Ginestra pianta
Appartenente alla famiglia delle papillonacee, la ginestra è un arbusto originario dell'Europa, dell'Asia minore e dell'Africa settentrionale. Molto diffuso in natura, è presente anche nella macchia mediterranea e raggiunge i 2-3 m d'altezza. La sua forma è tondeggiante, con fusti sottili e flessibili, foglie lanceolate e caratteristici fiori giallo oro; i frutti sono baccelli contenenti ognuno 10/15 semi. Fin dall'antichità, è apprezzata per l'ottimo miele che da essa si produce e per la fibra tessile ricavata dal fusto, impiegata nei secoli per costruire cordami e indumenti, sostituendo canapa, lino e juta. Da alcune specie si ricavano sostanze utilizzate in medicina, mentre la specie odorosa contiene un alcaloide velenoso, la citisina.
La ginestra è una pianta rustica, che nei climi mediterranei cresce sui terreni più ostili e privi di vegetazione, favorendo l'attecchimento di altre piante. Cresce bene in terra piena e trova largo impiego nei giardini; predilige le posizioni soleggiate, ma si adatta anche alle zone ombreggiate - in questo caso, però, la sua fioritura risulterà di un colore meno acceso. Il terreno ideale presenta un substrato alcalino, ma essa è in grado di crescere su qualsiasi suolo, purché ben drenato: nella coltivazione in vaso converrà mescolare il terriccio con la pietra pomice o il lapillo, al fine di evitare i ristagni d'acqua. Per ciò che riguarda la temperatura, pur amando i climi caldi e asciutti la ginestra ben sopporta il freddo, fino a circa -8°C.
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La potatura, indispensabile soprattutto per le piante in vaso, favorisce la fioritura e mantiene una forma ordinata dell'arbusto; in sua assenza, col tempo la pianta tenderà ad assumere un aspetto legnoso e i fiori si diraderanno. Ogni anno, alla fine della fioritura, la ginestra necessita di una potatura drastica: i rami devono essere potati a un quarto della lunghezza. Solo così, infatti, si garantirà la comparsa dei nuovi getti e una fioritura spettacolare. La moltiplicazione può avvenire per talea. Le talee, di 5-10 cm, andranno tagliate a giugno e dovranno essere poste in una miscela formata in parti uguali da torba e sabbia, per favorire la radicazione. La talea dovrà essere interrata per non più di 5/10 cm, badando bene a lasciare scoperto il ramo portante.
I Greci e i Romani coltivavano la pianta per attirare le api e favorire la produzione di un miele pregiato, tutt'oggi apprezzato. Nei secoli, il fusto è stato lavorato per ottenere una fibra tessile, in grado di sostituire la canapa, il lino e la juta nella fabbricazione di vestiti, tessuti e corde, soprattutto cordame da barca. Inoltre, dalla paglia residuata della pianta si ottiene una cellulosa di buona qualità. Ad esclusione della varietà odorosa che, come già detto, contiene un alcaloide velenoso, alcune specie di ginestra vengono impiegate a scopo terapeutico: per esempio quella dei carbonai è utilizzata in fitoterapia, prevalentemente sotto forma di tisane, per le sue proprietà bradicardiche, diuretiche, lassative, toniche ed emetiche.