Surfinia

Surfinie

Si tratta di piante erbacee molto ramificate. Tutte le parti sono ricoperte da una folta e fitta peluria (che negli ultimi anni alcuni ibridatori hanno cercato di limitare perchè alcune persone trovano che sia fastidiosa al tatto). Le foglie corrono, alterne, lungo tutto il fusto. I fiori hanno forma di imbuto e ci sono in una vastissima gamma di colori e nella forma semplice o doppia. Possono inoltre essere venati, striati, con il margine di colore diverso e anche ondulato.

Bisogna sottolineare che è una pianta che ha ricevuto molte attenzioni da parte degli ibridatori: potremo perciò trovarne di tutte le dimensioni, con fiori grandi e radi o piccoli e numerosi, compatte o ricadenti. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Surfinia

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Caratteristiche generali

Famiglia e genereFam. solanacee, gen. Jasminum (più di 200 specie)
Tipo di piantaPerenni ma da noi coltivate come annuali
Esposizionesole
Rusticitàno
TerrenoSciolto, neutro, ben drenato
ColoriBianco, rosso, giallo, viola, rosa
ColturaMediamente facile
FiorituraDa primavera a ottobre-novembre
AltezzaDa 15 cm a oltre 2 metri di cascata
PropagazioneSeme, talea

Le surfinie non sono altro che una varietà di petunie introdotta in commercio negli anni ’80.

Create in Giappone, sono un incrocio tra le specie rampicanti a fiore piccolo e le tradizionali petunie.

Possiamo dire che ciò che le caratterizzano è un particolare vigore che le porta a crescere molto di più: anche fino a 2 metri.

Pare, inoltre, che sopportino meglio la mezz’ombra e riescano quindi a fiorire copiosamente anche in assenza di condizioni per loro ottimali. Le loro infiorescenze resistono anche meglio alle piogge. In linea generale, però, le loro caratteristiche generali sono accomunabili a quelle delle petunie.

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Periodo di fioritura

Le petunie e le surfinie, se ben trattate, hanno un periodo di fioritura lunghissimo. Si possono trovare in commercio piccole piante già fiorite nel mese di marzo. Con i giusti accorgimenti potremo mantenerle belle e decorative (anche a seconda della zona in cui viviamo) fino a novembre.


Origine

Origine surfinie Il genere è composto da circa 25-26 specie originarie dell’America Latina e in particolare delle foreste pluviali del Brasile. In Europa furono importate due specie: la P. phoenicea e la P. nyctaginiflora.

Le tipologie che oggi possiamo trovare in commercio sono tutte ibridi di queste due specie.

Il nome deriva dal brasiliano e significa tabacco. Infatti sia la nicotiana sia la petunia appartengono alla famiglia delle solanacee e hanno foglie molto simili.


Rusticità

Purtroppo sono piante davvero poco rustiche ed è per questo che alle nostre latitudini vengono considerate piante annuali. Generalmente non sopportano che le temperature vadano sotto zero e quindi, se si decide di provare a conservarle, è meglio ritirarle per tempo.


Terreno

Terreno surfinie Bisogna precisare che tendenzialmente le surfinie e le petunie vengono coltivate come piante da vaso, ma possono anche essere collocate in piena terra: in quel caso è bene scegliere piante dallo sviluppo più contenuto o al massimo strisciante e che possano essere valorizzate nelle aiuole.

Per la messa a dimora in questo caso consigliamo di scavare una buca larga almeno il doppio del vaso di provenienza e porre sul fondo una buona manciata di concime a lenta cessione. Una volta prelevato il pane di terra bisogna notare se alla base si sia creato un reticolo troppo spesso di radici. In quel caso è bene cercare di aprirlo o, se impossibile, fare una incisione a croce con un taglierino.

Dopo aver posto la pianta nella buca bisogna ricoprire con la terra e compattare bene.

Se decidiamo di coltivarle in cassette è bene orientarci verso un terriccio leggero e possibilmente acido.

Bisogna evitare assolutamente che il substrato si compatti troppo: questo sarebbe causa di ristagno idrico e quindi marciume alla base della pianta.

Per ottenere ottimi risultati è bene invece includere nel terriccio delle perle di argilla espansa o della agriperlite oltre a creare un abbondante strato drenante sul fondo del contenitore.

Qualche settimana dopo la messa a dimora è bene controllare che il livello del terriccio non sia sceso troppo scoprendo di conseguenza il colletto e le radici: in caso di forte vento le piante in quelle condizioni potrebbero subire gravi danni. È necessario in quel caso aggiungere terriccio in maniera che la base delle piante sia ben coperta.

È ad ogni modo importantissima la scelta del vaso: non dobbiamo usare contenitori piccoli e soprattutto troppo bassi. Le surfinie necessitano di un terreno profondo sia perché mantiene maggiormente i nutrienti e l’umidità, sia perché aiuta le piante ad ancorarsi bene e questo le protegge dal loro maggiore nemico: il vento.


Irrigazione

Bisogna prestare particolare attenzione all’irrigazione perché in questo caso è molto comune eccedere nell’uno o nell’altro senso.

È sconsigliato innaffiare ogni giorno abbondantemente le pianta e soprattutto lasciare molta acqua nel sottovaso. Questo comportamento può portare ad uno dei problemi più comuni nelle surfinie: il marciume del colletto.

È bene quindi limitarsi ad innaffiare le piante fino a quando il terriccio non risulti umido, ma non zuppo d’acqua. È inoltre importante ricordare che traggono particolare beneficio dalla regolarità nella somministrazione. Se sarà scarsa si vedranno presto comparire antiestetiche foglie gialle lungo tutto il fusto.


