fragole
ciao caro esperto.scrivo dalla provincia di lecce e posseggo un terreno di circa due ettari ed e molto buono dato il clima qui da noi e il tipo di terreno. ma posso piantare le piante di fragole normalmente? senza serra e senza telo? a che serve il telo veramente? io avrei della plastica nera usata per piantare le angurie. nel caso posso usare quella?se dovessi fare una piccola serra andrebbe meglio? grazie e saluti
Gentile Biagio,
nell’orto familiare le fragole vengono spesso coltivate semplicemente in piena terra, senza telo pacciamante.
In genere si preferisce posizionare un telo scuro e robusto, quello che si utilizza anche per altre piante nell’orto, semplicemente perché in questo modo è più semplice evitare che attorno alle piante si sviluppino tante erbe infestanti, che sicuramente deprivano il terreno di acqua e Sali minerali, “rubandoli” alle piantine di fragole.
Quindi il telo pacciamante non è una condizione fondamentale per la coltivazione delle fragole, ma solo un metodo per facilitarci il compito di curarle e coltivarle al meglio.
Nella zona in cui vivi il clima estivo è caldo, e gli inverni sono abbastanza miti, quindi le tue fragole produrranno frutti in primavera, senza necessità di alcun tipo di protezione, e andranno in riposo vegetativo in estate, quando il clima diviene molto caldo ed asciutto.
La coltivazione delle fragole è abbastanza semplice, e tra i frutti di bosco sono quelli che hanno successo con maggiore facilità; si pongono a dimora in una aiola semi ombreggiata, per cercare di avere un periodo di raccolta più lungo, ma solo nel caso delle varietà rifiorenti; se invece abbiamo deciso di porre a dimora una varietà a singola fioritura, in genere dal frutto più grande, possiamo posizionare le piantine in una zona più soleggiata, ricordando però che un eccessivo sole estivo può causare il totale disseccamento delle piante, soprattutto se sono a dimora da poco.
Di solito le piante di fragole tendono a produrre grandi frutti per pochi anni, visto che nel corso del tempo producono lunghi stoloni, al termine dei quali si sviluppa una nuova pianta: nell’arco di 2-3 anni l’appezzamento di fragole diventa superaffollato, e di conseguenza i frutti divengono più numerosi, ma di dimensioni più modeste.
Per questo motivo periodicamente si staccano le giovani piante che si sono sviluppate al termine degli stoloni e le si trapianta in una nuova aiola, che diverrà l’anno successivo la nostra aiola di produzione, mentre quella ormai vecchia verrà smantellata.
Questo metodo di coltivazione ci permette di avere frutti grossi e succosi di anno in anno, senza dover acquistare nuove piante.
Se si pongono a dimora le fragoline di bosco, spesso invece di cambiare aiola, in autunno si diradano semplicemente le aiole, lasciando che le piante nel corso degli anni quasi inselvatichiscano.
Le fragole generalmente hanno il loro picco di sviluppo in primavera, quando il clima è generalmente umido e fresco, quindi non necessitano di grandi cure. Ma se quando fioriscono e quando ingrossano i frutti il clima è siccitoso, è necessario annaffiarle frequentemente, pena la completa perdita del raccolto.
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