Callicarpa - Callicarpa
Al genere callicarpa appartengono alcuni arbusti di dimensioni piccole o medie, originari del nord America e dell'Asia; hanno sviluppo abbastanza disordinato, il fogliame è lanceolato, ruvido e rugoso; la maggior parte delle specie coltivate nei nostri climi ha foglia caduca, in autunno, prima di cadere, le foglie delle callicarpa assume un bel colore giallo dorato. In primavera inoltrata, o inizio estate, producono innumerevoli fiorellini di colore bianco o rosato; in autunno ai fiori fanno seguito piccoli frutti, riuniti in grappoli all'ascella fogliare o all'inserzione dei rami. Le bacche delle callicarpa rimangono sulla pianta per mesi, durante la stagione fredda, quando l'arbusto è privo di fogliame. Questi frutti sono di un bellissimo colore rosato o violaceo, e li rendono molto decorativi nel giardino invernale, completamente grigio e spoglio.
Le specie disponibili nei vivai sono in genere esemplari a foglia caduca, che ben sopportano il nostro clima. Si consiglia comunque di posizionare la callicarpa in luogo ben soleggiato, soprattutto durante l'inverno, e al riparo dal vento, in modo che possa ben sopravvivere alle intemperie; infatti, sebbene le callicarpa possano sopportare gelate non eccessivamente intense, se le gelate sono molto persistenti e le temperature di molti gradi inferiori allo zero, possono rovinare gli apici dei rami.
Se le temperature sono molto rigide è bene intervenire proteggendo l'apparato radicale con del materiale per la pacciamatura o delle foglie secche, che garantiranno una protezione per evitare problemi in caso di clima molto freddo.
Tollerano senza problemi il caldo afoso.
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Prediligono terreni ricchi, molto ben drenati; gli esemplari a dimora da tempo si accontentano dell'acqua delle precipitazioni, ma i giovani esemplari vanno annaffiati sporadicamente, insistendo in particolar modo durante il periodo estivo.
Per ottenere un grande numero di bacche è bene porre a dimora alcuni esemplari vicini, in modo che l'impollinazione avvenga in modo incrociato.
Questi arbusti non hanno sviluppo eccessivamente vigoroso, e in genere si mantengono al di sotto dei 2-3 metri di altezza; di solito non necessitano di grandi interventi di potatura, tolta la normale pulizia dei rami rovinati o secchi all'inizio della primavera.
Le piante di questo genere sono piuttosto rustiche e resistenti e non vengono spesso colpite da parassiti e malattie. Un problema che può riscontrarsi è quello legato ad un eccesso di acqua ed umidità che può provocare l'insorgenza di malattie fungine. In questo caso è bene intervenire con l'uso di prodotti specifici e se la malattia si propaga, è bene intervenire in modo rapido eliminando le parti danneggiate per evitare che vengano colpite anche quelle sane.
La moltiplicazione di questo tipo di pianta arbustiva avviene, generalmente, per seme nel periodo primaverile. Se si vogliono ottenere delle piante simili a quella madre, allora è opportuno procedere con la tecnica delle talee che andranno prelevate e poste a dimora in un composto in cui saranno miscelate torba e sabbia.
Aspettare che le nuove piantine abbiano raggiunto un giusto grado di robustezza prima di porle a dimora definitivamente. Quando le piante di questa varietà vengono piantate è bene inserire nel terreno dello stallatico maturo che fornirà nutrimento per lo sviluppo corretto.