Lisianthus
Il Lisianthus, comunemente chiamato Eustoma, appartiene alla famiglia delle Gentianaceae e racchiude tutte quelle specie di piante erbacee tipiche dei Caraibi, dell’America meridionale e del Messico. È caratterizzato da verdi e grandi foglie con sfumature tendenti al blu. Durante la stagione estiva produce degli steli dai quali si sviluppano delle infiorescenze a forma d’imbuto o di tromba, con colori che variano tra il lilla e il viola. Talvolta però è possibile notare fiori dai differenti colori (rosso, rosa, giallo) nati da specie ibride. Questa pianta può essere messa a dimora sia in vasi e sia in giardino. Prima di mettere a dimora questa pianta, occorre prendere alcune precauzioni e conoscere le temperature adatte, quando innaffiarle, come concimarle etc.
La pianta nonostante non sia definibile come specie rustica, ha bisogno di particolari cure atte a permetterne la crescita e il normale sviluppo. Prima di tutto è bene sapere che non ama le temperature basse per cui, nel caso avvenisse una situazione simile, occorre spostare la pianta in un luogo protetto e lontano da fonti di calore (stufe, termosifoni, pompe di calore o altro). Adorano invece essere esposte alla luce diretta del sole senza esporle durante le ore più calde della giornata. Anche le innaffiature sono una pratica indispensabile per il mantenimento del Lisianthus. Durante la stagione primaverile ed estiva, le annaffiature devono avvenire in modo frequente, ricordando di lasciar asciugare il terriccio tra la prima e la seconda innaffiatura. Durante la stagione autunnale e invernale le annaffiature devono essere diminuite perché la terra impiega più tempo ad asciugarsi. Altre due cose indispensabili sono: evitare un ristagno dell’acqua nel sottovaso e, nebulizzare le foglie durante la stagione calda, creando in questo modo, una sorta di clima umido.
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Il rinvaso del Lisianthus deve essere eseguito in primavera ogni 2/3 anni circa. Esso non ha bisogno di un terriccio specifico; si può miscelare della torba e sabbia a della terra fertile, in modo tale da agevolare il drenaggio durante le innaffiature perché questa pianta non tollera ristagni d’acqua. Sempre ogni 2/3 settimane occorre concimare la pianta, dalla primavera all’estate, con del fertilizzante miscelato all’acqua delle innaffiature. Esso deve contenere azoto, ferro, fosforo, potassio, manganese, zinco, rame, molibdeno, e boro, elementi chimici indispensabili per la crescita e il nutrimento della pianta. Per quanto riguarda la potatura, essa non deve essere eseguita, basta soltanto eliminare le foglie secche o danneggiate, in modo tale da prevenire attacchi per opera di parassiti o lo svilupparsi di malattie dannose per il Lisianthus.
Le malattie o l’attacco di parassiti, sono dei nemici molto temuti dal Lisianthus. Per evitare che la pianta venga danneggiata, basta prendere qualche piccolo accorgimento. Prima di tutto occorre analizzare il colore delle foglie; se presentano macchie chiare che col tempo portano al loro disseccamento, la causa potrebbe essere il fungo Oidiopsis. In tal caso basta utilizzare un fungicida. La presenza di polvere grigiastra è dovuta alla presenza della peronospora che prospera in un ambiente tipicamente umido. La soluzione a quest’attacco è data dall’uso di fenilammidi. Mentre si previene tenendo una certa distanza tra le piante cosicché l’aria circoli e non si crei troppa umidità. Il Lisianthus può essere attaccato dal ragnetto rosso e, la sua presenza si denota sia dalla presenza di ragnatele ma anche da macchie gialle sulle foglie. Questo genere d’infestazioni si prevengono nebulizzando la chioma della pianta.
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