Pruno - Prunus ssp.
I prunus appartengono ad una famiglia molto ampia, più di quattrocento specie, che hanno avuto origine in gran parte delle zone temperate del globo, soprattutto in Europa ed in Asia; la gran parte fioriscono ai primi tepori primaverili, e li possiamo ammirare nei giardini e nelle aree boscose. La maggior parte dei pruno coltivati appartengono alle specie che danno frutto, ovvero albicocche, ciliegie, mandorle, prugne e pesche; tra le tante specie ce ne sono anche alcune, botaniche e ibride, coltivate semplicemente per i loro fiori, che spesso non producono frutti, o soltanto piccole prugne asprigne.
Non sono piante che rimangono decorative per tutto l'anno, la gran parte perdono il fogliame, ma vengono apprezzate soprattutto per la fioritura, che è abbondante e precoce, e ricopre interamente la pianta di fiori, prima ancora che compaiano le foglie.
Le specie da fiore più coltivare sono sicuramente P. serrulata o P. cerasifera: la fioritura è abbondante e precoce, i fiori rimangono sulla pianta per un buon periodo di tempo. Ovviamente nel tempo i vivaisti hanno prodotto svariati ibridi, a fiore doppio, di colore acceso, ed anche alcune specie con fogliame rossastro, che contribuisce a rendere la pianta decorativa anche durante l'estate.
Infatti la bellezza del pruno si esprime soprattutto in primavera: durante il resto dell'anno si tratta di piante abbastanza eleganti, ma non particolarmente decorative.
In genere i prunus ssp. vengono coltivati ad alberello, possono svilupparsi anche come grandi arbusti, alti in media 3-4 metri, alcune specie raggiungono dimensioni più elevate.
Il successo dei prunus nei giardini e nelle alberature stradali è dovuto alla loro facilità di coltivazione; si sviluppano senza problemi anche in un terreno sassoso e scarsamente fertile, anche se prediligono substrati soffici e molto ben drenati.
Si pongono a dimora in luogo soleggiato, anche esposto alle intemperie, poichè si tratta di piante completamente rustiche.
Le cure colturali non sono molte, soprattutto per quanto riguarda le piante adulte, infatti vengono spesso utilizzati nei grandi parchi o nelle aiole lungo le strade.
Un po' di cure invece vanno dedicate alle giovani piante da poco a dimora: nelle settimane successive all'impianto è necessario controllare che la pianta radichi al meglio, evitando di lasciarla completamente all'asciutto per un lungo periodo di tempo, soprattutto se siamo in un periodo molto caldo dell'anno; in autunno e in primavera mescoleremo al terreno alla base della pianta dello stallatico ben maturo, per aumentare la quantità di sali minerali a disposizione del nostro esemplare.
Nell'arco di 2-3 anni in genere queste piante tendono a non necessita re di ulteriori cure, accontentandosi dell'acqua delle precipitazioni; è sempre bene continuare con le concimazioni, in modo da favorire una splendida ed abbondante fioritura.
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I prunus da fiore vengono attaccati dagli stessi parassiti che attaccano le piante da frutto, tra cui spiccano sicuramente gli afidi; molte specie di pruno per fortuna sbocciano tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, quando le temperature non sono ancora sufficientemente alte perchè gli afidi possano proliferare, quindi difficilmente questi fastidiosi insetti ci rovineranno i boccioli; più facilmente li troveremo sui giovani germogli che seguono la fioritura.
Le piante di questa varietà temono anche i ristagni idrici, che facilmente favoriscono l'insorgere di marciumi radicali; temono anche la gommosi, che affligge le piante che vengono potate ogni anno e drasticamente, per questo motivo è consigliabile evitare di potare i rami più grossi.
Per favorire la fioritura evitiamo anche di potare le nostre piante di pruno prima che sviluppino i boccioli: rimandiamo la potatura primaverile di qualche settimana e, se necessario, potiamoli quando i fiori sono tutti appassiti.
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