Concimazioni

Concimazioni surfinie Le concimazioni per le surfinie sono molto importanti in quanto si tratta di piante divoratrici di nutrimento.

Tuttavia è importante scegliere con attenzione il prodotto da somministrare. Sono assolutamente da evitare quelli che contengano troppo azoto. Questo stimolerebbe la crescita vegetativa della pianta, ma sarebbe da ostacolo ad una buona fioritura.

In linea generale è meglio al momento dell’impianto mescolare al terriccio un concime granulare a lenta cessione per piante fiorite o per ortaggi esigenti (come i prodotti per i pomodori).

È bene poi somministrare un prodotto in formulazione liquida (ad alto tenore di potassio) almeno ogni due settimane (o molto diluito, quotidianamente). L’ideale sarebbe imitare il più possibile la fertirrigazione.


Potatura

Può capitare che a metà estate le piante risultino un po’ stanche e debilitate e magari i fusti comincino a virare al giallo.

In questo caso è bene intervenire sfoltendo gli individui e riducendo le dimensioni dei fusti di 1 o 2/3. Bisogna poi lasciare alla pianta il tempo di riprendersi riducendo le annaffiature e le concimazioni.

È oltremodo importante intervenire regolarmente per pulire i rami da foglie e fiori secchi. Solo in questa maniera eviteremo un aspetto antiestetico e stimoleremo la produzione di nuove infiorescenze.


Altri accorgimenti

surfinie rosa I peggiori nemici delle surfinie sono il vento e la pioggia. Bisogna prestare particolare attenzione alla zona in cui decidiamo di coltivarle. È meglio scegliere un posto riparato dai venti più violenti. Questi possono scuotere con forza tutta la pianta e causare il distacco dei rami alla base danneggiandola seriamente. Sotto questo aspetto sono molto fragili e bisogna quindi prestare anche particolare cura durante il trasposto dal vivaio a casa nostra. È meglio scegliere gli esemplari protetti dalla retina verde e non rimuoverla fino al momento della messa a dimora. Altra importante avversità è la pioggia: può causare la marcescenza dei fiori e dei boccioli. È importante quindi pulire regolarmente le piante in maniera che abbiano sempre un aspetto ordinato e siano stimolate la produzione di nuove infiorescenze.


Malattie delle surfinie

Le surfinie sono piante in genere molto sane e per questo negli ultimi anni hanno soppiantato il geranio, vittima della cycareus marshalli.

Possono però anche loro venir colpite da parassiti.

I più comuni sono

- Ragnetto rosso: è un acaro che si nutre della linfa della pianta. Si nota la sua presenza analizzando il retro delle foglie. Se notiamo la comparsa di minuscoli puntini rossi o bruni è meglio intervenire al più presto con un acaricida specifico. DI solito colpisce quando le temperature sono molto alte. Può anche essere utile vaporizzare le foglie per aumentare l’umidità presente.

- Afidi: sono animaletti verdi o marroncini. Di solito si attaccano al fusto della pianta e possono debilitarla molto. Vanno combattuti con insetticidi ad azione aficida.

- Oidio: lo notiamo quando le foglie, i fusti o i boccioli si coprono di una patina bianca. Compare in genere in primavera o in autunno dopo le piogge. Va combattuto con un anticrittogamico specifico.


Riproduzione

Le surfinie si possono riprodurre principalmente per semina o per talea.

Talea: vanno fatte verso settembre o in primavera su piante conservate dall’anno precedente.. Bisogna prelevare una sezione di ramo senza fiori lunga circa 8 centimetri, poi inserirla in una vaso con terriccio molto leggero (composto da torba, sabbia e perlite) e mantenerlo umido. È importante che sia posizionato all’ombra. Dovrebbero radicare nel giro di un mese.

Se fatte in autunno bisogna poi conservarle per tutta la stagione fredda in un locale tiepido e abbastanza luminoso.

Semina: si procede all’inizio della primavera.

I semi sono molto piccoli e per evitare di spargerli non uniformemente è bene mescolarli prima a della sabbia fine.

Il composto va poi distribuito in maniera uniforme su di una cassetta riempita di terriccio leggerissimo o meglio vermiculite. È necessario vaporizzare con acqua (operazione che va ripetuta spesso, anche due volte al giorno) e conservarla ad una temperatura almeno di 16°C, possibilmente coperta da un film plastico trasparente per mantenere l’umidità. Appena compaiono le piantine si spostano in un locale luminoso.Vanno trapiantate in vasetti singoli circa un mese dopo.


Domande: Consigli sulla surfinia

surfinia Vorrei avere dei consigli su come curare la surfinia: quando annaffiarla, quando e come concimarla, se è male che si bagnino le foglie, se è una pianta che va esposta in pieno sole e da cosa dipendono le foglie gialle e come si riproduce?


Surfinia: Consigli sulla surfinia

Si tratta di una pianta che può essere coltivata in pieno sole, ma si adatta bene anche a posizioni semi-ombreggiate (in questo caso le annaffiature dovranno essere diminuite). Da qualche anno, in considerazione del successo che sta riscuotendo questa nuova essenza, esistono in commercio concimi sepicifici per la surfinia. Ina lternativa può utilizzarsi un

concime liquido per gerani. E' bene evitare ristagni d'acqua (trattandosi di pianta che è facilmente aggredibile da parassiti fungini). Per quanto riguarda la riproduzione, la surfinia è una pianta che è facilmente riproducibile per talea. Puoi ottenere altre piante tagliando parti di ramo semilegnoso (di lunghezza pari a circa 5 cm) piantandoli all'aperto in un composto di torba e sabbia in parti uguali. Il composto deve essere bagnato tutti i giorni e le foglie devono essere spruzzate anche più volte al giorno.