Azzeruolo

Come irrigare

Questa pianta va irrigata soltanto se si verifica un lungo periodo di siccità; tra un'annaffiatura e l'altra, inoltre, è necessario aspettare che il terreno si asciughi completamente. La somministrazione d'acqua durante l'inverno viene in genere sospesa, o almeno notevolmente limitata, anche per evitare dei ristagni idrici che si rivelerebbero molto fastidiosi e causa di enorme stress: di solito, in questa stagione, sono sufficienti le precipitazioni. L'irrigazione a goccia è l'ideale per questo piccolo albero, ed analogamente per diversi alberi da frutto, in quanto consente di fornire l'acqua a piccole dosi, con continuità o a intermittenza a seconda delle esigenze del momento; in più, il sistema di gocciolatori permette di bagnare il terreno con uniformità e precisione, senza tralasciare alcuna zona.
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La coltivazione

Esemplare lazzeruolo L'azzeruolo non ha particolari esigenze in fatto di terreno; è una pianta resistente che si adatta facilmente a varie condizioni, anche se è preferibile che il suolo sia sciolto e ben drenato. La moltiplicazione tramite semina è possibile, ma sconsigliata in quanto molto lenta: in genere si utilizzano piantine acquistate in vivaio. L'impianto può avvenire alla fine dell'estate o all'inizio della primavera, in buche ampie, e non prima di aver sottoposto il terreno ad un'attenta lavorazione e ad una concimazione preliminare, in modo da renderlo più fertile. Se si coltivano più esemplari, bisogna fare attenzione a lasciare almeno 3 metri tra una buca e l'altra. In estate o in autunno, inoltre, si raccomanda di effettuare una potatura limitata alla parte superiore della pianta, operazione che prende appunto il nome di cimatura.

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La concimazione

Azzeruolo concimato A parte la concimazione effettuata al momento dell'impianto, da eseguire con prodotti organici, l'azzeruolo va fertilizzato ogni sei mesi circa, in primavera ed in autunno. Nel periodo primaverile il concime adoperato deve bilanciare perfettamente i tre macroelementi, ossia azoto, fosforo e potassio, insieme a microelementi di importanza non inferiore quali, ad esempio, il magnesio, il manganese, il ferro ed il rame; in autunno, invece, la quantità di azoto va limitata per non stimolare eccessivamente la crescita dei tessuti in vista del freddo invernale. L'azoto ha comunque anche altre funzioni, tra cui la regolazione della quantità di clorofilla nelle foglie. Il fosforo, invece, è volto principalmente a supportare il metabolismo, mentre il potassio aiuta la sintesi delle proteine e migliora la qualità dei frutti.


Azzeruolo: Esposizione, parassiti e malattie

Infestazione bacche lazzeruolo Per l'esposizione si suggerisce un punto direttamente illuminato dai raggi del sole, possibilmente non troppo soggetto a venti eccessivamente intensi; per il resto, la pianta può sopportare temperature anche molto basse. Essa è, inoltre, piuttosto resistente agli attacchi dei parassiti, anche se talvolta si possono verificare infestazioni di afidi: si tratta di insetti che perforano foglie e germogli, rappresentando tra l'altro un veicolo di diversi virus. I rimedi naturali, come la cannella ed il macerato d'ortica, costituiscono una soluzione appropriata. Una malattia pericolosa, contro cui ancora oggi non vi è una cura adeguata, è il colpo di fuoco batterico, provocato dal batterio Erwinia amylovora: se la pianta ne viene colpita, le foglie vanno incontro a necrosi ed i frutti si deteriorano.