Come coltivare i funghi
I funghi, o i miceti sono una classe di composti alla quale appartengono organismi unicellulari e organismi pluricellulari. Questi sono degli organismi che appartengono al regno vegetale, ma non presentano foglie, fiori, sono ricchi di piccole spore attraverso la quale si riproducono, che corrispondono ai semi delle piante superiori. Dalla fecondazione si ottiene la formazione di un micelio costituito da piccolissimi filamenti detti ife che si trovano nel terreno, attraverso la quale il fungo successivamente si nutrirà. Come sappiamo i miceti nascono in natura ma possono essere coltivati, facendo attenzione a tutti i particolari, quali temperatura, tasso di umidità, condizioni del terreno altrimenti la coltivazione risulta essere fallimentare. In natura vi sono molte specie velenose, per questo motivo, bisogna stare molto attenti a cosa si raccoglie; sono organismi che non hanno uno specifico habitat, crescono nei parchi vicino agli alberi, vicino ai fiumi, nel vostro giardino, in montagna, ma non tutti possono essere utilizzati per uso alimentare. Il riconoscimento di una specie fungina è molto importante anche perchè le ripercussioni quando si mangia un organismo velenoso sono molte e possono portare anche alla morte. Le specie di miceti che sono presenti in natura sono molte, si va dai porcini che sono quelli più utilizzati e possono essere coltivati con molta facilità ai tartufi che sono dei funghi particolarissimi, molto difficili da trovare perchè nascono e crescono sotto terra; sul mercato valgono molto in termini economici, sono molto pregiati, soprattutto il tartufo bianco molto più difficile da trovare.
Oggi giorno non tutti hanno del tempo a disposizione per trascorrere una giornata tranquilla nel bosco alla ricerca di buonissimi funghi selvatici; per questo motivo molti decidono di coltivarli sulla propria terrazza o in giardino. Non tutte le specie però possono essere coltivate, quelle più adatte per la coltivazione sono il Prataiolo o più comunemente detto champignon o il fungo porcino oppure i chiodini, poichè sono delle specie che non necessitano di una particolarissima attenzione, ma una volta creato l'habitat giusto il tutto vien da se. Del fungo prataiolo ne esistono numerose varietà che variano per colore, dimensione; le caratteristiche anatomiche del prataiolo sono molto semplici, presenta un cappello carnoso che varia dal bianco al rosso, con numerose lamelle e il gambo quando il fungo è adulto è lineare e bianco, è molto utilizzato in cucina,poichè presenta un buon gusto. Anche del fungo porcino vi sono moltissime varietà, ma la caratteristica saliente di questo fungo è il cappello che presenta una forma circolare che lo distingue da tutti gli altri tipi di fungo. E' molto apprezzato in cucina infatti è il protagonista di numerosi piatti.I chiodini sono una specie fungina che vive ai piedi degli alberi morti e seconda dell'albero che lo ospita assumono una colorazione diversa.
- I funghi non fanno parte del regno delle piante, ma danno origine ad un vero e proprio regno a se stante, quello dei funghi appunto, detti anche miceti; possiamo grossolanamente dividere questo regno ...
- Tra i funghi più famosi, più costosi e più ricercati in Italia troviamo sicuramente al primo posto i tartufi. Adorato da chi ama mangiare prelibatezze, oggetto del desiderio di cuochi in erba, di prof...
- Con la definizione fumaggine si intende un gruppo di funghi saprofiti, che non attaccano la pianta, ma che si nutrono di sostanze attaccaticce (melata) che vengono prodotte da insetti vari, quali afid...
- Si definiscono fumaggini le maculature scure che spesso si creano sul fogliame in seguito alla caduta di melata prodotta dagli afidi. Queste maculature sono provocate dal proliferare di microscopici f...
I materiali necessari per la coltivazione sono quelli che permettono di ricreare l'habitat naturale e quindi che ti permettono di ricreare il legame che vi è in natura fra il fungo ed una pianta, poichè come ben sappiamo i miceti sono simbionti. Se si vuol realizzare una fungaia amatoriale e che quindi richieda un impegno minore bisogna prendere una cassetta in legno, in plastica o una qualsiasi scatola con il fondo; un foglio di plastica utile per rivestire il fondo della scatola, il substrato che è una miscela di letame stagionato, della paglia e residui residui vegetali secchi quanto basta per riempire la scatola o la cassetta, della terra calcarea, l'importante che non sia un terriccio molto acido, oppure in alternativa possono essere acquistati substrati già pronti. In base alla specie fungina che si vuol coltivare si acquistano i miceli del fungo che poi saranno seminati all'interno del substrato.
Creare una fungaia amatoriale non è molto costoso, il discorso cambia se si vuol avviare una coltivazione industriale, ma in ogni caso i materiali necessari per avviare un' attività di questo genere non richiede molto denaro. La cosa più importante per far si che la coltivazione riesca è la scelta del substrato e la creazione di un ambiente simile a quello naturale; ciò non è molto difficile, ma bisogna stare molto attenti nella prima fase. Una volta predisposta la scatola e sistematovi il substrato all'interno a cinque cm dal bordo superiore, bisogna innaffiarlo e farlo riposare per circa 2 settimane e successivamente interrare i miceli dei funghi. Nella prima fase di crescita dl micelio è richiesta una temperatura di circa 25 °C e soprattutto il substrato deve essere mantenuto sempre umido; nei primi 15 giorni si potrà osservare una muffetta bianca che dovrete riscoprire con uno strato di substrato calcareo e continuare ad innaffiare. Dopo altri 15 giorni si potranno vedere i primi funghi che necessitano di un habitat fresco e umido, ben ombreggiato e soprattutto pulito, naturalmente il substrato deve sempre essere umido e lo si può ricoprire con delle foglie secche, delle tavole o dei cartoni da mantener sempre umidi. La coltivazione generalmente dura dei quattro ai sei mesi, ma la cosa più importante è l'igiene, poichè sono degli organismi suscettibili alle malattie parassitarie.
COMMENTI SULL' ARTICOLO