaneamente in natura ma questo non significa assolutamente che essa non possa essere coltivata con successo sia in vaso che in terra aperta. I terreni ideali devono risultare freschi e ricchi di elementi organici. Per mettere a dimora la calla selvatica, occorre scavare una buca profonda circa una decina di cm e posizionarvi all'interno il tubero ben eretto, ricoprendolo con il terreno ed annaffiando immediatamente. Ogni 2 anni è necessario procedere con il rinvasamento per dare alla pianta un maggiore spazio disponibile. La moltiplicazione avviene per seme (molto raramente) e, più spesso, per divisione dei tuberi.

  • Calla di palude Pianta perenne acquatica rizomatosa, originaria dell'America del nord, dell'Europa, e dell'Asia del nord, con rizomi interrati sul fondale di laghi tranquilli, oppure galleggianti; presenta foglie con...
  • calla Fino ai primi del 1900, si riteneva che la calla e l'aro acquatico appartenessero allo stesso genere. Il botanico tedesco Karl Sprengel fu il primo ad affermare che la calla e l'aro acquatico non eran...
  • Calle da appartamento Con il nome comune calla si indicano alcune specie di piante rizomatose, originarie dell' Africa centrale e meridionale, molto diffuse in coltivazione; il nome botanico è zantedeschia, e la specie p...
  • zanthedeschia aetiopica le calle sono piante acidofile?????? grazie...

Ilex meserveae "Blue Maid" (Agrifoglio) [Vaso Ø22cm]

Prezzo: in offerta su Amazon a: 24€


Concimazione calla selvatica

calla fiorita Così come la calla selvatica è una pianta semplicissima da piantare e coltivare, lo è anche sotto il profilo delle concimazioni. Non si tratta, infatti, di una pianta particolarmente esigente sotto questo punto di vista. E' sufficiente, infatti, utilizzare un apposito fertilizzante liquido (specifico per calle) da diluire semplicemente con l'acqua che si andrà poi ad utilizzare per l'annaffiatura della pianta. Le concimazioni possono tranquillamente avvenire con cadenza settimanale ed esclusivamente nel periodo dell'anno in cui la calla selvatica viene sottoposta ad irrigazione, ovvero quello compreso tra la primavera e l'estate. In particolare è importantissimo dare un occhio di riguardo a questa operazione nel periodo in cui le calle selvatiche sono in fioritura, ovvero tra il mese di aprile e quello di luglio, al fine di rinforzare la pianta.


Calla selvatica: Esposizione e malattie calla selvatica

fiore calla selvatica La calla selvatica è una pianta abbastanza resistente che, per questa motivazione, tende ad adattarsi benissimo alle condizioni più disparate. L'esposizione ideale, comunque, è quella in zone ombreggiate o, al massimo, in semi-ombra. La calla selvatica resiste benissimo anche alle temperature fredde anche se è meglio che non siano troppo rigide. I parassiti che più frequentemente possono arrivare ad infestare la calla selvatica sono il ragnetto rosso e la cocciniglia cotonosa. Questi sono in grado di provocare danni importanti alla pianta che appare notevolmente ingiallita nel primo caso e piena di macchie bianche farinose nel secondo. Importantissimo trattare immediatamente con appositi antiparassitari. Le calle selvatiche sono soggette anche al marciume radicale in caso di eccessivo ristagno idrico o della cosiddetta clorosi.