raccolta cocomero
come riconoscere il momento della raccolta del cocomero. quali segni si evidenziano con la maturazione del cocomero.
Gentile Claudio,
i cocomeri appartengono alla famiglia delle cucurbitacee, che comprende molte delle verdure e dei frutti coltivati nell’orto, ovvero angurie (o cocomeri), cetrioli, meloni, zucche e zucchine. Nei vari dialetti regionali i nomi si rimescolano, quindi mentre in molte regioni con il nome di cocomero si indica l’anguria, in Lombardia cocomeri vengono chiamati i cetrioli, mentre in alcune zone del Lazio il cocomero è la zucca; questo perché il nome cocomero è quello più antico con cui venivano indicate le cucurbitacee. I frutti di queste piante sono abbastanza diversi tra loro, mentre le piante sono quasi identiche, se non fosse per le dimensioni, e il loro sviluppo è molto similare. Solo che, zucche, meloni e angurie vengono consumati quando sono giunti a piena maturazione, mentre zucchine e cetrioli si raccolgono e mangiano non appena hanno raggiunto le dimensioni desiderate, e prima che maturino, quando i semi al loro interno sono ancora trasparenti e gelatinosi; altrimenti la scorza si irrobustirebbe, fino a divenire coriacea e insapore, e i semi diverrebbero semi legnosi, e quindi zucchine e cetrioli completamente maturi sono decisamente poco interessanti per il consumo umano. Quindi, zucchine e cetrioli si raccolgono quando hanno dimensioni ancora piccole rispetto a quelle dei frutti maturi, e consistenza molto soda. Per quanto riguarda invece le altre cucurbitacee è bene raccogliere quando sono ben mature, con i semi già duri e ricoperti da una cuticola semi legnosa rigida; come avviene nelle altre piante, questo è il momento in cui i semi sono maturi e quindi potrebbero venire seminati; e come avviene per altre piante, a questo punto i semi devono staccarsi dalla pianta madre. Quindi, per capire se un cocomero è maturo, non faremo altro che controllare lo sviluppo del picciolo che lo tiene attaccato alla pianta: quando questo sta per seccare, il cocomero è perfettamente maturo. Quindi, controlla il picciolo, e quella specie di fossetta a cui è attaccato; non appena noti segni di appassimento, comincia a diradare le annaffiature, in modo da permettere agli zuccheri di concentrarsi nella polpa della tua cucurbitacea, che si tratti dia anguria, zucca o melone. Dopo qualche giorno di appassimento del picciolo puoi già staccare il frutto, senza attendere che si distacchi completamente da solo, in questo modo avrai un frutto sodo, dolce e compatto, che però può ancora venire conservato qualche giorno prima di venire mangiato. Se si desidera riseminare delle cucurbitacee utilizzando i semi prodotti dai frutti, è necessario portare tali frutti a maturazione completa, attendendo che si stacchino da soli dalla pianta; questo vale anche per zucchine e cetrioli, che vanno lasciati attaccati alla pianta fino a completa maturazione, ottenendo un frutto enorme, e durissimo, al cui interno possiamo trovare svariate centinaia di semi.
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