Solanum capsicastrum
Le irrigazioni del Solanum capsicastrum devono essere regolari e vanno eseguite con frequenza, in particolare quando ci si trova nella fase più calda del periodo estivo. Il terreno deve mantenere un grado di umidità molto basso, ovvero prima di procedere a una nuova annaffiatura è necessario sincerarsi che il terreno sia quasi completamente asciutto. Questa pianta infatti non ama che le sue radici siano sempre bagnate e teme le malattie fungine causate principalmente dall'eccessiva annaffiatura. È possibile poggiare un polpastrello sulla superficie del terreno e esercitare una leggera pressione: questa semplice accortezza darà indicazioni precise sullo stato di umidità in cui versa il terreno. Costituisce una buona pratica, la regolare vaporizzazione di acqua sulla parte emersa della pianta.
Il Solanum capsicastrum viene chiamato più comunemente Marinella ed è particolarmente conosciuto dalle vecchie generazioni che lo vedevano crescere spesso spontaneamente. Questa pianta può essere coltivata facilmente sia negli ambienti esterni della casa, specialmente in giardino, che all'interno dei locali e non cresce solitamente in altezza oltre ai quaranta centimetri: anche se non si tratta di una varietà rampicante ma piuttosto utilizzata per scopi semplicemente ornamentali, è buona prassi fornirle un supporto al quale appoggiare la chioma, specialmente nel momento dell'anno in cui tutte le coloratissime bacche si sono formate. Il Solanum capsicastrum può trovare spazio su un balcone o una finestra poiché alcuni esemplari non superano i trenta centimetri in altezza e non teme le gelate, anche se alcuni rami possono essere rovinati da temperature molto rigide.
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Le operazioni di concimazione possono essere effettuate in due diversi momenti dell'anno: durante il rinvaso e nel periodo primaverile e estivo. Nel momento in cui il Solanum capsicastrum deve essere posto in vaso è consigliabile miscelare della terra molto morbida a del fertilizzante per fornire alla pianta le energie di cui deve disporre per radicare; la mancanza di un supporto organico nutritivo rende la radicazione molto lenta e pone la pianta in una condizione molto delicata, sottoponendola al rischio di non riuscire ad attecchire e cominciare a morire. Il rinvaso deve essere sempre effettuato in primavera avendo cura di scegliere un contenitore gradualmente più grande per dare il tempo necessario alle radici di espandersi. È possibile fornire del fertilizzante successivamente fino ad autunno inoltrato, mentre durante l'inverno la pianta potrà riposare senza alcun apporto nutritivo.
Il Solanum capsicastrum è una pianta estremamente forte e abituata a vivere in condizioni ambientali e climatiche estreme: tuttavia è possibile incorrere in errori di coltivazione che ne compromettano lo sviluppo. Il Solanum capsicastrum deve essere riposto in un ambiente dove possa ricevere luce diretta e che sia ventilato e asciutto; un buon ricambio d'aria favorisce la sua sopravvivenza in ambienti spesso chiusi per diverse ore del giorno. È necessario eseguire con perizia tutte le operazioni che riguardano il rinvaso, creare la giusta miscela di substrato e assicurarsi che la superficie del terreno non formi irregolarità con il tempo a causa delle irrigazioni. Il nemico che il Solanum capsicastrum teme di più è il ristagno. Alcuni parassiti come il ragnetto rosso e gli afidi possono attaccare questa pianta fino a comprometterne la salute generale: fortunatamente tali parassiti sono ben visibili e facilmente debellabili attraverso l'uso di prodotti contenenti molecole per loro tossiche, come alcuni oli o prodotti naturalmente repellenti, oggi disponibili in formule non aggressive nei confronti dell'ambiente e anche degli animali.