controllo metcalfa
Ogni anno le piante di olivo di vite vengono infestate di metcalfa e vorrei sapere come controllare questo odioso parassita con prodotti naturali e biologici. Grazie
Gentile Donatella,
la metcalfa è un parassita giunto in Italia dal continente americano; trattandosi di un insetto, in un certo modo immigrato, la metcalfa non trova in Europa alcun antagonista naturale, a parte forse alcuni uccelli che sembra si cibino degli esemplari adulti. La presenza della metcalfa in Europa è cominciata proprio in Italia, dove l’insetto è molto diffuso, sia sulle coltivazioni, sia sulle piante ornamentali. Anche se buona parte degli insetti viene uccisa dai trattamenti praticati per contenere il numero di altri insetti presenti nel vigneto e nel frutteto, la metcalfa presenta una particolare schiusa delle uova, che avviene in modo scalare per molte settimane, cosa che rende più difficile contenere il numero degli adulti presenti sulle piante; oltre a questo, le forme giovanili sono ricoperte da un sostanza cerosa, simile a quella che riveste le cocciniglie, cosa che le rende impermeabili a molti prodotti utilizzati in agricoltura. Il danno causato dalle metcalfe è spesso di poco conto, causato dal loro apparto succhiatore, che preleva linfa del fogliame; questi insetti digeriscono le proteine contenute nella linfa, ed espellono gli zuccheri, non digeriti (un po’ come avviene per altri insetti, come afidi e cocciniglia); spesso il danno maggiore è causato da funghi di vario tipo che si insediano su questi residui zuccherini, detti melata. Oltre ai funghi, la melata attira anche le api, che producono un ottimo miele con gli zuccheri della melata; quindi oltre alla difficoltà di uccidere le metcalfe ricoperte di cera, c’è anche il problema di rispettare le api, che in gran numero vengono attirate dalla melata. Oltre a questi problemi, le metcalfe all’arrivo del freddo si insediano negli anfratti della corteccia, dove sopravvivono fino all’anno successivo; quindi una pianta infestata quest’anno, lo sarà anche il prossimo anno se non si interviene. A causa delle caratteristiche dell’insetto, e della presenza delle api nelle loro vicinanze, i trattamenti insetticidi nei confronti della metcalfa sono da un lato poco efficaci, e dall’altro abbastanza sconsigliabili; solitamente si pongono in atto solo in ambito produttivo, e solo in caso di grandi infestazioni da parte dell’insetto. Tipicamente, più che cospargere le piante con insetticida, si cerca di lavarne via uova e insetti allo stadio giovanile, utilizzando prodotti a base di potassio (ad esempio sapone molle potassico). Negli ultimi anni sembra invece avere un grande successo l’introduzione di un insetto antagonista, un piccolo imenottero che deposita le sue uova nel corpo delle metcalfe adulte e giovani; tale insetto si chiama Neodryinus typhlocybae, e sacchetti da lancio contenenti molti insetti in vari stadi di sviluppo sono disponibili presso i consorzi agrari o ditte specializzate nell’allevamento di insetti per la lotta biologica.
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